Sostieni anche tu la WEBTV di Taranto. Lavoriamo insieme per la nuova divulgazione...... TARAStv e' parte della Taranto che cambia...... Chiedi informazioni su come farne parte al 3381488022 oppure scrivi a: tarasproduzioni@libero.it TARAStv... chi la fa sei Tu !!

giovedì 22 marzo 2012

STEFANO SCRIVE IN INDIA AI PARENTI DEI PESCATORI UCCISI

 Ippazio Stefàno, tramite l’ambasciatore dell’India in Italia, Debabrata Saha, ha inviato una lettera alle famiglie dei pescatori indiani uccisi in mare il 15 febbraio scorso, per la morte dei quali sono in carcere due marò italiani, il tarantino Massimiliano Latorre e il barese Salvatore Girone, offrendo la possibilità ai parenti delle vittime di seguire corsi per una prospettiva di lavoro alle sfortunate famiglie. «E' trascorso un mese – scrive Stefano nella missiva inviata per conoscenza anche al capo di Stato Maggiore della Marina militare, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli – dalla perdita dei vostri adorati padri e mariti che dal mare, come molti nostri concittadini, traevano l’unica fonte di sostentamento e con grande rispetto ci accostiamo a tanto dolore. Stupito e ammirato ricordo – scrive rivolgendosi all’ambasciatore – le parole nobili e dignitose da voi pronunciate al cospetto dei nostri giornalisti nel corso della visita a suo tempo resa nella nostra città (nel novembre scorso, ndr)». 

Parole nelle quali, aggiunge Stefano, «con somma chiarezza si è manifestata la generosità del popolo indiano. Come sindaco di uno dei due fucilieri, Massimiliano Latorre, vittima anch’essi di un tragico destino, anche a nome dei pescatori tarantini, trovo il coraggio per offrire alle famiglie e ai giovani, privati del sostegno paterno, la possibilità di conoscere il nostro Paese e di seguire corsi di formazione, per dare una svolta positiva alla loro esistenza. Questa comunità, se voi sarete d’accordo – fa presente il sindaco – si farà carico di ogni tipo di spesa per viaggi e istruzione e saprà esservi vicino in un momento così doloroso». 

Le famiglie dei militari pugliesi, fa rilevare il sindaco, sono «in ansiosa trepidazione per i loro cari, sono testimoni di umana solidarietà. I nostri giovani militari sono padri di famiglia, sensibili ai problemi del sociale e disperati, come noi tutti, per quanto è accaduto. Spero – conclude Stefano - che accoglierete questa offerta perchè è l’unico modo per esservi accanto e testimoniare la nostra stima». 

LE PIU' CLICCATE DELLA SETTIMANA

CERCA NEL SITO