Quando sono a lavoro,passo le mie ore con il cuore in gola impaurito di beccarmi qualche contestazione disciplinare .Tutti ti guardano,c'è chi ti ride in faccia dicendoti "se ti piegavi a quest'ora sorridevi" non concependo la dignità e il valore degli operai e della mia lotta,c'è chi si avvicina dandoti una pacca sulla spalla dicendomi "bravo",chi invece ti chiama sul telefonino dopo le ore di lavoro per dirti che è giusto il mio "grido",ma non ha il coraggio di avvicinarsi a me perchè qualche capo potrebbe vederlo e inserirlo nella lista nera..Sono tutti in agguato in azienda,monitorando come delle tigri,aspettando che la preda faccia un passo falso per sbranarla.Ho paura anche quando vado in bagno,perchè potrebbero contestarmi l'abbandono del posto di lavoro.Ormai le mie forze,piano,piano cedono,vorrei urlare è gridare "giustizia",ma nessuno mi sentirebbe.La notte,le poche ora che riesco a dormire,sogno spesso una grande lotta della classe operaia,ma rimane solo e sempre un sogno vedendo le 3 confederazioni ormai addormentate.Vorrei solo fare un grande augurio a tutti i signori Dirigenti dell'ILVA di Taranto,che si alzano la mattina per farmi male: spero che i vostri figli possano passare tutto ciò che sto passando io,forse se avete un cuore per i vostri cari,capirete che ho lottato per la liberazione della schiavitù in azienda che voi avete creato.Già schiavitù,perchè è la sola parola giusta.................
G.M.
G.M.
