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sabato 17 marzo 2012

LA MSC CROCIERE FA ROTTA SU TARANTO



La Msc MagnificaTARANTO - Sono venuti a Taranto un paio di settimane fa, hanno visionato larghezza e lunghezza del canale navigabile, ispezionato la banchina torpediniere lungo mar Piccolo e hanno concluso che, sì, Taranto può diventare una tappa delle crociere nel Mediterraneo delle navi della società di navigazione Mediterranean shipping company (Msc). È l’avvio della diversificazione del porto di Taranto, sin dalla sua nascita agganciato solo e, quasi esclusivamente, alle navi militari, alle merci, all’acciaio e ai container senza alcun possibile sbocco finora nel settore passeggeri, scelta che porrebbe la città lungo un itinerario turistico e culturale a grande valore aggiunto. Il progetto è reso possibile dalle cessioni delle aree militari che appartengono, in prevalenza, alla Marina. Tra quelle non più funzionali alle future esigenze militari c’è appunto la stazione torpediniere sulla quale ha manifestato interesse l’Autorità portuale. Ed è stato proprio il presidente dell’Authority, Sergio Prete, ad anticipare nel dicembre scorso che la banchina poteva diventare ormeggio di navi da crociera. All’annuncio è seguito il contatto con Msc crociere, segmento della più vasta società fondata da Gianluigi Aponte diventata oggi la seconda compagnia di navigazione al mondo per il trasporto di container.
Oggi Msc conta su undici navi da crociera, destinate a diventare entro un anno e mezzo tredici. A maggio sarà varata la «Msc Divina» mentre s’è accordata con i cantieri navali Stx France per rilevare una nave da 140.000 tonnellate, a seguito della rescissione dell’accordo con il committente originale, che si chiamerà «Msc Preziosa». Alcune delle navi hanno dimensioni, larghezza tra 27 e 29 metri e capacità di mille o duemila passeggeri, compatibili con il passaggio attraverso il canale navigabile, largo poco meno di 59 metri. I rappresentanti di Msc hanno effettuato un sopralluogo sulla banchina torpediniere, l’hanno trovata adeguata anche se hanno richiesto la possibilità di realizzare i servizi necessari all’attracco di navi da crociera. Nessun problema: l’elenco dei beni dismissibili comprende anche alcuni capannoni inutilizzati e senza alcuna utilità futura per la Marina. È possibile trasformarli in sale d’attesa, biglietteria, depositi bagagli, bar, servizi vari. Durante la stagione invernale, Msc ha registrato una crescita del 19 per cento rispetto all’anno precedente e la Compagnia è convinta che «si stia definitivamente uscendo dalla fase di rallentamento delle prenotazioni verificatasi alla fine di gennaio». E, sempre in tema di dismissioni, l’ammiraglio Ermenegildo Ugazzi, comandante del Dipartimento dello Ionio, ha scritto allo Stato maggiore proponendo di cambiare la «policy» del provvedimento relativamente alle aree effettivamente non più utili ai militari. Chiede la possibilità di applicare una deroga alla legge sulla valorizzazione attuando una cessione senza contropartita. A Taranto l’eventuale norma scatterebbe immediatamente per i Baraccamenti Cattolica, comprendenti una vasta area scoperta in parte già adibita a parcheggio e una serie di manufatti per i quali esistono già idee progettuali.

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