Hanno manifestato davanti all’ingresso del Tribunale. Lo hanno fatto per lanciare un messaggio chiaro ai giornalisti che hanno raggiunto la città per seguire il Processo Scazzi: “Sulla morte di Sarah avete speculato, ma del nostro inquinamento non avete mai parlato”. Ma chi sta dietro quello striscione esposto davanti a telecamere e macchine fotografiche? Chi si è reso interprete di uno sfogo condiviso da larga parte della popolazione? La risposta arriva in questo messaggio diffuso dai ragazzi di “Ammazza che piazza” su Facebook.
“Vorremmo rivolgerci alla città di Taranto, la nostra città, che amiamo e desideriamo difendere, per spiegare ai tarantini perchè i giovani del gruppo “Ammazza che piazza” martedì hanno deciso di manifestare pacificamente davanti al Tribunale. Martedì si è aperto il processo per l’omicidio di Sarah Scazzi. Tutte le tv nazionali sono sbarcate in città per seguire questo processo. Noi abbiamo deciso di esporre uno striscione “Sulla morte di Sarah avete speculato, ma del nostro inquinamento non avete mai parlato” per sensibilizzare le tv nazionali ad occuparsi della nostra città non solo in merito al tremendo caso di cronaca nera di Sarah Scazzi. Purtroppo da anni lottiamo contro l’inquinamento selvaggio che uccide Taranto e i tarantini e quasi mai (tranne rari casi vedi Le Iene, Malpelo, Corriere della Sera) siamo riusciti ad avere l’attenzione dei media nazionali. Perchè ai casi di cronaca nera si dedicano le aperture di Tg e quotidiani e ai morti per inquinamento non si lascia nemmeno lo spazio di un trafiletto in ultima pagina?
Siamo giovani e giovanissimi, studenti, lavoratori e disoccupati, da mesi puliamo le piazze di Taranto per sensibizzare la cittadinanza ad amare la propria città, amarla come i nostri politici non l’hanno mai amata.
Ecco chi siamo noi di AMMAZZA CHE PIAZZA, le nuove generazioni di tarantini che non vedono futuro per loro e per le loro famiglie. Che hanno deciso di difendere la propria città e il nostro futuro. Il diritto ad un futuro.
Siamo pacifici. E pacificamente abbiamo intenzione di manifestare e portare avavnti la nostra iniziativa politica.
Senza colori nè partiti alle spalle. Ci autofinanziamo e sosteniamo da soli in tutte le nostre iniziative. Martedì dopo la nostra iniziativa – ripetiamo pacifica – davanti al Tribunale uno del gruppo AMMAZZA CHE PIAZZA è stato denunciato per manifestazione non autorizzata. Non capiamo bene quale sia la nostra colpa. Sappiamo però che abbiamo intenzione di continuare a pulire Taranto, a curarla, difenderla. A partire da quei quartieri di periferia lontani dalle luci del centro che nessuno cura e difende.
Presto si andrà a votare per eleggere il nuovo sindaco di Taranto… SVEGLIAMOCI!”.
ALESSANDRA CONGEDO
Siamo giovani e giovanissimi, studenti, lavoratori e disoccupati, da mesi puliamo le piazze di Taranto per sensibizzare la cittadinanza ad amare la propria città, amarla come i nostri politici non l’hanno mai amata.
Ecco chi siamo noi di AMMAZZA CHE PIAZZA, le nuove generazioni di tarantini che non vedono futuro per loro e per le loro famiglie. Che hanno deciso di difendere la propria città e il nostro futuro. Il diritto ad un futuro.
Siamo pacifici. E pacificamente abbiamo intenzione di manifestare e portare avavnti la nostra iniziativa politica.
Senza colori nè partiti alle spalle. Ci autofinanziamo e sosteniamo da soli in tutte le nostre iniziative. Martedì dopo la nostra iniziativa – ripetiamo pacifica – davanti al Tribunale uno del gruppo AMMAZZA CHE PIAZZA è stato denunciato per manifestazione non autorizzata. Non capiamo bene quale sia la nostra colpa. Sappiamo però che abbiamo intenzione di continuare a pulire Taranto, a curarla, difenderla. A partire da quei quartieri di periferia lontani dalle luci del centro che nessuno cura e difende.
Presto si andrà a votare per eleggere il nuovo sindaco di Taranto… SVEGLIAMOCI!”.
ALESSANDRA CONGEDO