Un cimitero di auto e moto è stato scoperto dai militari del Nucleo operativo difesa mare della Guardia costiera di Taranto nel primo seno del mar Piccolo, all'altezza del mercato ittico. Una vicenda di rischio ambientale che si aggiunge a quella deibidoni pieni di solventi persi nel mar Tirrenoin seguito al naufragio della Costa Concordia. Notizia protagonista della cronaca di questi giorni che ha sensibilizzato fortemente l'opinione pubblica sulla tematica ambiente.
La discarica sarebbe stata scovata nel corso di un controllo eseguito con la collaborazione del III Nucleo subacquei della Guardia costiera di Messina, a 5-10 metri di profondità.
50 RESTI DI VETTURE SUL FONDO DEL MARE. Una vera e propria immondizia in mare con una cinquantina di carcasse di automobili e motocicli, oltre a cavi metallici di vario genere e grossi fusti il cui contenuto dovrebbe essere analizzato nei prossimi giorni.
RITROVATI ANCHI RESTI ARCHEOLOGICI. Alcune macchine rinvenute, munite di targa, sono risultate essere provento di furto. Nel corso dell'attività subacquea, il personale militare, ha anche scoperto alcuni reperti risalenti con ogni probabilità all'epoca romana, che - in attesa degli accertamenti della Sovrintendenza dei Beni Archeologici di Taranto - dovrebbero essere custoditi nei locali della Capitaneria di Porto.
La discarica sarebbe stata scovata nel corso di un controllo eseguito con la collaborazione del III Nucleo subacquei della Guardia costiera di Messina, a 5-10 metri di profondità.
50 RESTI DI VETTURE SUL FONDO DEL MARE. Una vera e propria immondizia in mare con una cinquantina di carcasse di automobili e motocicli, oltre a cavi metallici di vario genere e grossi fusti il cui contenuto dovrebbe essere analizzato nei prossimi giorni.
RITROVATI ANCHI RESTI ARCHEOLOGICI. Alcune macchine rinvenute, munite di targa, sono risultate essere provento di furto. Nel corso dell'attività subacquea, il personale militare, ha anche scoperto alcuni reperti risalenti con ogni probabilità all'epoca romana, che - in attesa degli accertamenti della Sovrintendenza dei Beni Archeologici di Taranto - dovrebbero essere custoditi nei locali della Capitaneria di Porto.