
1) il ripristino del numero dei treni, da e per il Nord Italia, precedente alla rimodulazione eseguita nel dicembre 2011;
2) l’eliminazione dell’attestamento forzoso sull’”hub” di Bologna o su quello di Roma dei collegamenti Intercity “Giorno” e Intercity “Notte” della Puglia, da e per il Nord Italia, con il ripristino dei collegamenti diretti con le principali città del nord;
3) il ripristino del prezzo dei biglietti, ovvero e quantomeno la destinazione di almeno il 50% dei posti treno alla categoria “executive”;
4) la chiarezza e trasparenza sulle condizioni, quantità e possibilità di accesso alla promozione tariffaria denominata “Offerta notte + AV”;
5) i parametri di qualità ed efficienza delle vetture destinate al trasporto passeggeri.
“E’ davvero incomprensibile la condotta di Trenitalia assunta in violazione del contratto di servizio pubblico che, come noto, è un atto stipulato tra con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti” dichiara Antonio Bosco “proprio allo scopo di garantire il diritto alla mobilità tramite servizi di trasporto efficienti, con riferimento ad esigenze sociali, ambientali e di assetto del territorio, nonché all’esigenza di garantire particolari condizioni e tariffe a specifiche categorie di passeggeri”.
Qualora tali servizi, infatti, siano in contrasto con l’interesse commerciale dell’impresa – chiosa infine Bosco “l’autorità pubblica, a fronte dell’obbligo di produzione di detti servizi, è tenuta ad erogare la corrispondente compensazione che consiste in diverse centinaia di milioni per ogni anno”.
2) l’eliminazione dell’attestamento forzoso sull’”hub” di Bologna o su quello di Roma dei collegamenti Intercity “Giorno” e Intercity “Notte” della Puglia, da e per il Nord Italia, con il ripristino dei collegamenti diretti con le principali città del nord;
3) il ripristino del prezzo dei biglietti, ovvero e quantomeno la destinazione di almeno il 50% dei posti treno alla categoria “executive”;
4) la chiarezza e trasparenza sulle condizioni, quantità e possibilità di accesso alla promozione tariffaria denominata “Offerta notte + AV”;
5) i parametri di qualità ed efficienza delle vetture destinate al trasporto passeggeri.
“E’ davvero incomprensibile la condotta di Trenitalia assunta in violazione del contratto di servizio pubblico che, come noto, è un atto stipulato tra con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti” dichiara Antonio Bosco “proprio allo scopo di garantire il diritto alla mobilità tramite servizi di trasporto efficienti, con riferimento ad esigenze sociali, ambientali e di assetto del territorio, nonché all’esigenza di garantire particolari condizioni e tariffe a specifiche categorie di passeggeri”.
Qualora tali servizi, infatti, siano in contrasto con l’interesse commerciale dell’impresa – chiosa infine Bosco “l’autorità pubblica, a fronte dell’obbligo di produzione di detti servizi, è tenuta ad erogare la corrispondente compensazione che consiste in diverse centinaia di milioni per ogni anno”.
fonte : connectmagazine