La CGIL di Taranto, con le categorie FLAI e SPI, intende riproporre all'attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni, il tema dell'ambientalizzazione e dell'occupazione (affermazione di due diritti fondamentali).
Lo sciopero "alla rovescia" rappresenta una forma inedita di mobilitazione sindacale che in questo caso specifico impegnerà lavoratori (forestali, operai agricoli e non solo, che devolveranno ore lavorative) in attività di pulitura e bonifica della piazza situata in via Parini, nel quartiere Tamburi e nella piantumazione di alberi dalle proprietà anti inquinanti (termine che tu avevi utilizzato). Nello specifico: 10 tamerici con proprietà anti inquinante del terreno e 10 pini con proprietà anti inquinante dell'aria.
I messaggi che intendiamo lanciare attraverso questa mobilitazione sono:
1) accelerazione sul processo di ambientalizzazione;
2) salvaguardia dell'occupazione esistente e opportunità di nuova occupazione attraverso l'impiego di manodopera per la "manutenzione" della città;
3) riconsegna di spazi importanti, attualmente degradati, a coloro che abitano il quartiere;
4) ricordare i compagni della CGIL, che vivevano nel quartiere, e che hanno pagato con la vita il prezzo dell'inquinamento (ogni albero avrà la targa in memoria dei compagni deceduti);
5) unire la società (mettendo in relazione lavoratori, pensionati, precari, disoccupati, operai della fabbrica e braccianti delle campagne) in difesa di diritti universali.
CGIL PUGLIA
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Lo sciopero "alla rovescia" rappresenta una forma inedita di mobilitazione sindacale che in questo caso specifico impegnerà lavoratori (forestali, operai agricoli e non solo, che devolveranno ore lavorative) in attività di pulitura e bonifica della piazza situata in via Parini, nel quartiere Tamburi e nella piantumazione di alberi dalle proprietà anti inquinanti (termine che tu avevi utilizzato). Nello specifico: 10 tamerici con proprietà anti inquinante del terreno e 10 pini con proprietà anti inquinante dell'aria.
I messaggi che intendiamo lanciare attraverso questa mobilitazione sono:
1) accelerazione sul processo di ambientalizzazione;
2) salvaguardia dell'occupazione esistente e opportunità di nuova occupazione attraverso l'impiego di manodopera per la "manutenzione" della città;
3) riconsegna di spazi importanti, attualmente degradati, a coloro che abitano il quartiere;
4) ricordare i compagni della CGIL, che vivevano nel quartiere, e che hanno pagato con la vita il prezzo dell'inquinamento (ogni albero avrà la targa in memoria dei compagni deceduti);
5) unire la società (mettendo in relazione lavoratori, pensionati, precari, disoccupati, operai della fabbrica e braccianti delle campagne) in difesa di diritti universali.
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