Lo afferma in una nota stampa, Nicola Spinelli membro del direttivo provinciale di Centro Democratico.
Sin dal lontano 2004 si parla, ormai, del progetto SIRCOM e dei numerosi pareri negativi espressi dai consigli comunali e dalle associazioni di categoria.
Oggi, ancor più di ieri - continua l’esponente del partito di Bruno Tabacci - il grido d’allarme è lanciato dai tanti commercianti che, in questo drammatico periodo di recessione, sentono come una mannaia sul collo la sola ipotesi che il progetto possa realizzarsi.
Sin dal lontano 2004 si parla, ormai, del progetto SIRCOM e dei numerosi pareri negativi espressi dai consigli comunali e dalle associazioni di categoria.
Oggi, ancor più di ieri - continua l’esponente del partito di Bruno Tabacci - il grido d’allarme è lanciato dai tanti commercianti che, in questo drammatico periodo di recessione, sentono come una mannaia sul collo la sola ipotesi che il progetto possa realizzarsi.
Taranto, infatti, non può permettersi di allungarsi ulteriormente nella considerazione che non esiste una esigenza reale come dimostrano sia gli indicatori demografici che quelli economici (gli ultimi dati ISTAT rilevano che Taranto, negli ultimi trent'anni, ha visto la popolazione residente ridursi di ben 50.000 abitanti. A mio avviso - aggiunge Spinelli - bisognerebbe recuperare e riqualificare il borgo e la città vecchia, dove troppo spesso troviamo immobili degradati ed isolati, anche attraverso finanziamenti europei per il tramite regionale. Discorso a parte merita la cosiddetta Variante Salinella che, con la costruzione di ben 5.000 alloggi, rischia di dare vita all'ennesima periferia della città. Ricordo, infatti, che a tutt’oggi in diverse zone periferiche della città come Lama, San Vito, Talsano, Paolo VI,Taranto 2 e San Donato mancano servizi primari come l'acqua, la fogna e la pubblica illuminazione.
Mi auguro - conclude Nicola Spinelli - che si anteponga l’interesse personale di pochi a quello primario dell'intera popolazione tarantina.