Un cittadino macedone di 34 anni, E.J. e' stato arrestato dai carabinieri di Torricella, in provincia di Taranto, con l'accusa di tentato omicidio nei confronti della figlia d 3 anni. L'uomo era gia' detenuto. Nei suoi confronti e' stata eseguita una ordinanza di custodia cautelare in carcere per tentato omicidio aggravato e maltrattamenti in famiglia emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo jonico.
L'uomo era stato gia' arrestato il 14 marzo scorso a Torricella, per il reato di maltrattamenti e di lesioni personali nei confronti della compagna convivente, 40 anni, nata in Germania, poiche', a causa del suo credo religioso, le aveva imposto, anche mediante continue violenze fisiche (calci, pugni, schiaffi) e psicologiche (ingiurie, minacce), uno stile di vita rigoroso e restrittivo impedendole di lavorare, e d'intrattenersi a parlare con persone di sesso maschile, imponendole un determinato tipo d'abbigliamento.
L'autorita' giudiziaria, concordando con le ulteriori risultanze investigative emerse dall'attivita' d'indagine condotta dai militari del reparto, gli ha anche contestato il tentato omicidio aggravato, poiche' dagli accertamenti degli inquirenti e' emerso che il macedone il 15 ottobre 2012, nella propria abitazione della cittadina jonica, avrebbe afferrato con la forza la figlia di 3 anni, per poi sporgerla oltre la ringhiera del balcone, minacciando di lanciarla nel vuoto. Non sarebbe riuscito nell'intento solo grazie al provvidenziale intervento della convivente, madre della bimba.
