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martedì 7 agosto 2012

ILVA. SEQUESTRO FINALIZZATO AL RISANAMENTO DEGLI IMPIANTI

Il Tribunale del Riesame di Taranto ha confermato il sequestro di alcune aree del polo siderurgico dell'Ilva finalizzato, pero', al risanamento dello stabilimento.

''La conferma del sequestro - ha commentato Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente - anche se con diritto d'uso e degli arresti dei proprietari dell'azienda conferma l'impianto accusatorio del grave inquinamento ambientale causato dall'impianto. La strada tracciata dal Tribunale del Riesame e' quella che prevede un forte e rapido ammodernamento degli impianti che per Legambiente deve avvenire attraverso una nuova Aia, che obbligherebbe l'azienda a procedere agli interventi. Gli atti d'intesa firmati negli anni scorsi a Taranto tra l'Ilva e le Istituzioni locali e nazionali ci hanno, infatti, insegnato che con l'azienda il gentleman agreement, come dimostrano le dichiarazioni di ieri di Ferrante, non funziona e che l'Ilva intraprende azioni per diminuire le proprie emissioni inquinanti solo se costretta''.

''Non bastano - aggiunge Cogliati Dezza - le quattro modifiche impiantistiche di cui si e' parlato ieri nella riunione tra enti locali e azienda, ma a nostro parere, come gia' ribadito con le nostre osservazioni inviate al ministro dell'ambiente Corrado Clini subito dopo la riapertura del procedimento di Aia dello scorso marzo, sono 26 i punti sostanziali e irrinunciabili da adottare nell'impianto e nelle pratiche operative per ridurre efficacemente le emissioni''.

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