Siamo sconcertati per il comportamento del consigliere comunale Vito
Mario Laruccia che, eletto nelle liste nella coalizione di Angelo
Bonelli, se ne è subito distaccato creando un suo gruppo autonomo nel
Consiglio Comunale dal nome “Ecologisti Indipendenti”, di cui è l’unico
componente. I fatti parlano da soli.
Vito Mario Laruccia ha infatti dichiarato in un primo tempo di volersi attenere al programma e alla volontà generale della coalizione.
Poi ha cambiato idea e ha dichiarato che si sarebbe sentito vincolato solo alle decisioni della lista in cui si era candidato (“Rinascere”, facente parte della coalizione di Angelo Bonelli). A questo punto la lista “Rinascere” si è riunita e ha deciso di non appoggiare le tesi di Laruccia volte a creare un raggruppamento autonomo. “Rinascere” si è dichiarata a favore dell’unità della coalizione e così hanno fatto le altre liste collegate ad Angelo Bonelli.
L’assemblea generale della coalizione ha riconfermato all’unanimità l’11 luglio la volontà di rimanere saldamente unita e di proseguire il percorso per organizzare un movimento unitario dal nome “Taranto respira”. Di fronte a tale scelta auspicavamo che in Laruccia ci fosse un barlume di ripensamento che non c’è stato.
E così Vito Mario Laruccia, diventato consigliere con 12 mila voti della coalizione, 2 mila voti della lista Rinascere a fronte di duecentocinquanta preferenze personali, ha compiuto in totale solitudine un gesto che non ha trovato l’approvazione di nessuno.
Invece di cavalcare il sogno di dodicimila persone, lo ha tradito in poche settimane, nel modo peggiore. Riconosciamo l’errore di averlo accolto nelle nostre liste.
Per Taranto Respira - www.tarantorespira.it
Luigi Boccuni, Gianfranco Carriglio, Saverio De Florio, Vincenzo Fornaro,
Ada LeNoci, Alessandro Marescotti, Annamaria Moschetti, Vittoria Orlando
Giacomo Raffaelli, Rino Raffone
Vito Mario Laruccia ha infatti dichiarato in un primo tempo di volersi attenere al programma e alla volontà generale della coalizione.
Poi ha cambiato idea e ha dichiarato che si sarebbe sentito vincolato solo alle decisioni della lista in cui si era candidato (“Rinascere”, facente parte della coalizione di Angelo Bonelli). A questo punto la lista “Rinascere” si è riunita e ha deciso di non appoggiare le tesi di Laruccia volte a creare un raggruppamento autonomo. “Rinascere” si è dichiarata a favore dell’unità della coalizione e così hanno fatto le altre liste collegate ad Angelo Bonelli.
L’assemblea generale della coalizione ha riconfermato all’unanimità l’11 luglio la volontà di rimanere saldamente unita e di proseguire il percorso per organizzare un movimento unitario dal nome “Taranto respira”. Di fronte a tale scelta auspicavamo che in Laruccia ci fosse un barlume di ripensamento che non c’è stato.
E così Vito Mario Laruccia, diventato consigliere con 12 mila voti della coalizione, 2 mila voti della lista Rinascere a fronte di duecentocinquanta preferenze personali, ha compiuto in totale solitudine un gesto che non ha trovato l’approvazione di nessuno.
Invece di cavalcare il sogno di dodicimila persone, lo ha tradito in poche settimane, nel modo peggiore. Riconosciamo l’errore di averlo accolto nelle nostre liste.
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Luigi Boccuni, Gianfranco Carriglio, Saverio De Florio, Vincenzo Fornaro,
Ada LeNoci, Alessandro Marescotti, Annamaria Moschetti, Vittoria Orlando
Giacomo Raffaelli, Rino Raffone