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sabato 23 giugno 2012

VERSO IL RITIRO I LICENZIAMENTI ALLA VESTAS

   
di Tiziana FABBIANO
TARANTO - Un passo avanti e qualcosa in più di un primo spiraglio. Si conclude con una notizia positiva l’incontro che si è svolto ieri mattina a Roma. Al ministero dello Sviluppo Economico si è parlato della vertenza che interessa la Vestas Italia di Taranto. Stretta nella morsa della congiuntura e dei tagli che interessano anche il settore della produzione di energia rinnovabile, la multinazionale danese aveva deciso di ridurre il suo personale nella sede jonica. Aveva aperto quindi la procedura di mobilità collettiva per 39 dipendenti di Taranto, oltre a due componenti dello staff che operano a Roma.

Dopo il fallimento della trattativa locale, ieri si è tenuto il primo tavolo romano, al cospetto del ministero. Un incontro che si è concluso positivamente. Il Ministero ha infatti assicurato l’impegno del Governo per la conferma degli incentivi riservati alle fonti rinnovabili chiedendo all’azienda di tornare indietro sui suoi passi in virtù di esigenze di mercato che potrebbero cambiare di qui a qualche mese. La società, che si occupa di produzione di pale eoliche, ha quindi fatto capire che valuterà la possibilità di non procedere ai 41 licenziamenti. La mobilità, a questo punto, potrebbe essere tramutata in cassa integrazione.

Ma di questi dettagli si parlerà con maggiore precisione nel prossimo incontro al ministero del Lavoro, già fissato per lunedì scorso e poi slittato al prossimo lunedì 25 giugno. Un rinvio che era stato richiesto dai sindacati vista la convocazione di ieri allo Sviluppo Economico. Al Mise si è parlato infatti della vertenza dal punto di vista delle prospettive produttive e di mercato del comparto e dei risvolti occupazionali. Al dicastero del Lavoro invece si discuterà del dettaglio degli ammortizzatori sociali, dei possibili strumenti “paracadute” per non fare cadere i 41 lavoratori nel baratro dei disoccupati.
E allora il fatto che ci sia stata una presa di posizione chiara sulle scelte del Governo ha tranquillizzato l’azienda. Un decreto per gli incentivi sull’eolico è la risposta che eviterà i licenziamenti. Non sarà possibile invece schivare un periodo di cassa integrazione.

Sono circa 300 i dipendenti della Vestas Italia a Taranto, fra i quali 40 erano a rischio licenziamento.
Complessivamente il gruppo Vestas opera nella provincia jonica con tre aziende che impiegano complessivamente circa 700 persone.
Al vertice di ieri era presente per il ministero dello sviluppo Economico la dottoressa Brunetti, le organizzazioni sindacali Fim-Fiom e Uilm con i responsabili di settore nazionali, le delegazioni tarantine della stessa federazione dei metalmeccanici rappresentati da Mimmo Panarelli (Fim-Cisl), Giuseppe Romano (Fiom-Cgil) e Roberto Basile (Uilm Uil) e le Rsu di Vestas Italia. Presente anche l’onorevole Ludovico Vico, deputato del Pd. L’azienda è intervenuta con il capo del personale Mirko Donis e Rainer Karan, general manager della Vestas Italia.

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