Il presidente si sarebbe convinto a cedere anche gratuitamente. Ma il -6 non si può evitare
da blunote.it
Il futuro del Taranto passa attraverso il suo passato. Perchè se l'addio di Enzo D'Addario sembra ormai scontato, l'unico vero possibile acquirente è Ermanno Pieroni. Il manager marchigiano (a proposito, era lui il diesse dell'ultimo Taranto promosso in Serie B nel 1989-90) sarebbe l'uomo di punta di una cordata capeggiata da Antonio Esposito, imprenditore napoletano che opera nel campo della telefonia e attuale presidente del Città di Marino, squadra che nell'ultimo campionato di Serie D ha conteso fino alla fine la promozione al Salerno di Claudio Lotito e Danilo Pagni. I contatti tra Enzo D'Addario ed Ermanno Pieroni sono diventati molto frequenti: l'ultimo si sarebbe consumato proprio venerdì scorso (11 maggio). In realtà, a questo summit non avrebbe presenziato l'attuale presidente, ma il dg Mike Hulls e l'avvocato Andrea Greco, ai quali Pieroni avrebbe ribadito la proposta iniziale: acquisire la società per una cifra irrisoria (anche a 1 euro) con l'accollo di tutti i debiti, pari a 3/ 4 milioni di euro. Dopo un iniziale e secco rifiuto, nelle ultime ore Enzo D'Addario si sarebbe ammorbidito, anche alla luce degli avvenimenti extra calcistici, come il sequestro di beni immobili per 4,5 milioni di euro. Le parti avrebbero fissato un ulteriore incontro alla vigilia del match di Vercelli. Di sicuro, non si riuscirà a trovare l'accordo in tempo per ottemperare alla scadenza del 15 maggio, data in cui bisognerà dimostrare di aver corrisposto gli stipendi del primo trimestre del 2012. Vuol dire che il -6 da scontare nella prossima stagione sarà inevitabile, anche se questo è un aspetto che sembra non preoccupare la nuova dirigenza, intenta soprattutto a evitare il fallimento.
Insomma, D'Addario non ha più la possibilità e la voglia di andare avanti (nemmeno in caso di promozione in Serie B), al contrario dello stesso Pieroni al quale piacerebbe riprendere il suo ciclo bruscamente interrotto dal fallimento del gennaio 2005.
Il futuro del Taranto passa attraverso il suo passato. Perchè se l'addio di Enzo D'Addario sembra ormai scontato, l'unico vero possibile acquirente è Ermanno Pieroni. Il manager marchigiano (a proposito, era lui il diesse dell'ultimo Taranto promosso in Serie B nel 1989-90) sarebbe l'uomo di punta di una cordata capeggiata da Antonio Esposito, imprenditore napoletano che opera nel campo della telefonia e attuale presidente del Città di Marino, squadra che nell'ultimo campionato di Serie D ha conteso fino alla fine la promozione al Salerno di Claudio Lotito e Danilo Pagni. I contatti tra Enzo D'Addario ed Ermanno Pieroni sono diventati molto frequenti: l'ultimo si sarebbe consumato proprio venerdì scorso (11 maggio). In realtà, a questo summit non avrebbe presenziato l'attuale presidente, ma il dg Mike Hulls e l'avvocato Andrea Greco, ai quali Pieroni avrebbe ribadito la proposta iniziale: acquisire la società per una cifra irrisoria (anche a 1 euro) con l'accollo di tutti i debiti, pari a 3/ 4 milioni di euro. Dopo un iniziale e secco rifiuto, nelle ultime ore Enzo D'Addario si sarebbe ammorbidito, anche alla luce degli avvenimenti extra calcistici, come il sequestro di beni immobili per 4,5 milioni di euro. Le parti avrebbero fissato un ulteriore incontro alla vigilia del match di Vercelli. Di sicuro, non si riuscirà a trovare l'accordo in tempo per ottemperare alla scadenza del 15 maggio, data in cui bisognerà dimostrare di aver corrisposto gli stipendi del primo trimestre del 2012. Vuol dire che il -6 da scontare nella prossima stagione sarà inevitabile, anche se questo è un aspetto che sembra non preoccupare la nuova dirigenza, intenta soprattutto a evitare il fallimento.
Insomma, D'Addario non ha più la possibilità e la voglia di andare avanti (nemmeno in caso di promozione in Serie B), al contrario dello stesso Pieroni al quale piacerebbe riprendere il suo ciclo bruscamente interrotto dal fallimento del gennaio 2005.