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giovedì 17 maggio 2012

AS TARANTO. L'ANNO PROSSIMO SI RIPARTE DA -6

Forse è questione di ore, forse di giorni. Comunque il passaggio di mano del Taranto è vicino. Ci fosse bisogno di un segnale di resa, è arrivato ieri: la società non ha rispettato, come prevedibile, la scadenza prevista per il pagamento del trimestre gennaio-marzo 2012. E non c’è traccia di ulteriori versamenti dei sei mesi precedenti (già costati sei punti di penalizzazione in questo campionato) né di rateizzazione dei contributi arretrati: vuol dire che l’anno prossimo il Taranto comincerà la stagione con almeno sei punti di penalizzazione, che verranno comminati al termine della procedura tristemente nota (segnalazione della Covisoc, deferimento alla Procura, sentenza della Disciplinare). E’ la sottolineatura della difficoltà di Enzo D’Addario, che ha ormai preso la decisione: lascia, si tratta solo di definire le condizioni. Che sembrano essere ristrette all’accollo del debito della società (quatto milioni di euro o poco meno) da parte dell’eventuale acquirente.
Ecco, l’eventuale acquirente è un punto di discussione: l’unica trattativa al momento in piedi è quella che vede Ermanno Pieroni, ex patron rossoblù, nelle vesti di intermediario. Ci sono stati incontri e contatti, senza che Pieroni, nel rispetto del ruolo assegnatogli, abbia svelato il nome degli imprenditori rappresentati. E questo è anche ciò che arriva dalla società: conoscono Pieroni, non gli imprenditori. Non sanno se è Sarni o Esposito o altri ancora. Con tutta probabilità è Sarni, ma si saprà solo quando la trattativa arriverà al momento della firma. Per ora, però, si parla e si esaminano documenti, per quantificare il debito e comprendere la libertà di manovra. Esisterebbe anche un accordo di massima, forse addirittura già fermato: suddiviso per step, con un tipo di impegno in caso di permanenza in Lega Pro e un altro in caso di serie B. La promozione in cadetteria, però, potrebbe diventare anche una discriminante della trattativa, poiché l’aumento delle entrate nella prossima stagione ammortizzerebbe l’investimento eventualmente fatto per acquistare. In realtà filtra anche un altro timido approccio di un gruppo straniero che si sarebbe già affacciato l’estate scorsa per sondare D’Addario: allora gli “stranieri” rimediarono un rifiuto, adesso ci stanno riprovando, ma un po’ più timidamente rispetto al gruppo rappresentato da Pieroni.
Ora però le diverse opzioni lasciano pensare che tutto si compirà a fine stagione, mentre la volontà delle parti sembra essere di chiudere anche prima, per avere tempo per provvedere all’iscrizione senza rischiare sorprese. E non è nemmeno una sorpresa l’ufficialità della messa in mora della società da parte dei giocatori del Taranto: la raccomandata al club di via Martellotta e alla Lega Pro è partita lunedì. Dalla data di ricevimento della raccomandata la società avrà venti giorni per pagare i giocatori (lo staff tecnico non ha ancora provveduto), evitando di correre il rischio di perdere i calciatori che, appunto trascorsi venti giorni senza i pagamenti richiesti, avrebbero la possibilità di ottenere la risoluzione del contratto facendo istanza al Collegio Arbitrale. Tutto si intreccia. Ed è un brutto nodo.
FONTE: CORRIERE DEL GIORNO

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