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mercoledì 1 febbraio 2012

LA PRIMA TAPPA DELL'ANTIEVASIONE E' TARANTO


Controlli a tappeto
Controlli a tappetoTARANTO - «Dopo Cortina e Milano, i controlli a tappeto contro l’evasione nel commercio dovrebbero indirizzarsi sulle città del Sud». Questo circolava da giorni negli ambienti vicini al ministero delle Finanze e all’Agenzia delle Entrate. E in effetti, dal comando regionale e dai provinciali della Guardia di Finanza della regione Puglia, l’ordine era già partito e i primi a muoversi sono stati i militari della città di Taranto. Non si sa se si è cominciato proprio dallo Jonio o se anche in altre zone della regione gli 007 in borghese siano già all’opera per individuare chi evade.
UN TERZO FUORI NORMA - I primi dati di questa caccia alla mancata emissione di scontrini e ricevute fiscali sono quelli diffusi ieri dal comando provinciale della Guardia di Finanza jonica: in provincia di Taranto nell’ultimo week-end un piccolo esercito di sessanta baschi verdi camuffati in abiti civili hanno fatto il giro nei locali della città capoluogo e in quelli della provincia. Centottanta in tutto i locali presi di mira dove si è scoperto che più di un terzo vìola le norme che riguardano la corretta emissione dei documenti fiscali e altre leggi sul commercio. Un’alta percentuale, quindi, in linea con i dati emersi dalle analoghe operazioni eseguite in altre parti d’Italia.
NEL MIRINO BAR E RISTORANTI - Dopo il blitz dei giorni scorsi a Milano e ancora prima a Roma e a Cortina, i controlli del fisco sono quindi scesi al Sud così come aveva anticipato l’Agenzia delle Entrate e come preteso anche da vari settori del ricco commercio del Nord. Seguendo questi impulsi, l’attività di controllo economico finanziario delle fiamme gialle tarantine si è concentrata sugli esercizi pubblici come bar, ristoranti, locali di intrattenimento. La tipologia di esercizi visitati in questa operazione tarantina sono tutti quelli della cosiddetta movida ma anche alcuni grossi supermercati e qualche distributore di carburante che non esponeva il prezzo di vendita. A differenza dei commercianti visitati e sanzionati delle località del Nord, quelli pugliesi, fa sapere una fonte interna alle fiamme gialle, «non hanno espresso nessun giudizio se non il dispiacere di essere stati scoperti e multati».
I MEZZI IMPIEGATI - Le pattuglie impiegate, composte da oltre sessanta militari, hanno eseguito controlli nei confronti di 180 esercenti con la constatazione di 67 violazioni in tema di omesso rilascio dello scontrino o della ricevuta fiscale ma anche per la mancata installazione o inefficienza del registratore di cassa. I rapporti delle diverse pattuglie sono ora sulla scrivania del comandante provinciale della Guardia di Finanza di Taranto, colonnello Salvatore Paiano, che con gli esperti del Nucleo di polizia tributaria sta valutando la posizione di una decina di attività commerciali nei cui confronti sono state contestate quattro distinte violazioni in materia fiscale. Su di essi ora si accenderanno i fari degli uffici dell’Agenzia delle Entrate che spulceranno nei registri in cerca di ulteriori omissioni o incongruenze reddituali. Toccherà agli ispettori dell’agenzia emettere provvedimenti di sospensione fino a un mese dell’esercizio dell’attività. Nei casi più gravi l’ufficio di governo potrà chiedere anche il ritiro delle licenze.
GLI OBBLIGHI NON RISPETTATI - Oltre allo scontrino non staccato, gli obblighi fiscali meno rispettati sono la mancata manutenzione e in alcuni casi la manomissione del registratore di cassa (che stampa, ad esempio, una data differente), la mancata dichiarazione dei redditi e infine la non corretta o assente esposizione die prezzi di vendita al pubblico. Ad ogni modo, il reato principale, fanno sapere dal comando provinciale delle fiamme gialle di Taranto, resta sempre quello della mancata emissione dello scontrino la cui sanzione prevista è pari all’importo non dichiarato e comunque non inferiore ai 516 euro. La multa si addebita solo all’esercente e non anche al cliente, come accadeva anni fa, il cui obbligo di denuncia, a questo punto, è solo di tipo civico.
Nazareno Dinoi

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