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domenica 14 agosto 2011

INCIDENTE ALL'ILVA


di Paola CASELLA

TARANTO - Sfiorata la tragedia ieri all’interno dello stabilimento Ilva di Taranto, a causa di un’esplosione al treno lamiere. Nell’incidente, avvenuto intorno alle 8.15 nel reparto tornerie cilindri 4, è rimasto ferito il 32enne Leonzio D’Alessano di Oria. In quel reparto c’è una macchina, munita di una mola d’acciaio gigantesca, che ha la funzione di rettificare i cilindri, cioè di eliminare le imperfezioni della lavorazione. Al suo interno, si trova un motore che regola i giri della mola. Insomma, un meccanismo di precisione che riesce a mantenere l’equilibrio necessario al perfetto funzionamento della macchina.
Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, la cosiddetta “rettifica cilindri” avrebbe iniziato a manifestare i primi segnali di non totale affidabilità già nella giornata di giovedì.

I tecnici avrebbero, infatti, deciso di farla provvisoriamente funzionare a basso regime, per evitare ulteriori problemi. Ed in effetti così sarebbe stato. La macchina, infatti, avrebbe ripreso a funzionare senza mostrare alcun segnale di criticità.
Ieri mattina, stando sempre ad una prima ricostruzione della dinamica dell’incidente, ci sarebbe stato il tentativo di riportare la “rettifica cilindri” al suo regime ordinario, per verificare se il problema fosse rientrato o meno. Ma, appena sarebbe aumentata la velocità, la mola sarebbe andata fuori giro, esplodendo in tanti pezzi.

I pesanti frammenti, che possono raggiungere anche i 5-6-7 chili, sono schizzati in tutte le direzioni.
Uno di questi “pezzi volanti” sarebbe andato a sbattere contro i pannelli del quadro elettrico, dove stava lavorando, ad una certa altezza, il 32enne. 
I pannelli, aprendosi, avrebbero colpito il giovane al volto. L’operaio, subito dopo il colpo, spaventato, sarebbe saltato a terra.
Nel reparto si sono vissuti attimi di paura, non solo a causa della violenta esplosione, ma anche per il pericolo di essere colpiti dai pezzi in acciaio.
La richiesta di soccorso è scattata immediatamente e sul posto è arrivato subito il medico dell’Ilva che ha prestato al ferito le prime cure. Il giovane, successivamente, è stato accompagnato all’ospedale “Santissima Annunziata” dove è stato sottoposto ad una visita accurata e ad accertamenti. L’operaio ha riportato una ferita lacero-contusa all’altezza di un sopracciglio e la slogatura del piede destro. I medici gli hanno riconosciuto una prognosi di dieci giorni.
Dalla prima ricostruzione della dinamica dell’incidente si deduce che non c’è stata la tragedia per vero miracolo. Grande, però, al momento dell’esplosione, è stata la paura nel reparto, in cui stavano lavorando diverse persone.

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