“Searching for Sugar Man” è stato
realizzato con un’app da 1,79 euro
Dopo un premio al “Sundance”
il regista sogna una statuetta
realizzato con un’app da 1,79 euro
Dopo un premio al “Sundance”
il regista sogna una statuetta
Agli Oscar stanotte correrà anche un film girato con l’iPhone. Si chiama “Searching for Sugar Man” e ha già vinto un premio al festival indipendente Sundance, nella sezione documentari, e su siti specializzati come “Rotten Tomatoes” ha punteggi altissimi, per non parlare delle tante recensioni positive su carta e sul web.
«Ho cominciato a girare su Super 8», spiega il regista svedese Malik Bendjelloul. «Ma la pellicola è molto costosa e ho esaurito rapidamente il budget del film. Rimanevano altre scene da filmare, poi mi sono accorto che il risultato che cercavo poteva essere raggiunto con un’app da un dollaro». In realtà ne costa quasi due (in Italia 1,79 euro): si chiama 8MM Vintage Camera ed è una specie di Instagram per il video, che applica filtri capaci di dare un tono retrò ai filmati dell’iPhone.
La storia di “Searching for Sugar Man” inizia da un fallimento. Il disco d’esordio di Sixto Diaz Rodriguez, cantautore folk americano, esce nel 1970 e ha ottime recensioni, ma vende pochissimo. Billboard lo paragona addirittura a Dylan, e tuttavia questo non basta a farne un successo; sorte anche peggiore tocca a “Coming from Reality”, il secondo album. Rodriguez, secondo la leggenda, è talmente sconvolto da suicidarsi su un palco, qualche anno più tardi. Nel frattempo, ignorato in patria, il cantautore è diventato un’icona in Sudafrica, dove viene considerato uno dei protagonisti del rock, accanto a nomi come Rolling Stones e Beatles. Così due suoi fan cercano di ricostruire la sua vita e appurare la verità sulla sua morte, aiutandosi con i testi delle canzoni e dei frammenti di interviste. Il film documenta i loro sforzi, che daranno esiti imprevedibili.
Realizzato in quattro anni, sospeso tra realtà e finzione (Rodriguez non si è suicidato e ha avuto un certo successo pure in Australia, ad esempio), quello di Bendjelloul non è il primo film girato con un cellulare (nel 2009 ci fu Rage, di Sally Potter, già regista di Orlando). Con lo smartphone Apple si è cimentato anche il coreano Park Chan-Wook (regista di Old boy), con Night Fishing, un cortometraggio a basso budget che ha vinto al Festival di Berlino due anni fa.
Ma Searching for Sugar Man è il primo film girato con un iPhone a essere candidato agli Oscar, e non è detto che dalla cerimonia non esca con un premio. Intanto, Bendjelloul la sua scommessa l’ha vinta: la Sony ne ha comprato i diritti di distribuzione in tutto il mondo.