sabato 31 agosto 2013
I SELVA CUPINA. UN GRUPPO MUSICALE CHE MIRA ALLE GRANDI TRADIZIONI POPOLARI
I Selva Cupina sono un gruppo musicale che nasce con l’intendo di far conoscere la tradizione ionica attraverso la ricerca storica e musicale. Una passione che consente di proporre un repertorio musicale che caratterizza le proprie radici culturali, dal Salento allo Jonio, arrivando al Gargano, con ballate di Pizziche,Tammurriate, Stornelli, Tarantelle, alla riscoperta dei suoni e delle voci della Puglia. Ecco cosa mi hanno raccontato.
Conosciamo i Selva Cupina.
Quando è iniziata la storia musicale del gruppo?
Il gruppo musicale nasce nel 2005 dal forte sentimento di 6 ragazzi della provincia di Taranto animati da una grandissima passione per la musica popolare.
Parliamo della musica popolare pugliese. E’ un genere musicale tenuto in giusta considerazione o cosa?
Da qualche tempo la musica popolare che identifica il nostro sud ha cominciato nuovamente ad essere suonata nelle grandi piazze. Ma probabilmente solo se suona nei cuori di chi la propone agli altri, allora può essere manifestazione della vera tradizione. A dir la verità, purtroppo la nostra città, non dà la giusta importanza alle nostre tradizioni musicali etc (tarantismo), Lecce è riuscita a portare tramite “La Notte della Taranta” la nostra musica nel mondo, bisogna crederci nelle potenzialità dei nostri ritmi e balli, dando spazio ai vari gruppi presenti nel territorio tarantino per potersi esibire.
Da quali musicisti è formano il gruppo Selva Cupina?
6 i componenti del gruppo Tony, Natascia, Dario, Maikol, Lucia e Marcello, tutti hanno alle spalle molte esperienze personali nel settore musicale ma , poiché animati dallo stesso desiderio di recuperare le tradizioni popolari del territorio jonico-salentino, un bel giorno decidono di unire le singole forze per riproporre i brani che caratterizzano le proprie radici culturali, tarantelle, tammurriate, pizziche-pizziche…..
Ci sono strumenti tradizionali che intervengono nei vostri concerti?Se si quali?
I nostri concerti sono scanditi dal ritmo incalzante del tamburello di Maikol che fa vivere i suoni dell’armonica di Tony, del violino di Lucia e delle chitarre di Dario e Marcello che fanno da scenario alle melodiche voci di Natascia e Dario .
Nel panorama nazionale, qual è la situazione della musica tradizionale italiana?
Diciamo che i nostri rappresentanti politici sono poco attenti alle nostre tradizioni musicali popolari tanto da non impegnarsi nella divulgazione a livello nazionale, di questo nostro ricchissimo patrimonio culturale.
-->Conosciamo i Selva Cupina.
Quando è iniziata la storia musicale del gruppo?
Il gruppo musicale nasce nel 2005 dal forte sentimento di 6 ragazzi della provincia di Taranto animati da una grandissima passione per la musica popolare.
Parliamo della musica popolare pugliese. E’ un genere musicale tenuto in giusta considerazione o cosa?
Da qualche tempo la musica popolare che identifica il nostro sud ha cominciato nuovamente ad essere suonata nelle grandi piazze. Ma probabilmente solo se suona nei cuori di chi la propone agli altri, allora può essere manifestazione della vera tradizione. A dir la verità, purtroppo la nostra città, non dà la giusta importanza alle nostre tradizioni musicali etc (tarantismo), Lecce è riuscita a portare tramite “La Notte della Taranta” la nostra musica nel mondo, bisogna crederci nelle potenzialità dei nostri ritmi e balli, dando spazio ai vari gruppi presenti nel territorio tarantino per potersi esibire.
Da quali musicisti è formano il gruppo Selva Cupina?
6 i componenti del gruppo Tony, Natascia, Dario, Maikol, Lucia e Marcello, tutti hanno alle spalle molte esperienze personali nel settore musicale ma , poiché animati dallo stesso desiderio di recuperare le tradizioni popolari del territorio jonico-salentino, un bel giorno decidono di unire le singole forze per riproporre i brani che caratterizzano le proprie radici culturali, tarantelle, tammurriate, pizziche-pizziche…..
Ci sono strumenti tradizionali che intervengono nei vostri concerti?Se si quali?
I nostri concerti sono scanditi dal ritmo incalzante del tamburello di Maikol che fa vivere i suoni dell’armonica di Tony, del violino di Lucia e delle chitarre di Dario e Marcello che fanno da scenario alle melodiche voci di Natascia e Dario .
Nel panorama nazionale, qual è la situazione della musica tradizionale italiana?
Diciamo che i nostri rappresentanti politici sono poco attenti alle nostre tradizioni musicali popolari tanto da non impegnarsi nella divulgazione a livello nazionale, di questo nostro ricchissimo patrimonio culturale.
Prima di ogni spettacolo: avete un rito scaramantico che mettete in atto?
No, non abbiamo nessun rito scaramantico.
La vostra musica sembra fatta per danzare. Parliamone.
Appena ha inizio il nostro concerto, con le prime battute del tamburello, diventa impossibile non sentire un immenso fervore interno, tanto da iniziare a muovere i piedi e poi tutto il corpo in una danza continua. Il pubblico partecipa attivamente ballando pizziche-tarantelle e tammurrate e intonando con noi i ritornelli di brani noti e non. Naturalmente non mancano momenti di ballo , attraverso la rappresentazione delle danze tipiche a cura di Natascia e Dario. Fiore all’occhiello del gruppo è l’eloquente esibizione della nostra bravissima Natascia nella “Tarantolata”.
Progetti futuri?
Il nostro primo grande obbiettivo era registrare un cd, e con grandissima soddisfazione siamo riusciti a farlo “Police” (Pulce). Ora abbiamo il sogno di riuscire ad esportare all’estero le nostre tradizioni musicali, magari facendo anche dei concerti nelle comunità d’ italiani emigrati, per permettergli di rivivere le proprie origini attraverso la musica.
E per concludere?
Io concluderei ringraziandoti per l’intervista e con uno stralcio recensivo di Egidio Saracino (Storico del melodramma) sul nostro gruppo: “Quando si parla di pizzica o di taranta il mio pensiero va ai Selva Cupina. Li ho conosciuti l’anno scorso, ascoltando e vedendo le registrazioni dei loro concerti. Poi per curiosità ho gironzolato tra gli altri gruppi dell’area tarantina e ho capito che i Selva Cupina, rispetto agli altri gruppi, possedevano molte cose in più..”.
MASSIMILIANO RASO
UNA PRODUZIONE TARAStv SUI SELVA CUPINA
martedì 27 agosto 2013
A RISCHIO I SOLDI PER IL PORTO
L’Autorità portuale di Taranto annuncia la prosecuzione dei lavori per l'ammodernamento delle infrastrutture. Il presidente dell'Authority Sergio Prete fa sapere che è in fase di conclusione la procedura di aggiudicazione dei lavori per il molo polisettoriale. Nei prossimi giorni sarà concluso l'iter di approvazione del dragaggio e della vasca di colmata e subito dopo si concluderanno le procedure di approvazione della diga foranea e della radice della banchina del molo polisettoriale e, infine, è stato trovato l'accordo, dopo 15 anni, per la delocalizzazione del terminal rinfuse.
Sia Hutchison Port Holdings che Evergreen - co-gestori del Taranto Container Terminal - chiedono ovviamente tempi brevi. Il Commissario Straordinario ai lavori di potenziamento, nominato a a febbraio dell’anno scorso dal governo Monti, ha chiesto alla presidenza del Consiglio di convocare una riunione a metà settembre per stilare un cronoprogramma.
IDENTITA' TARANTINE. GLI ATTIMI FESTOSI DI UN POPOLO
C'è stata un’epoca in cui la vita era scandita dal richiamo delle azioni di riti particolari, di buffoni e stolti, di cantastorie di diversa natura, parti e particelle di un sapere popolare. Il culto delle divinità e la cultura del vino erano una metafora della vita e della sua continuità. Dietro la natura selvaggia, la possessione estatica, la danza, le maschere, Dioniso risvegliava l'entusiasmo popolare tarantino. "...l'eccitazione si era trasmessa all'intero bosco, alle belve: non c'era più niente di fermo, tutto si agitava in frenesia”. Lo storico Strabone era greco come i tarantini. Egli constatò che a Taranto i giorni di divertimento superavano quelli di lavoro: una spiccata tendenza festiva che fece gridare in età moderna “al trionfo della festa e della cultura della festa”. Pare che Archita avesse realizzato uno strumento folcloristico da utilizzare nelle feste popolari: la raganella. Un meccanismo particolare che permise, nel Medioevo, l’effettuazione di manifestazioni musicali ritmate. Chi rimase sgomento davanti ad un numero così elevato di divertimenti fu Pirro, in soccorso ai tarantini durante la guerra contro Roma. Dovette addirittura cercare di contenere l’eccessiva leggerezza, sia nei passatempi sia nei costumi tarantini, attraverso censure e divieti, con scarsi risultati peraltro. Il poeta Orazio compose uno spartito di sentimenti e musicalità elegiaca a cornice preziosa della storia definendola “imbelle Tarentum”, ossia la pacifica Taranto.
Rimane poco della dolce città ionica e dei suoi tanti attimi di condivisione dello svago. E pensare che era talmente acculturata che la ritualità festiva divenne un marchio di riconoscimento. Una forma di potere più alto, anche questo lasciato in eredità, incredibilmente, dalla sua millenaria storia.
MASSIMILIANO RASO
lunedì 26 agosto 2013
RAPINA CELLULARE A COMMERCIANTE E TENTA DI VENDERLO AD UN CONGIUNTO. PRESO!!
Ieri sera i Falchi della squadra Mobile hanno tratto in arresto il trentanovenne Graziano Losurdo, perché resosi responsabile di rapina ai danni di un esercente.
Poco prima delle 17 un individuo armato di coltello fa irruzione all’interno di un esercizio commerciale sito in via Oberdan e sotto la minaccia dell’arma intima alla titolare di consegnargli l’incasso.
Poiché al momento non vi erano contanti, l’energumeno si impossessa del telefono cellulare della negoziante e si dilegua a piedi nelle vie limitrofe.
Sul posto i poliziotti della Sezione falchi acquisiscono ogni dettaglio utile per l’identificazione del malvivente, comprese le immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza di un esercizio commerciale poco distante, che immortala in modo nitido il soggetto durante la fuga.
Nel frattempo, gli stessi Agenti intervengono in via Calabria, dove qualche attimo prima un uomo aveva cercato di vendere il cellulare proprio ad un congiunto della donna rapinata, il quale aveva riconosciuto il telefono e quindi ha ingaggiato una colluttazione con il malvivente, nel corso della quale è riuscito a strapparglielo dalle mani.
Le descrizioni fornite da quest’ultimo circa i tratti somatici e l’abbigliamento indossato dal malfattore, coincidevano perfettamente con quelle date dalla commerciante, nonché con quelle rilevate dai file del sistema di videosorveglianza.
Pochi minuti dopo, Losurdo è stato individuato e bloccato in via Dante e dopo le formalità di rito è stato associato alla locale casa circondariale.
domenica 25 agosto 2013
COPPA ITALIA. TARANTO - REAL METAPONTINO 2-0
DI: Matteo Schinaia
Ancora e Clemente affondano i lucani
Buona la prima ufficiale per il nuovo Taranto targato Maiuri. Prosperi e compagni vincono per 2-0 il Real Metapontino e passano il turno in Coppa Italia. Una rete per tempo per i tarantini è sufficiente a a piegare la resistenza di una squadra lucana, giunta allo Iacovone con l'intento di limitare i danni. Troppo guardingo l'atteggiamento dei biancazzurri di Logarzo che hanno incassato la prima rete di Ancora, al 18' del primo tempo, per una errata interpretazione della trappola del fuorigioco. Nella ripresa, invece, la prodezza di Clemente (al 6') in sostanza ha chiuso la contesa. Solo raramente i biancazzurri sono riusciti ad affacciarsi dalle parti del portiere Marani. Palese, almeno allo stato attuale, il divario tra le due squadre, costruite per obiettivi diversi: i pugliesi per un torneo di vertice, mentre la formazione metapontina per una tranquilla salvezza.
Cronaca. Il tecnico Maiuri, per il primo Taranto della stagione (in gare ufficiali), rispetta il clichè del precampionato modulando i suoi con il 4-4-2. Nelle fila rossoblu mancano per infortunio l'attaccante Molinari e il giovane Pasqualicchio, in attacco viene proposto il tandem Clemente-Ancora. Dall'altra parte i lucani di Logarzo si presentato schierati con il 3-5-2 (pronto a trasformarsi in 5-3-2 in fase di non posseso): in attacco Covelli affianca Pignatta. I primi minuti sono caratterizzati dalla supremazia territoriale dei lucani ma è il Taranto a creare il primo pericolo al 4': Ancora appoggia per il destro di Clemente che si spegne tra le braccia del portiere Di Gennaro. Al 18' i pugliesi passano in vantaggio: Carloto lancia Ancora, l'attaccante elude il fuorigioco della retroguardia avversaria freddando Di Gennaro in uscita. La reazione dei ragazzi di Logarzo tarda ad arrivare, anzi sono i padroni di casa (al 30') a sfiorare il raddoppio con Clemente: l'attaccante, in contropiede, penetra nelle maglie difensive avversarie e, giunto ai venti metri, scocca un destro violento che si stampa sul palo alla sinistra dell'immobile estremo ospite. Al 32', invece, la conclusione di Fonzino, dall'interno dell'area di rigore, finisce al lato. Il Real Metapontino si scuote e al 35' va vicino al pari: Manzillo dalla sinistra scodella in area per la puntuale spaccata di Covelli con la sfera che lambisce la base del palo. Al 39' nuova ripartenza dei pugliesi: il mancino di Mignogna dal limite termina al lato. E' l'ultima opportunità di una prima frazione tutto sommato gradevole. In apertura di ripresa il Taranto raddoppia grazie a una spettacolare rete di Clemente: l'azione si sviluppa sull'out di destra con Mignogna che appoggia a Carloto, lesto a metterla a centro-area, dove la punta in semirovesciata insacca nel sette. I biancazzurri accusano il colpo e rischiano di capitolare un minuto più tardi, stavolta la staffilata di Mignogna dal limite trova la risposta in angolo di Di Gennaro. Inizia la giradola delle sostituzioni. Mister Logarzo corre ai ripari al 12' effettuando un doppio cambio: Grittani e Di Senso avvicendano rispettivamente Cadaleta e Cordiscio. Malgrado il doppio vantaggio, i locali continuano a spingere: al 14' Mignogna batte un corner per la girata di testa di Prosperi con palla sull'esterno della rete. Prime sostituzioni per il Taranto: al 18' Clemente (applausi scroscianti per lui) cede il posto al neo acquisto Balistreri, mentre al 26' Fonzino lascia spazio a Pulci. Stesso minuto per il terzo cambio nelle file biancazzurre: Tourè sostituisce Ragno. Ultimo avvicendamento anche in casa tarantina: al 33' Riccio avvicenda Miale. Con il trascorrere dei minuti, complice il caldo, calano i ritmi, gli ospiti non hanno più le forze necessarie per attaccare, mentre il Taranto controlla senza patemi fino al triplice fischio finale.
TARANTO (4-4-2): Marani; Viscuso, Miale (33' s.t. Riccio), Prosperi, Marchitelli; Mignogna, Muwana, Carloto, Fonzino (26' s.t. Pulci); Clemente (18' s.t. Balistreri), Ancora. A disposizione:Masserano, Russo, Menicozzo, Schipani, Palmisano, Caruso. All. Maiuri
REAL METAPONTINO (3-5-2): Di Gennaro; Lo Russo, Digno, Ambrosecchia; Ragno (26' s.t. Tourè), Cadaleta, Manzillo, Cordiscio (12' s.t. Di Senso), Cadaleta (12' s.t. Grittani), Mascolo; Covelli, Pignatta. A disposizione: Marino, Cati, Marchesano, Giacobbe, Cirigliano, Grano. All. Logarzo
Arbitro: Mazzei di Brindisi (ass.ti Antonacci di Barletta – Falco di Bari)
Marcatori: 18' p.t. Ancora (T), 6' s.t. Clemente (T)
Ammoniti: Carloto (T)
Angoli: 6-3
Spettatori: 800 ca.
TROVA IL CORAGGIO DI DENUNCIARLO. ARRESTATO
Dopo aver subito continue vessazioni, molestie e gravi minacce, ha finalmente trovato il coraggio di denunciare il suo persecutore. E' la storia di una giovane ragazza di Massafra, in provincia di Taranto. Tutto e' iniziato un anno fa, quando la donna, per far fronte ad un periodo di ristrettezze economiche, ha chiesto ad un suo amico 59enne, di Massafra, con il quale probabilmente esisteva una relazione sentimentale, alcuni piccoli prestiti. L'uomo non ha esitato a concederglieli, ma due mesi fa, evidentemente in maniera strumentale, ne ha preteso la restituzione, pur conoscendo lo stato di insolvibilita' della ragazza.
Sono cominciate le telefonate a tutte le ore del giorno e della notte, i pedinamenti lungo le vie della cittadina e gli appostamenti sotto casa, finanche gravissime minacce di morte o di rivelare la notizia dei debiti contratti alla famiglia della donna. Tutto allo scopo di ottenere da lei prestazioni sessuali. L'aguzzino non ha accettato neppure di effettuare una transazione alla presenza di un legale, per l'estinzione del debito, anzi, ha reiterato le telefonate, i passaggi nei pressi dell'abitazione di famiglia avanzando la pretesa esplicita di almeno due rapporti sessuali, per la completa estinzione del debito.
ADNKRONOS
LITE PER LA VIABILITA'. FERITO UN MINORENNE
Un minorenne che stava andando a giocare a calcetto insieme a tre amici e' rimasto ferito dai frammenti di vetro di un'automobile a causa di una lite scoppiata per strada per motivi di viabilita': e' successo ieri sera a Taranto poco prima delle 21. Gli agenti della Squadra Volante della questura sono intervenuti in via Lama, dove poco prima l'automobilista, a bordo della quale si trovava la vittima, aveva subito un'aggressione da parte di un giovane. Secondo quanto ricostruito in base al racconto del primo, questi stava percorrendo la strada con a bordo suo figlio e altri tre suoi amici coetanei, diretti ai vicini campi di calcetto, quando il transito e' stato intralciato dalla presenza di un giovane intento a discutere animatamente con gli occupanti di un'altra vettura, ferma sulla carreggiata in modo irregolare
Il malcapitato automobilista ha accennato a redarguire il giovane che impediva di fatto il transito, ma quest'ultimo, con estrema violenza, ha reagito sferrando un pugno al vetro posteriore dell'auto che si e' rotto. I frammenti hanno colpito al volto ed al collo uno dei minorenni, un quindicenne che ha riportato lesioni da taglio al viso e al collo per le quali i medici dell'OspedaleSantissima Annunziata hanno applicato diversi punti di sutura. Le ferite sono state giudicate guaribili in 15 giorni. Da ieri sera sono in corso indagini per risalire all'autore del gesto.
LA REPUBBLICA
PICCHIATA IN AUTO DAL MARITO. UN POLIZIOTTO LA SALVA
Salvata da un poliziotto mentre veniva picchiata dal marito in macchina: e' successo ieri sera a Taranto dove gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato un uomo di 48 anni, con le accuse di sequestro di persona, minacce gravi, lesioni e maltrattamenti in famiglia. Il sovrintendente della Polizia di Stato, mentre percorreva Viale Ionio a bordo della propria auto, dalla strada ha notato tra gli alberi una Fiat Punto e dal lato passeggero una donna che urlava e muoveva vistosamente un braccio, come per chiedere aiuto. L'autista della Fiat Punto si e' spostato dalla zona alberata che costeggia la via e si e' addentrato nella zona fermando l'auto nei pressi di un canneto. Il sovrintendente, avendo intuito che la donna potesse essere in pericolo, ha raggiunto l'auto dalla quale nel frattempo e' uscito il conducente che, con inaudita violenza, ha impedito alla donna di uscire.
ADNKRONOS
ADNKRONOS
RAFFAELLA NAZIONALE. DA BALLERINA A REGINA DELLA TV ITALIANA
Valeria Muccifora, nel suo libro Grazie Raffa, ha scritto: “ Dalla Carrà alla Carrà. Gli abiti, il trucco, l’acconciatura, il modo di parlare. Lei non fa esistere di sé altra persona all’infuori di quella televisiva". Il critico televisivo Omar Calabrese è tra i pochi che ha tentato di analizzare il perché del grande successo di Raffaella Carrà. “Sono nata con la Tv perché la Tv è il mio mezzo giusto”. La Carrà, in effetti, non corrisponde a nessun canone di donna dello spettacolo: non è una Show Girl e neanche un'Anchor Women. Omar Calabrese a tal proposito ha scritto: ” …non è una vamp, non è un’artista in senso stretto (come Mina che è principalmente una cantante), non è una sbarazzina (l’esempio è Heather Parisi), non è una svampita(come lo è stata egregiamente Minnie Minoprio, e dopo Carmen Russo), non è neppure una bruttina di carattere come Sandra Mondaini…”. Nel programma televisivo “io, Agata e tu” del 1969, la Carrà inventa un nuovo stile di showgirl tagliandosi uno spazio tutto suo grazie alle qualità coreutiche apprese da bambina. Queste le sue parole in un'intervista: ” …mi hanno offerto la parte…chiedo tre minuti soltanto per me…tre minuti del mio balletto…”. Pochi mesi dopo fu chiamata a condurre uno tra i programmi meglio riusciti della tv italiana, Canzonissima. Raffaella osa e fa spettacolo con un corpo aggraziato, pieno di sinuose movenze, cantando e presentando. Quando lancia il “Raggae rrr”, un ballo semplice composto di tre passi avanti e tre indietro, seguito da movimenti in cui ci si ferma per urlare raggae rrr, imitando la smorfia del graffio, la Carrà è percepita come una ballerina. Il successo televisivo arriva nei primissimi anni settanta; è stato detto che fu l’inizio di tutte le Simone Venture.
Da Canzonissima a Mille Luci, dall’Italia alla Spagna, e con il programma televisivo Carramba che sorpresa, la Carrà crea un nuovo modo di fare spettacolo in tv facendo gridare al nuovo varietà: un mondo meraviglioso fatto di luci, personaggi, rappresentazioni.
MASSIMILIANO RASO
sabato 24 agosto 2013
IN DIFESA DELLA STORIA TARANTINA
In difesa della storia tarantina
Che senso ha oggi parlare della storia di Taranto? La storia nasce dall’interesse del passato e dal piacere di scoprire in esso fatti nuovi. Lo storico Lacombe faceva appello alle emozioni, oltre che alla verità obiettiva, quando diceva: “ che utilità c’è per noi di sapere[…]che un macedone di nome Alessandro ha battuto i Persi nel luogo tale e tale, nell’anno tale e tale[…]quando non se ne trae in fondo una verità o un’emozione? Sembrerebbe che tremila anni di storia fossero rimasti volontariamente dimenticati e che per un’idea di progresso garantito dallo sviluppo sia della scienza, sia della tecnica, si potesse legittimare quell’evidente decadimento sociale, economico e culturale in itinere. Hume una volta affermò che un medico non poteva arrischiare previsioni superiori a quattordici giorni e un politico al massimo poteva prevedere un futuro di alcuni anni. La storia politica tarantina ha lasciato un vuoto abissale nella coscienza civica ionica. Le intuizioni amministrative sulla cosa pubblica tarantina hanno creato una ferita che nessun medico, quanto mai un politico bieco, potrà difficilmente sanare. Cosa occorre oggi alla città bimare? Una vera rivoluzione. La rivoluzione è quella trasformazione a lunga scadenza, quando non è violenta, di eventi e strutture che penetrano profondamente nella vita quotidiana. E’ accaduto ai Parteni, cittadini spartani non integrati, che navigando in "quel mar color del vino" approdando sulle coste tarantine, avviarono quel sovvertimento delle leggi.
Che senso ha oggi parlare della storia di Taranto? La storia nasce dall’interesse del passato e dal piacere di scoprire in esso fatti nuovi. Lo storico Lacombe faceva appello alle emozioni, oltre che alla verità obiettiva, quando diceva: “ che utilità c’è per noi di sapere[…]che un macedone di nome Alessandro ha battuto i Persi nel luogo tale e tale, nell’anno tale e tale[…]quando non se ne trae in fondo una verità o un’emozione? Sembrerebbe che tremila anni di storia fossero rimasti volontariamente dimenticati e che per un’idea di progresso garantito dallo sviluppo sia della scienza, sia della tecnica, si potesse legittimare quell’evidente decadimento sociale, economico e culturale in itinere. Hume una volta affermò che un medico non poteva arrischiare previsioni superiori a quattordici giorni e un politico al massimo poteva prevedere un futuro di alcuni anni. La storia politica tarantina ha lasciato un vuoto abissale nella coscienza civica ionica. Le intuizioni amministrative sulla cosa pubblica tarantina hanno creato una ferita che nessun medico, quanto mai un politico bieco, potrà difficilmente sanare. Cosa occorre oggi alla città bimare? Una vera rivoluzione. La rivoluzione è quella trasformazione a lunga scadenza, quando non è violenta, di eventi e strutture che penetrano profondamente nella vita quotidiana. E’ accaduto ai Parteni, cittadini spartani non integrati, che navigando in "quel mar color del vino" approdando sulle coste tarantine, avviarono quel sovvertimento delle leggi.
Aggrapparsi al passato, che è la sostanza del tempo. Attenzione, però, può disperdersi e svanire insieme con la memoria. Cicerone, del resto, metteva in guardia quando affermava che se la memoria non la eserciti, o se sei un po’tardo di natura, diminuisce. E’ accaduto questo a Taranto? La politica ha messo da parte la cultura, ossia la storia, facendo leva sul futuro passato? Lo sviluppo “graduale e progressivo” della democrazia e dell’eguaglianza è inarrestabile e varrebbe la pena favorirne con coraggio il suo corso. Certamente in Alexis de Tocqueville affiorava, all’indomani della rivoluzione industriale, quanto meno se non preoccupazione, nostalgia e rimpianto del vecchio mondo. ”Poiché il passato non rischiara più l’avvenire, lo spirito avanza nelle tenebre”. Quando si parla di personaggi illustri come Archita, Aristosseno, Andronico, che ha tradotto per primo l’Odissea di Omero in latino, la sensazione è di grandezza rispetto ai fatti stessi la cui giusta politica di sviluppo portò Taranto a diventare la metropoli più ricca e importante dell’area magnogreca. Si assiste, però, all’arroganza di chi odia il passato e che risuona sulle labbra di avidi industriali o in laboratori dove avvengono esperimenti mortali. Allora è attuale l’arretramento democratico, il quale favorisce il rafforzamento di nuove corporazioni (sottratte al controllo dello Stato) capaci di prendere decisioni rilevanti, commerciali o ambientali, senza alcun vaglio statale. Non è possibile, parrebbe, comprendere una Taranto le cui suggestive vedute hanno portato i pittori del Grand Tour a dipingere meravigliosi paesaggi, sperimentando ed imparando a conoscere non solo l’arte, la politica, la cultura, l’ambiente. Difficile ricordare quell’emozionante paesaggio d’ulivi, di orti e il dolce Galeso ombreggiato dai pini, ora tutto circondato da un’isola nera fatta di solo squallore. Il racconto di Taranto è tutto un romanzo, nessuno vi può rinunciare. Perciò insieme diremo solo parole in difesa della storia tarantina, una grande opportunità di vita per tutti.
MASSIMILIANO RASO
ORIENTATION DAY. LUNEDI LA CONFERENZA STAMPA DEL CQV
Lunedì 26 agosto alle ore 10,30 presso la Biblioteca Acclavio si terrà la conferenza stama per la presentazione dell'ORIENTATION DAY del 29 agosto a iniziativa del CQV e del Servizio Università del Comune di Taranto.
Una Giornata quella di gioved 29 durante la quale dalle ore 9 al Pacinotti sarà presentata l'offerta formativa universitaria a Taranto, i servizi per gli studenti da parte dell'ADISU e il curriculum vitae del MFE, ma soprattutto, gli studenti impegnati nella preparazione per l'accesso ai Corsi di laurea a numero programmato ( medcina, professioni sanitarie) potranno cimentarsi -gratuitamente - nelle SIMULARE con correzione ragionata da parte dei docenti.
Nel pomeriggio dalle ore 16,30 ILFASCINO DELLA TARANTO NASCOSTA , visita guidata coordinata da Carmine Carlucci e Antonio Fornaro, per scoprire targhe, edicole,toponomastica, vicoli e palazzi storici della città vecchia.
La " visita" gratuita con inizio da piazza Castello vuole coinvolgere anche i tecnici del Comune di Taranto per quegli interventi " semplici" per rendere visibile anche la toponomastica della città vecchia
DON FARINELLA. "CRISTO NON ABITA A TARANTO"
“Se Cristo fosse a Taranto avrebbe le mani impastate di umanità e le vesti sporche con le polveri dell’Ilva”. Questo è stato il messaggio di esordio di don Paolo Farinella nel presentare il suo ultimo libro "Cristo non abita più qui".
Grido d’amore di un prete laico per Gesù, contro il Vaticano, nell’ambito degli eventi culturali “dell’Isola che Vogliamo” nella città vecchia di Taranto.
Mentre parla, alle sue spalle, è proiettata l’icona di Cristo glorioso esposta nella chiesa del quartiere “Tamburi”, le cui case confinano con lo stabilimento siderurgico, un’immagine piena di luce, abbagliante quasi per il candore delle vesti e questo particolare colpisce l’osservatore Farinella che subito sottolinea la distanza e perfino, l’incongruenza di quel candore con la realtà della città e dei suoi operai costretti a scegliere fra “morire di tumore o di mancato lavoro”.
Il prete che si autodefinisce laico, non può accettare questa contrapposizione e invita tutta la platea a unirsi compatta e scendere in piazza perché lavoro e salute sono due diritti irrinunciabili e solo agli schiavi si negano
tali diritti.
tali diritti.
Secondo il prete di Genova, Cristo non abita nelle chiese chiuse ed estranee alla sofferenza dei lavoratori sempre più precari e senza futuro, costretti ad arrabattarsi saltando tra più lavori per racimolare 1000€ al mese rinunciando a ogni forma di tempo libero e vita privata.
No, Cristo cammina sulle strade della gente comune soffre e si batte con noi, non è il profeta di una religione nata per consolare e rincuorare dalle paure ma è l’incarnazione del Dio in cui credere, uomo fra gli uomini e ponte verso il futuro.
La Costituzione italiana sancisce il diritto al lavoro come attributo “di nascita” dei suoi cittadini, ovvero essendo cittadino italiano, hai diritto al lavoro, mentre i nuovi lavoratori precari devono elemosinare un impiego e sottomettersi allo sfruttamento da parte del datore di lavoro portando le lancette della civiltà indietro nel tempo a prima del 1860 quando l’Italia non esisteva ancora.
Un discorso fatto con un tono di voce appassionato, tenendo idealmente tra le mani la Bibbia e la Costituzione.“Sono fiero di essere cattolico” soprattutto ora che abbiamo un Papa che si chiama Francesco che vuole riportare la Chiesa fra la gente”. Farinella aveva auspicato (se non addirittura anticipato) questo cambio di rotta in Habemus Papam (dal quale Nanni Moretti ha tratto il film omonimo), nell’intervento di ieri sera è andato oltre gli auspici riuscendo a comunicare la volontà di reagire a un sistema politico incurante delle necessità del popolo che governa.
La salute, il rispetto dell’ambiente sono necessità che riguardano noi, i nostri figli e quelli che verranno, il futuro dev’essere una garanzia e non un’ipotesi per giunta improbabile. Ma quando ai tarantini si dice che l’aumento di tumori alle vie respiratorie è dovuto alle troppe sigarette fumate, allora non c’è diritto e non c’è morale… “Cristo non abita a Taranto”.
A GIORNI IL SUO INTERVENTO IN UN VIDEO FIRMATO TARAStv
La salute, il rispetto dell’ambiente sono necessità che riguardano noi, i nostri figli e quelli che verranno, il futuro dev’essere una garanzia e non un’ipotesi per giunta improbabile. Ma quando ai tarantini si dice che l’aumento di tumori alle vie respiratorie è dovuto alle troppe sigarette fumate, allora non c’è diritto e non c’è morale… “Cristo non abita a Taranto”.
A GIORNI IL SUO INTERVENTO IN UN VIDEO FIRMATO TARAStv
AFFARIITALIANI - Lucia Pupo
LA RCMUSICLAB DI ROMA PRESENTA: 1° EDIZIONE DE "LA CORRIDA"
" ROSSANA BARBAROSSA & ANGELO BLASETTI" della RCMUSICLAB ,partner di TARAStv Presentano: La Corrida.
SONO APERTE LE ISCRIZIONI....nessun costo d'iscrizione DIVERTIMENTO
ASSICURATO...Il pubblico sarà la giuria della serata che decretera' i tre
vincitori.. premi per i primi tre classificati..
Per info e iscrizioni scrivere a redazione@tarastv.com
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1° Classificato un week end per due .+ un Anno d'iscrizione nell'agenzia
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2°classificato UN MESE DI PROMOZIONE RADIOFONICA SU UNA DELLE RADIO WEB PIU'
ASCOLTATE " SF RADIO NETWORK " CHE AD OGGI VANTA DI 249 INTERVISTE SUL SUO
CANALE YOUTUBE A GRANDI NOMI DELLO SPETTACOLO QUALI ALCUNI ESEMPI ENRICO
RUGGERI , RETTORE , MARCO MASINI , SAL DA VINCI , IVAN CATTANEO , GIGI
FINIZIO , MAL , SANDRO GIACOBBE GIORGIO FALETTI , E TANTI ALTRI. PER TUTTE
LE INFO WWW.SFRADIO.EU & WWW.YOUTUBE.COM/ SFRADIONETWORK . I PASSAGGI
PROMOZIONALI COMPRENDERANNO 1 ( uno ) PASSAGGIO OGNI 2 ORE , EQUIVALENTI A
12 PASSAGGI DEL BRANO GIORNALIERI PER UN TOTALE DI 336 MENSILI . INOLTRE
NEL MESE DI PROMOZIONE VERRA' EFFETTUATA UN INTERVISTA TELEFONICA CON
L'ARTISTA. SI INVITA IL 2° CLASSIFICATO A PROCURARSI LA CANZONE IN MODO
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RC MUSICLAB SI AFFIDA AL GRUPPO TARAS PER LE SELEZIONI IN PUGLIA.
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PROMOZIONALI COMPRENDERANNO 1 ( uno ) PASSAGGIO OGNI 2 ORE , EQUIVALENTI A
12 PASSAGGI DEL BRANO GIORNALIERI PER UN TOTALE DI 336 MENSILI . INOLTRE
NEL MESE DI PROMOZIONE VERRA' EFFETTUATA UN INTERVISTA TELEFONICA CON
L'ARTISTA. SI INVITA IL 2° CLASSIFICATO A PROCURARSI LA CANZONE IN MODO
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venerdì 23 agosto 2013
UNA CATENA UMANA PER DIFENDERE IL NOSTRO MARE
A rischio pesca, turismo, fauna e flora marina. L’evento, che coinvolgerà numerosi comuni dell’arco jonico, è organizzato dai meet up locali del MoVimento 5 Stelle con la partecipazione dei parlamentari lucani e pugliesi
Sarà la spiaggia di Marina di Lizzano, in prossimità del Canale Li Cupi (conosciuto anche come “Ostone”), la protagonista della manifestazione in difesa del Golfo di Taranto e del Mar Jonio e contro le istanze di ricerca di idrocarburi avanzate presso il Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico.
L’appuntamento, fissato per domenica 25 agosto a partire dalle ore 11.00, è organizzato dal MoVimento 5 Stelle in collaborazione con i meet up dell’arco jonico della provincia di Taranto. L’obiettivo sarà coinvolgere l’intera cittadinanza, a prescindere dalle afferenze ed appartenenze politiche e partitiche, in una grande catena umana come segno simbolico di protezione del Mar Jonio.
“Il decreto “Cresci Italia” (nr. 83 del 22.06.2012) del Governo Monti sostenuto dal partito unico PD-PDL – dichiarano i parlamentari pugliesi e lucani del MoVimento 5 Stelle Diego De Lorenzis, Mirella Liuzzi, Barbara Lezzi, Daniela Donno, Giuseppe L’Abbate, Francesco Cariello, Emanuele Scagliusi, Giuseppe Brescia, Giuseppe D’Ambrosio e Lello Ciampolillo – ha consentito la riapertura di tutti i procedimenti per la prospezione, ricerca ed estrazione del petrolio sul territorio e nei mari italiani. Ma non possiamo che essere contrari ad un modello di sviluppo unicamente focalizzato al mero profitto di pochi nel breve periodo e che ha prodotto solamente la devastazione del nostro mare e della nostra terra nonché il dilagare della disoccupazione tra la popolazione locale. Il mare – continuano i parlamentari M5S – è la risorsa più preziosa del nostro territorio e, allo stesso tempo, racchiude la nostra storia e rappresenta la nostra speranza di rinascita e sviluppo per il futuro. Per questo, attraverso il coinvolgimento di tutta la cittadinanza, chiediamo al Governo di non concedere ulteriori autorizzazioni alle richieste di ricerca, e quindi di estrazione, di idrocarburi da parte delle aziende petrolifere multinazionali nello Jonio: lo splendore del nostro mare, la vita della fauna e della flora marine e le attività economiche ad esso connesse come la pesca ed il turismo sarebbero messe duramente a repentaglio”.
Le molte istanze presentate per ottenere il permesso alla ricerca di idrocarburi, infatti, propongono nel concreto un’indagine geofisica delle zone sommerse, realizzata mediante la creazione di potenti bolle d’aria compressa nell’acqua, che generano onde acustiche: gli “Air-gun”. Questo procedimento risulta particolarmente dannoso per tutti i pesci ed i mammiferi marini e, quindi, per le attività economiche legate alla pesca ed al turismo marino. Ad esempio, tenendo conto dell’importanza che il senso dell’udito ha per molte specie ittiche per orientarsi, accoppiarsi, riprodursi o per la ricerca di cibo, si può facilmente comprendere come queste operazioni effettuate esclusivamente con spari fortissimi e continui (ogni 5-10 minuti) di aria compressa, influiscano negativamente sugli equilibri di un ecosistema già in difficoltà. Ne sono testimonianza gli spiaggiamenti di 7 capodogli avvenuti in provincia di Foggia nel 2010 e successivamente morti a causa del disorientamento provocato da queste tecniche che si propagano per centinaia di chilometri al di sotto della superficie del mare.
Sarà la spiaggia di Marina di Lizzano, in prossimità del Canale Li Cupi (conosciuto anche come “Ostone”), la protagonista della manifestazione in difesa del Golfo di Taranto e del Mar Jonio e contro le istanze di ricerca di idrocarburi avanzate presso il Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico.
L’appuntamento, fissato per domenica 25 agosto a partire dalle ore 11.00, è organizzato dal MoVimento 5 Stelle in collaborazione con i meet up dell’arco jonico della provincia di Taranto. L’obiettivo sarà coinvolgere l’intera cittadinanza, a prescindere dalle afferenze ed appartenenze politiche e partitiche, in una grande catena umana come segno simbolico di protezione del Mar Jonio.
“Il decreto “Cresci Italia” (nr. 83 del 22.06.2012) del Governo Monti sostenuto dal partito unico PD-PDL – dichiarano i parlamentari pugliesi e lucani del MoVimento 5 Stelle Diego De Lorenzis, Mirella Liuzzi, Barbara Lezzi, Daniela Donno, Giuseppe L’Abbate, Francesco Cariello, Emanuele Scagliusi, Giuseppe Brescia, Giuseppe D’Ambrosio e Lello Ciampolillo – ha consentito la riapertura di tutti i procedimenti per la prospezione, ricerca ed estrazione del petrolio sul territorio e nei mari italiani. Ma non possiamo che essere contrari ad un modello di sviluppo unicamente focalizzato al mero profitto di pochi nel breve periodo e che ha prodotto solamente la devastazione del nostro mare e della nostra terra nonché il dilagare della disoccupazione tra la popolazione locale. Il mare – continuano i parlamentari M5S – è la risorsa più preziosa del nostro territorio e, allo stesso tempo, racchiude la nostra storia e rappresenta la nostra speranza di rinascita e sviluppo per il futuro. Per questo, attraverso il coinvolgimento di tutta la cittadinanza, chiediamo al Governo di non concedere ulteriori autorizzazioni alle richieste di ricerca, e quindi di estrazione, di idrocarburi da parte delle aziende petrolifere multinazionali nello Jonio: lo splendore del nostro mare, la vita della fauna e della flora marine e le attività economiche ad esso connesse come la pesca ed il turismo sarebbero messe duramente a repentaglio”.
Le molte istanze presentate per ottenere il permesso alla ricerca di idrocarburi, infatti, propongono nel concreto un’indagine geofisica delle zone sommerse, realizzata mediante la creazione di potenti bolle d’aria compressa nell’acqua, che generano onde acustiche: gli “Air-gun”. Questo procedimento risulta particolarmente dannoso per tutti i pesci ed i mammiferi marini e, quindi, per le attività economiche legate alla pesca ed al turismo marino. Ad esempio, tenendo conto dell’importanza che il senso dell’udito ha per molte specie ittiche per orientarsi, accoppiarsi, riprodursi o per la ricerca di cibo, si può facilmente comprendere come queste operazioni effettuate esclusivamente con spari fortissimi e continui (ogni 5-10 minuti) di aria compressa, influiscano negativamente sugli equilibri di un ecosistema già in difficoltà. Ne sono testimonianza gli spiaggiamenti di 7 capodogli avvenuti in provincia di Foggia nel 2010 e successivamente morti a causa del disorientamento provocato da queste tecniche che si propagano per centinaia di chilometri al di sotto della superficie del mare.
Nel considerare quindi i danni, non solo in termini di immagine, che subirebbero le aree spiccatamente turistiche interessate dalle trivellazioni e valutando concretamente il grado di sismicità del Golfo di Taranto, i deputati M5S Mirella Liuzzi e Diego De Lorenzis hanno posto la questione all’attenzione del Governo anche attraverso le osservazioni presentate al Ministero dell’Ambiente in collaborazione con il meet up “Amici di Beppe Grillo Taranto” ed il supporto tecnico-scientifico della dottoressa Rossella Baldacconi e dell’ingegner Bartolomeo Lucarelli. Numerosi i meet up locali coinvolti nell’iniziativa di domenica: oltre il già citato gruppo di Taranto, infatti, prenderanno parte alla catena umana a difesa del mare anche quelli di Lizzano, Castellaneta, Ginosa, Massafra, Manduria, Pulsano, Grottaglie, Palagiano, Maruggio e Crispiano.
L’appuntamento, aperto a tutta la cittadinanza, è per domenica 25 agosto alle ore 11.00 sulla spiaggia di Marina di Lizzano nei pressi della foce del canale Li Cupi-Ostone.
PUGLIALIVE
CHIOSCHI A VERDE MARE. CHIUSI PER MANCANZA DI AUTORIZZAZIONE E PULIZIA
Due chioschi, adibiti alla vendita di generi alimentari, che si trovano all'interno di una pineta della localita' balneare 'Verde Mare' nei pressi di Massafra, in provincia di Taranto, entrambi di proprieta' e gestiti da un uomo residente nella cittadina jonica, sono stati sequestrati stamane dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e del Nas. E' stato accertato che gli esercizi risultano sprovvisti di autorizzazione e si trovano in condizioni igienico-sanitarie precarie. Gli alimenti erano tenuti in cattivo stato di conservazione e l'igiene dei luoghi e degli strumenti per la loro manipolazione presentavano evidenti segni di scarsa pulizia
Per di piu', uno di essi era alimentato con energia elettrica sottratta abusivamente dalla rete pubblica, mediante la manomissione di una cassetta di derivazione Enel, alla quale erano stati applicati fili elettrici, per l'alimentazione dell'abitazione e di uno dei chioschi del commerciante. Oltre al sequestro dei due esercizi abusivi, all'uomo e' stata applicata la sanzione amministrativa di oltre 2000 euro. Per lui scattera' anche la denuncia all'Autorita' giudiziaria, per il reato di furto di energia elettrica. I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni, a carico di altri esercizi commerciali delle localita' balneari di Verde Mare e Chiatona.
LA REPUBBLICA
INTERVISTA A ENZO STRANIERO (CICCIO RICCIO)
LA REALTA' MUSICALE LATINOAMERICANA IN PUGLIA
La musica latinoamericana pugliese vive in periodo di splendore anche grazie ad alcuni suoi esponenti musicali. Il DJ della Emittente radiofonica “Ciccio Riccio” Enzo Straniero, in questa intervista, ci svela ogni retroscena sulla contagiosa musica e i suoi progetti alla radio.
Parlami un po’ di questa tua passione latinoamericana?
Ciao Massimiliano, intanto grazie per l’interesse nei miei confronti, mi ritengo un professionista dell’intrattenimento e la musica latino americana è parte integrante della vita, mi emoziona e mi identifica in tutto quello che vivo quotidianamente.
Conduci un programma alla radio dal titolo “la fiesta”. Parliamo di musica latinoamericana?
LAFIESTA.IT è un progetto nato più di 10 anni fa con l’intento di promuovere la musica, il ballo e la cultura latino americana, progetto promosso dal sito di tutti i bailadores "http://www.lafiesta.it" , con una classifica settimanale su CICCIO RICCIO dei dischi più suonati dalle radio latine di tutto il mondo da uno streaming internet, ed ancora la selezione dei 3 video tra i più programmati dalle televisioni latine di tutto il mondo ogni settimana nel magazine CICCIO RICCIO TV, in onda su 9 televisioni su scala regionale, ed una satellitare, e con show, numerosi eventi di musica latina in Puglia.
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In Italia ci sono moltissimi locali dove recarsi a ballare. Com’è la situazione italiana? La musica latinoamericana pugliese vive in periodo di splendore anche grazie ad alcuni suoi esponenti musicali. Il DJ della Emittente radiofonica “Ciccio Riccio” Enzo Straniero, in questa intervista, ci svela ogni retroscena sulla contagiosa musica e i suoi progetti alla radio.
Parlami un po’ di questa tua passione latinoamericana?
Ciao Massimiliano, intanto grazie per l’interesse nei miei confronti, mi ritengo un professionista dell’intrattenimento e la musica latino americana è parte integrante della vita, mi emoziona e mi identifica in tutto quello che vivo quotidianamente.
Conduci un programma alla radio dal titolo “la fiesta”. Parliamo di musica latinoamericana?
LAFIESTA.IT è un progetto nato più di 10 anni fa con l’intento di promuovere la musica, il ballo e la cultura latino americana, progetto promosso dal sito di tutti i bailadores "http://www.lafiesta.it" , con una classifica settimanale su CICCIO RICCIO dei dischi più suonati dalle radio latine di tutto il mondo da uno streaming internet, ed ancora la selezione dei 3 video tra i più programmati dalle televisioni latine di tutto il mondo ogni settimana nel magazine CICCIO RICCIO TV, in onda su 9 televisioni su scala regionale, ed una satellitare, e con show, numerosi eventi di musica latina in Puglia.
Noi “Italiani” abbiamo importato la cultura del ballo latino americani e spesso siamo molto bravi nell’accostarci quanto più possibile alla realtà latina, ma nella stragrande maggioranza dei casi parliamo di business per insegnare il ballo, e per potersi divertire, quindi non sempre a braccetto con quelle che dovrebbero essere le reali caratteristiche. Ci sono persone preparate che fanno questo di mestiere che dovrebbero avere il giusto riconoscimento, però come spesso accade in qualsivoglia situazione cè chi si improvvisa e non sempre ottiene un egregio risultato, questo, spesso, fa sminuire il lavoro di molte persone che invece lo fanno cono giusta cognizione.
La professione del disk jockey è stata considerata alla stregua di quella del musicista. Sei d’accordo?
Ritengo siano due professioni importanti, una non esclude l’altra, infatti il dj non esisterebbe senza musica, e senza il dj un cantante non avrebbe modo d’essere proposto e quindi ascoltato. Sono figure basate sulle qualità artistiche individuali, ma ovviamente con caratteristiche differenti.
Cosa proponi nelle tue serate latinoamericane?
La musica deve essere innanzi tutto una colonna sonora, piacevole da ascoltare, e ovviamente anche da ballare, che spazia dalla vecchia hit alla più recente.
Il genere latinoamericano va forte in Italia. Ed in Puglia?
Sono diversi anni che in Italia il genere latino americano è diffuso. Lavoro principalmente in Puglia, una regione tra le più attive in Italia se non la più attiva in merito a show con artisti internazionali, concerti e grandi eventi, con una grande percentuale di intenditori e veri estimatori.
MASSIMILIANO RASO
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