sabato 28 marzo 2015
venerdì 27 marzo 2015
"LE PILLOLE D'ERCOLE" SABATO E DOMENICA AL TUROLDO
La commedia appartiene a quel genere di teatro francese del primo “novecento” che prese il nome di “Vaudeville” ed è caratterizzato dal meccanismo scenico fondato su una serie di vicende incastrate con esatta rapidità l’una nell’altra, così da creare effetti di smagliante comicità.
La vicenda è ambientata nella Francia degli anni trenta.
Il dottor Lavirette fa trangugiare al collega, il Dr Frontignan, per scherzo, una droga eccitante.
Sotto l'influenza della sostanza il medico vive un'avventura con una paziente straniera. Il marito della donna, gelosissimo, chiede come riparazione di poter avvicinare la moglie del medico, il quale è costretto dagli eventi ad accettare, non prima, però, di aver ingaggiato una donna disposta a recitare il ruolo della moglie e a soddisfare lo straniero. I problemi non sono risolti, anzi, aumentano con l’ingresso di nuovi personaggi che contornano e complicano le già travagliate disavventure del protagonista.La vicenda è ambientata nella Francia degli anni trenta.
Il dottor Lavirette fa trangugiare al collega, il Dr Frontignan, per scherzo, una droga eccitante.
giovedì 26 marzo 2015
mercoledì 25 marzo 2015
TRA PASSIONE E RESURREZIONE. LA MOSTRA FOTOGRAFICA DI GRANDANGOLO
L’Associazione Fotografica “GRANDANGOLO”, in collaborazione con l’Arciconfraternita del SS. Sacramento di Massafra, presenta la mostra fotografica “Tra passione e Resurrezione – I riti della Settimana Santa”.
Per i massafresi, la Settimana Santa rappresenta uno dei momenti di più intensa religiosità e raggiunge il suo culmine nella Processione dei Misteri del Venerdi Santo, con le statue settecentesche che percorrono le tortuose strade del centro storico della città, sorrette dai "muschieri" e accompagnate dai "pupiranni" dell'Arciconfraternita del SS. Sacramento, in un'atmosfera di devozione e mistero.
Le foto scattate dai soci dell’associazione massafrese durante le passate edizioni verranno esposte da Venerdì 27 Marzo, giorno dell'inaugurazione della mostra alle ore 20:00, presso l'ex Cinema "Arena Italia" in Via Vittorio Veneto, che sarà visitabile fino al 4 aprile, Sabato Santo.
Durante la serata inaugurale i giovani musicisti dell’Associazione “Agorà” accompagneranno con musiche tradizionali del periodo quaresimale.
L’evento patrocinato da Provincia di Taranto, Comune di Massafra, Consulta delle Associazioni, Associazione “Conoscere e Agire”, Associazione “Teatro dei Rioni”.
Per i massafresi, la Settimana Santa rappresenta uno dei momenti di più intensa religiosità e raggiunge il suo culmine nella Processione dei Misteri del Venerdi Santo, con le statue settecentesche che percorrono le tortuose strade del centro storico della città, sorrette dai "muschieri" e accompagnate dai "pupiranni" dell'Arciconfraternita del SS. Sacramento, in un'atmosfera di devozione e mistero.
Le foto scattate dai soci dell’associazione massafrese durante le passate edizioni verranno esposte da Venerdì 27 Marzo, giorno dell'inaugurazione della mostra alle ore 20:00, presso l'ex Cinema "Arena Italia" in Via Vittorio Veneto, che sarà visitabile fino al 4 aprile, Sabato Santo.
Durante la serata inaugurale i giovani musicisti dell’Associazione “Agorà” accompagneranno con musiche tradizionali del periodo quaresimale.
L’evento patrocinato da Provincia di Taranto, Comune di Massafra, Consulta delle Associazioni, Associazione “Conoscere e Agire”, Associazione “Teatro dei Rioni”.
"SETTIMANA SANTA 2015" LA PASSIONE TORNA IN CITTA' VECCHIA
Nelle
regioni di tutta la penisola italiana, le “Tradizioni” sono sempre state parte
integrante della vita quotidiana dei cittadini.
È Da secoli,
infatti, che queste si susseguono una dietro l’altra intervallando, così, le
solite giornate di routine delle città e dei piccoli paesi italiani. Tra le più
importanti tradizioni esistenti sul nostro territorio, la più attesa tra tutte
e da tutti è proprio quella Pasquale.
I Riti della Settimana Santa, infatti, sono un evento religioso e
culturale molto caratteristico ( specialmente nel Sud Italia fin da quando,
essa, fu sotto dominazione spagnola – dalla seconda metà del 1500 fino agli inizi
del 1700 ) dove la Pietà Popolare si unisce, unanime,
al doloroso e triste pellegrinaggio della Vergine Maria nella ricerca del
proprio figlio.
Tra i vari
Riti della Settimana Santa, quelli della città di Taranto sono sempre stati ritenuti
i più belli e particolari – in scala nazionale ed internazionale – per via del
pellegrinaggio del Giovedì Santo e delle sue due processioni che percorrono,
per una durata complessiva di 45-50 ore, le vie cittadine.
La Settimana
Santa Tarantina ha inizio, precisamente, la Domenica delle Palme; in questa giornata,
infatti, le due confraternite – “Maria Santissima Addolorata e San Domenico” e
“Confraternita del Carmine” – riuniscono i propri confratelli per dare inizio
alle “Gare” ( un’asta per aggiudicarsi i vari simboli religiosi nelle
processioni ) che si svolgono in luoghi prestabiliti dalle confraternite.
Mentre la
visita dei Sepolcri continua, in modo incessante, per tutta la notte del
Venerdì Santo, poco prima delle ore 24 del Giovedì, il portone della Chiesa San
Domenico Maggiore ( situata nell’omonimo Pendio nel Borgo Antico ) si spalanca e
viene dato, così, inizio alla processione dell’Addolorata con l’uscita della
“Troccola” ( strumento – utilizzato da
un confratello chiamato “troccolante” – che
emette un suono roco in sostituzione delle campane che, invece, emettono un
suono gioioso; esso determina l’andatura di tutta la Processione ).
Chiuso il
portone della Chiesa di San Domenico Maggiore, alle ore 17 del Venerdì Santo si
riapre – nuovamente – quello della Chiesa del Carmine ( situata nella Città
Nuova ) e, con la Troccola a determinare l’andatura del Pellegrinaggio, ha
inizio la Processione dei Sacri Misteri.
Composta
dalle “ Sette Statue che simboleggiano la Passione di Cristo – Cristo all’Orto;
La Colonna; L’Ecce Homo; La Cascata; Il Crocifisso; La Sacra Sindone; Gesù
Morto ed, infine, la Statua dell’Addolorata; intervallate dalle Poste di
Perdoni e dalle Bande – questa Processione percorre le sole vie del Centro di
Taranto per poi ritornare, alle prime luci del mattino del Sabato Santo, nella
Chiesa del Carmine.
Il rientro in
Chiesa della Processione dei Sacri Misteri avviene in un modo molto
particolare; il confratello che suona la Troccola ( il Troccolante ), da fine
alla Processione colpendo – con la punta inferiore della sua mazza – tre volte
sul portone che, immediatamente, si apre. Una volta che il portone si è aperto,
una dietro l’altra, tutte le Statue fanno rientro nella Chiesa dando fine ai
Riti della Settimana Santa Tarantina.
L’andamento
lento e cadenzato – un dondolio che prende il nome di “Nazzicata” ( Nazzecata
nel dialetto tarantino) – dei “Perdoni” e dei Simboli Religiosi accompagnate,
poi, delle Marce Funebri Popolari ( eseguite dal vivo dalle Bande della città
di Taranto e Provincia ) rendono il pellegrinaggio del Giovedì Santo e le due
processioni uniche e spettacolari nella loro rappresentazione Sacro-Popolare.
Anche se la
Tradizione tarantina prevede i Riti Pasquali eseguiti in questo particolar
modo, la “Settimana Santa 2015 di Taranto” sarà alquanto diversa. Quest’anno, infatti, ricorrono i 250 anni
dalla donazione – da parte del Patrizio Tarantino Francesco Antonio Calò –
delle Statue di Gesù Morto e dell’Addolorata ( fatte costruire a Napoli su
commissione di Don Diego Calò nel 1603 ) alla Confraternita del Carmine.
Per
celebrare quindi il 250° anniversario dalla donazione delle due state alla
Confraternita, in via del tutto straordinaria, l’Arcivescovo di Taranto
“Monsignor Filippo Santoro” ha deciso di far ripercorrere alla Processione dei
Sacri Misteri del Venerdì Santo – solo per quest’anno – le vie della Città Vecchia e di effettuare,
poi, una sosta nella Cattedrale di San Cataldo ( situata nel Duomo ) che sarà aperta
alle visite dei fedeli.
La
Processione dei Sacri Misteri quindi ripercorrerà dopo 51 anni le vecchie vie dell’Isola
ritornando, così, alla vera Tradizione tarantina che prevedeva le due
Processioni appartenenti al Borgo Antico.
Durante la
Settimana Santa, Taranto è sempre stata meta di turisti e fedeli che, almeno
per una volta, volessero vivere le emozioni di una Tradizione antichissima.
Con questo ritorno
al passato, non si vuole solo celebrare una data importante come quella dei 250
anni, ma è anche un modo per far conoscere ancor meglio le bellezze di una
città martoriata dai problemi ambientali e dare la possibilità ai turisti di
conoscerla affondo soprattutto nelle sue Tradizioni più importanti; una di
quelle Tradizioni dove un’intera città si ferma per due giorni e la si ritrova
tutta quanta concentrata nel seguire le Processioni per le vie della città.
ANTONIO ATTOLINO
ANTONIO ATTOLINO
martedì 24 marzo 2015
"LA PASSIONE DI CRISTO A MONTEIASI" TARAStv E' MEDIAPARTNER
Miriam Leone ci invita all'evento piu' importante della Primavera Monteiasina.
TARAStv seguira',in esclusiva con le proprie telecamere tutto l'evento e i retroscena della giornata.
Nel servizio , firmato da Giovanni Maimone, l'intervento di Don Emiliano Galeone, Parroco della Chiesa S. Giovanni Battista di Monteiasi (TA).
TARAStv seguira',in esclusiva con le proprie telecamere tutto l'evento e i retroscena della giornata.
Nel servizio , firmato da Giovanni Maimone, l'intervento di Don Emiliano Galeone, Parroco della Chiesa S. Giovanni Battista di Monteiasi (TA).
giovedì 19 marzo 2015
"SHAKESPEARE IN ROCK" LA RECENSIONE DI MASSIMILIANO RASO
Sono seduto in platea alla Prima del 10 Febbraio 2015 al Teatro Orfeo di Taranto, scrivo di getto ciò che vedo, che sento, che provo. Conosco bene la narrazione originale dell'opera del grande poeta William Shakespeare, devo dimenticarne, però, lo stile classicheggiante perché avverto nuove emozioni: sono in un sogno, sono in Shakespeare in Rock.
Shakespeare in Rock Musical è un'opera moderna che attinge dal passato per mettere in scena una rivisitazione mai vista prima: originale, inaspettata, priva di ogni appellativo epico.
E' un Musical prepotente, irriverente, cattivo, contemporaneo. Non vi è solo amore. Le tematiche sociali che a quel tempo delineavano la città di Verona, ponendo a confronto le due famiglie più in vista ed eterne rivali, vengono rilette e rivisitate in chiave moderna. Un' ambientazione innovativa differenzia le due fazioni: Street e Punk/Elegance, sviluppando un Musical Rock dai toni caldi a tratti misteriosi e azzardanti! I protagonisti, Romeo e Giulietta, si distinguono nella narrazione rivisitata dal Regista Performer Aldo Liotino mantenendo il pieno rispetto dei punti cardini dell' Autore William SHAKESPEARE sul loro amore segreto che, se pur fonte di ispirazione per un messaggio di pace, in scena litigano per la follia nata dopo la loro unione in gran segreto dopo la decisione del Conte sul matrimonio con Paride e la morte del cugino Capuleti.
Inaspettatamente avviene come nella vita reale. Coreografie accattivanti, vocalità ai limiti, look estremo, musicalità ricca di effetti, scenografia d'impact, minimal and raw, rendono viva, vera e carica di adrenalina la scena, ponendo in risalto ogni singolo personaggio nell' intreccio della storia. SHAKESPEARE in ROCK è un' Opera libera dalle convenzioni.Ogni membro del cast è perfetto nel ruolo che interpreta e non c'è nessun attore o ballerino che sfigura rispetto agli altri. D'altronde non basta essere selezionati bisogna anche dimostrare le capacità sul palco e, visto il risultato finale, devo dire che la bravura del cast non possa essere messa in discussione. Andrebbe rivisto per cogliere sfumature Rock che ad impatto possono sfuggire perché presi dalla bellissima scenografia suddivisa attraverso i due cognomi Capuleti e Montecchi, nello stile e nei colori rappresentandoli in Punk elegance e Street come sopra citato. Le luci seguono ogni artista, l'aspetto tecnico curato in ogni minimo particolare immortala ogni passaggio scenico come fosse un vero e proprio concerto Rock. Questo è il taglio del nostro Regista e Formatore Tarantino, un Musical dallo stile concertistico. La continua nebbia in scena rende atmosfere surreali e capaci di fondere la bellezza scenica e la bellezza interpretativa. Questo Musical, che è debuttato nello storico teatro della nostra citta', prevede una Tournèe ricca di colpi di scena; l' 11 Aprile sarà al Teatro Abeliano, Bari per poi proseguire per i Teatri Italiani. Questo non è solo per la bravura dei protagonisti ma è anche per l' attenzione dimostrata da Kikko Alfeo e dalla sua Move up Production, produttore vispo, raffinato e contemporaneo della stessa Opera. Ho potuto denotare, la sera della Prima, l'affiatamento tra produzione e artisti, una vera famiglia artistica. Questo denota la totale immersione di Kikko Alfeo e attenzione al cospetto dell' arte. La Coreografa Milena Di Nardo, anima e occhio esperto verso lo stile ballettistico, è stata al centro della riuscita delle coreografie. Bei personaggio ha dipinto il Regista Aldo Liotino, scrivendone i testi e il copione, scegliendo le musiche e preparando gli attori. Il Liotino è diplomato in Musical Theatre ed è un Performer. Nel ruolo di Romeo ha sviscerato l'esser ragazzino del personaggio riportandolo in contemporaneità con colori vocali non comuni. Canzoni decisamente inaspettate. Il corpo di ballo e le coreografie mi hanno colpito, anche perche' le ballerine in scena non sono un semplice contorno ma vere e proprie Performer con l' utilizzo delle espressioni e della vocalità. I costumi rispecchiano lo spirito dell'opera, Rock e Street come in un film diretto ai giorni nostri, Make up perfetto che esplicita la personalità di ogni singolo personaggio e reso reale dalle espressioni del volto. Insomma look studiato in ogni minimo dettaglio e senza ombra di dubbio di grande impatto sul palco. Il mio parere su questo Musical è molto più che positivo, essendo un prodotto innovativo che si fa strada sempre più nel panorama del Musical compiendo il Sold out. Totalmente live, sperimentale, anche nei cori, con strumento musicale dal vivo ed una carica scenica indiscutibile grazie anche all' inserimento nel famoso momento del ballo di una Drag Queen. Il tutto rende modernissima l' Opera e totalmente inedita.
Interpreti: Aldo Liotino (Romeo), Italia Laera (Giulietta), Antonio Ritella (Mercuzio), Cosimo Salvi (Tebaldo), Antonino Milli (Benvolio), Giulia Liotino (La Morte), Miriam Ossini (Donna Capuleti), Ilaria Macripò (Donna Montecchi), Raffaele Lantone ( Conte Capuleti), Micaela Dettoli (La Balia), Pasquale Pisicoli (Frate Lorenzo), Maurizio Guisa (Principe di Verona), Giada Santoro, Natasha Miccoli, Milena De Carlo e Aurora Abruzzede (Rock Dances), Sara Colizzi (Rock Woman), Luca Nali (Conte Paride), Drag Queen (Special Guest).
MASSIMILIANO RASO
DANZARE: QUELLA SANA ATTIVITA' DEL CORPO IN MOVIMENTO
La danza può essere considerata anche un'arte che cura il corpo e la mente? Al giorno d'oggi viene vissuta soprattutto come mezzo per socializzare, di aggregazione e di avvicinamento tra le persone. Un tempo, però, la danza veniva intesa come momento festoso o come ritualità, un mezzo per entrare in contatto con forze soprannaturali. Negli ultimi anni, tuttavia, sono nate forme alternative di danza, come la danza meditativa, la biodanza, la danza terapia che hanno lo scopo primario terapeutico di riequilibrio psicofisico. Sin dai tempi più remoti, i popoli hanno avuto la necessità di esprimere le proprie emozioni attraverso i movimenti ritmici della danza, il cui maggiore potere comunicativo è dato dal corpo. L’uso del corpo, come mezzo per comunicare ed esprimersi, rende la danza unica nella sua essenza etica ed estetica; è l'espressività corporea ad impiegare contesti comunicativi e regolare le emozioni di un Sé corporeo che si fonda con un Sé spirituale. Garaudy, infatti, sosteneva che: “La danza ci mostra non solo che ogni movimento del corpo è tutt’uno con un movimento psichico o, meglio ancora, che il fisico e lo spirituale non sono due campi separati ma due aspetti della stessa realtà”. Si riesce in qualche maniera a convogliare in sé il tutto di una persona: il corpo, la mente, le emozioni. E’ ormai assodato che dal punto di vista psicologico la danza concorra a strutturare la personalità individuale in modo più consapevole e spontaneo e a stimolare le capacità di socializzazione con gli altri. Un’attività umana che rende appieno benessere psicofisico a chi la pratica.
Dalla Danzaterapia alla Tangoterapia è stato studiato che il danzare può alleviare problematiche quali la depressione, lo stress, la stanchezza (studio di Anna Duberg, ospedale universitario di Örebro in Svezia). La straordinaria fioritura delle terapie di gruppo nell'ultimo dopoguerra vede in prima linea i laboratori di Marian Chace, Trudi Schoop, Rose Gaetner. Gli influssi di Freud e di altri psicologi sull’importanza dell’inconscio nella vita psichica dell’individuo, hanno influenzato il mondo dell’arte del ventesimo secolo, compresa la danza. All’inizio degli anni quaranta l'antesignana Marian Chace scopre la profondità del linguaggio corporeo, soprattutto in persone che non possono utilizzare il canale verbale per comunicare, con risultati stupefacenti. Per la Chace, che ha avuto il merito di mettere in luce la funzione catartica della danza, "l'immagine del corpo è primariamente una creazione sociale", laddove il perno di fondo è l’empatia, la comunicazione immediata nell’accettazione del movimento. Nel corso del Novecento gli scienziati americani conducono numerosi esperimenti. Ad alcuni pazienti anziani malati di Parkinson viene fatto praticare il Tango. Il risultato del test, che valuta lo stato dell’equilibrio statico e dinamico e quello che analizza la capacità di eseguire movimenti complessi, (come girare attorno ad una sedia, sedersi, alzarsi), è straordinariamente positivo rispetto a chi non danza. Ai malati di Alzheimer, sottoposti ad attività sportive che potessero contrastare lo sviluppo della demenza, delle attività fisiche prese in esame (andare in bicicletta, nuotare, giocare a golf) nessuna aveva effetti positivi, salvo una: il foxtrot, ballo di coppia che ridurrebbe statisticamente di molto il rischio di demenza. In Italia sono state introdotte diverse tecniche che utilizzano il "mezzo danza" per curare e ridare benessere psicofisico, a seconda degli orientamenti nazionali. Tra le prime figure centrali Maria Fux, coreografa argentina, nei primi anni novanta introduce la sua "penetrante e serena presenza di energia forte" durante le sue lezioni tra danza e terapia in Italia, come scrive Sergio Massaglia, direttore di "Civica". Se per millenni l’uomo ha avuto il bisogno soprattutto di procacciarsi il cibo e trovarsi una donna per procreare, nel corso dell’ultimo secolo l'esigenza di danzare rituale, festosa e poi accademica d'ora in poi assume un ruolo altrettanto fondamentale nella storia dell'umanità nella sua funzione curativa dell'anima e del corpo. La danza, che per sua natura si indirizza sempre nella parte sana dell’esplorazione del mondo, guarda fiduciosa, dunque, a nuove sfide che passano proprio nel rapporto mente-corpo e che attraversa tutta l'evoluzione storica del pensiero umano e si proietta verso nuove frontiere, tutte meravigliosamente da scoprire.MASSIMILIANO RASO
lunedì 16 marzo 2015
domenica 15 marzo 2015
sabato 14 marzo 2015
MIMMO FORNARO - NINNA NANNA
Tratto dallo spettacolo TARANTOLANDO... ANCORA con Mimmo Fornaro, Lorenzo Semeraro e Mario Donatiello.
"MIMMO FORNARO" NINNA NANNA from TARAStv on Vimeo.
L'HARD ROCK DEI COBRA. NUOVA FORMAZIONE E CONCERTO
Sabato 14 Marzo presso il “Crazy Diamond” di Massafra (TA) andrà in scena un evento in cui la musica hard rock & alternative incontra l’arte grazie alle esibizioni di Adamas, Cobra e la mostra pittorica di Charis Poietikè.
Gli Adamas presenteranno il nuovo album che si intitola “Heavy Thoughts”, rilasciato insieme al videoclip della traccia che dà il titolo al cd. Quest’ultimo è il frutto di un sound figlio dell’incontro tra il sound degli anni ’80 e melodie moderne. La line up è la seguente: Luigi Castellani (voce), Federico Fondacci (chitarra), Eugenio Castellani (batteria) e Alessandro Manini (basso).
A fare gli onori di casa invece ci saranno i Cobra (acronimo di Conspiracy of Blackness and Relative Aftermath), band tarantina nata dalle ceneri dei Cobra Rise Again. L’hard & heavy metal dei Cobra pulsa già dal 2008 quando Antonio Bortone alias Zeno’s Blackened concepisce il gruppo unendo diversi musicisti della scena locale. Fin dagli esordi la band si contraddistingue per una intensa e prolifica attività live durante i quali vengono presentati numerosi singoli prodotti, caratterizzati da un impatto travolgente, grande tecnica e grinta da vendere.
La nuova line up fa il suo esordio discografico il 4 marzo del 2015 pubblicando il singolo “Anthelion”, un brano dagli spunti Gothic che attinge da Anthelion, Mjölnir e Phoenix, rendendo vive le caratteristiche e l’anima di ogni singolo musicista. La prima occasione per ascoltare la canzone dal vivo darà proprio durante l’esibizione in programma sabato 14 marzo a Massafra, dove i Cobra presenteranno anche gli altri brani che comporranno l’EP “The End Of Time”, attualmente in fase di lavorazione.
Per gli amanti del rock, dell’heavy metal ma anche della pittura, l’appuntamento in programma al “Crazy Diamond” di Massafra (Taranto) sabato 14 marzo è imperdibile. L’ingresso è completamente gratuito per assistere al concerto dei Cobra e degli Adamas.
Ufficio Stampa:
0.99 - Musica & Spettacolo
venerdì 13 marzo 2015
"RIFIUTI ILVA" LETTERA DI PEACELINK ALLA PROCURA ED AL NOE
Alla Procura di Taranto
Al Noe Carabinieri di Lecce
Con la presente si pone alla Vostra attenzione il documento di Arpa Puglia "allegato 3 verbale ARPA n.2-A-ST-15" (documento in allegato) pubblicato sul sito del Ministero dell'Ambiente e riferito al sopralluogo effettuato in data 14 gennaio 2015 alle ore 10.00.
A pagina 4 del documento vengono pubblicate due fotografie che mostrano un sito in uso a Ilva spa. Nel verbale questo sito viene denominato "Deposito Preliminare di Rifiuti non Pericolosi" ed inoltre si specifica che in questo sito saranno allocate temporaneamente le scorie IRF.
- Premesso che le scorie IRF dello stabilimento Ilva di Taranto sono state oggetto di diffida da parte del Ministero dell'Ambiente in data 20 novembre 2014.
- Premesso che dalle fotografie è possibile notare materiale vario dismesso e posato sul terreno senza nessun contenimento e a contatto con il terreno e l'acqua stagnante.Al Noe Carabinieri di Lecce
Con la presente si pone alla Vostra attenzione il documento di Arpa Puglia "allegato 3 verbale ARPA n.2-A-ST-15" (documento in allegato) pubblicato sul sito del Ministero dell'Ambiente e riferito al sopralluogo effettuato in data 14 gennaio 2015 alle ore 10.00.
A pagina 4 del documento vengono pubblicate due fotografie che mostrano un sito in uso a Ilva spa. Nel verbale questo sito viene denominato "Deposito Preliminare di Rifiuti non Pericolosi" ed inoltre si specifica che in questo sito saranno allocate temporaneamente le scorie IRF.
- Premesso che le scorie IRF dello stabilimento Ilva di Taranto sono state oggetto di diffida da parte del Ministero dell'Ambiente in data 20 novembre 2014.
- Premesso che tra questi materiali si identificano mattoni refrattari di tipo "checker" (foto in allegato) che vengono usati nell'impianto "cowper" che a sua volta è asservito all'altoforno ed adibito al recupero gas e successiva immissione di aria calda. Che non sappiamo se questi mattoni sono stati utilizzati negli impianti Ilva spa o abbiano altra provenienza, così come non conosciamo l'origine e le caratteristiche degli altri materiali visibili nelle fotografie oltre che la loro interazione con l'ambiente.
Pertanto, chiediamo che sia fatta chiarezza e si verifichi l'idoneità del sito in questione ad accogliere questi rifiuti.
Per Peacelink
Luciano Manna
giovedì 12 marzo 2015
mercoledì 11 marzo 2015
"SALVIAMO I NOSTRI ULIVI" VENERDI' 13 MARZO AL CONSORZIO DI MANDURIA
COSA POSSIAMO FARE PER SALVARE I NOSTRI ULIVI?
Soluzioni tradizionali ed alternative per la coltivazione degli uliveti
Relatore: Dott. Giulio Fittipaldi – Agronomo, botanico, naturalista, Presidente dell’Associazione Vavilov, che ci fornirà soluzioni tradizionali ed alternative per aiutare i nostri ulivi a crescere sani in un ambiente naturale
Relatore: Dott. Giulio Fittipaldi – Agronomo, botanico, naturalista, Presidente dell’Associazione Vavilov, che ci fornirà soluzioni tradizionali ed alternative per aiutare i nostri ulivi a crescere sani in un ambiente naturale
LE CAMPAGNE SONO ORMAI PIU’ INQUINATE DELLE CITTA’! CI CREDETE?
Relatrice: Dott.ssa Alessandra Forti – Presidente dell’Associazione Terra Libera dai Veleni nata in Valle D’Itria che si batte per riportare l’ambiente agricolo ad uno stato naturale
Relatrice: Dott.ssa Alessandra Forti – Presidente dell’Associazione Terra Libera dai Veleni nata in Valle D’Itria che si batte per riportare l’ambiente agricolo ad uno stato naturale
RIGENERARE I TERRENI PER RIGENERARE L’ECONOMIA
Relatore: Mattia Pantaleone di Nautilus Oria – Agricoltore, esperto di Agricoltura Rigenerativa che ci parlerà di come recuperare lo stato di salute del suolo, delle piante e delle persone, partendo dall’agricoltore e dal campo.
Relatore: Mattia Pantaleone di Nautilus Oria – Agricoltore, esperto di Agricoltura Rigenerativa che ci parlerà di come recuperare lo stato di salute del suolo, delle piante e delle persone, partendo dall’agricoltore e dal campo.
SALVIAMO I NOSTRI ULIVI!
Un incontro tra soluzioni e consapevolezza
Un incontro tra soluzioni e consapevolezza
La Puglia è una terra generosa: pensiamo a quanti frutti ci regala senza chiedere nulla in cambio. Pensiamo ai fichi ed ai i fichi d’India, per esempio, che sono frutti non solo buonissimi, ma ricchissimi dispensatori di salute. Anche l’albero di olive era così, sino a quando non è intervenuta la pesante mano dell’uomo. Sentiamo ogni giorno parlare dei disastri causati dalla mancanza di rispetto per la natura e dall’avidità, anche gli ulivi sono vittime di questo.
L’ulivo è uno dei simboli dell’economia agricola pugliese: come l’uva ed il vino, le nostre olive vanno ad integrare le produzioni di molte delle regioni italiane produttrici di olio. Il nostro olio viene sempre più apprezzato ed esportato in tutto il mondo, ma quest’anno la produzione olivicola è stata bassissima in Puglia e in tutta Italia. Oltre al clima, lecause sono: le potature selvagge, arature che distruggono le radici ed i capillari, trattamenti diserbanti sulle radici o con fitofarmaci sulle foglie, tutto questo indebolisce i nostri ulivi. La chimica utilizzata oggi in agricoltura è subdola, invisibile, la respiriamo, penetra nel terreno, nelle falde acquifere, nei frutti, nei cibi che mangiamo noi ed i nostri animali. Le campagne sono ormai più inquinate delle città: tumori e linfomi colpiscono tutti indiscriminatamente.
Durante questo convegno impareremo insieme ai relatori che si può aumentare la produzione e la redditività, migliorare la qualità delle olive, ottimizzare i tempi, limitare i costi di gestione, aumentare la sicurezza per gli operatori, non intossicarsi, non inquinare la terra, l’acqua e l’aria, creare nuovo lavoro.
Per approfondire Prima Pagina di YVS: Pesticidi di Stato per l’olio del Salento: le multinazionali colpiscono ancora
L’incontro è aperto a tutti: curiosi, amanti della natura, contadini, potatori, agricoltori, dilettanti e professionisti.
Per Informazioni: Andrea Detommaso 329 2089972 – andrydetommaso@libero.it
Evento di: RIP-MRU Puglia
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