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lunedì 17 marzo 2014

COMUNE DI TARANTO. NON SI MUOVE FOGLIA

di Michele MONTEMURRO
 «Nei prossimi giorni nominerò soltanto un assessore politico, la rimodulazione della giunta la farò dopo le elezioni europee». 
Lo ha detto il sindaco Stefàno nell'ultima riunione di giunta, quella durante la quale ha nominato Lucio Lonoce (Pd) vicesindaco. A confermarlo sono alcuni assessori. Le dichiarazioni del primo cittadino sono iniziate a circolare soltanto ieri dopo il mancato raggiungimento del numero legale in Consiglio comunale e gli interventi del segretario cittadino del Pd, Tommy Lucarella, che dalle pagine di Quotidiano ha sollecitato il sindaco ad offrire ai democratici almeno un assessore, e del capogruppo consiliare di Sds, Alfredo Spalluto, che ha replicato a Lucarella.

Gli assessori in bilico. Per il momento, dunque, non si muove foglia a Palazzo di Città. I tre assessori sulla graticola (Baio, Stellato e Viafora) possono tirare un sospiro di sollievo almeno sino a fine maggio, vale a dire fino al periodo delle consultazioni elettorali: Stefàno, stando a quanto ha fatto intendere ai suoi, non li rimuoverà prima di allora. Già la settimana prossima il sindaco potrebbe nominare quell'assessore politico a cui ha fatto riferimento: vale a dire uno indicato dai partiti. La scelta dovrebbe essere tra Pd, che lo ha rivendicato subito attraverso le parole di Lucarella, e Udc, che potrebbe essere avvantaggiato in quanto i democratici hanno ricevuto l'investitura del vicesindaco (seppur senza indicarlo).
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Il pressing del Pd. Il Pd, dunque, non vuole perdere altro tempo e ha preteso a più riprese il suo assessore: dovrebbe essere uno tra il consigliere comunale Vincenzo Di Gregorio e il presidente del Consiglio Piero Bitetti, che di riflesso lascerebbe vacante lo scranno più alto dell'assise cittadina. Il nome dell'Udc, invece, è già da tempo sulla scrivania del sindaco: è quello dell'ammiraglio Angelo Agliata, ex segretario generale dell’Autorità portuale di Taranto, indicato dai due consiglieri Brisci e Lessa.

La maggioranza. 
È evidente che questa decisione del sindaco ha turbato l'apparente quiete della maggioranza. Disagio che si è manifestato l'altro giorno in Consiglio e di recente dalle dichiarazioni di autorevoli esponenti della coalizione che sostengono Stefàno. Il capogruppo di Sds Spalluto, rispondendo a quanto dichiarato da Lucarella, in una nota stampa ha evidenziato anche lui la volontà «di rilanciare l’azione amministrativa tenendo conto soprattutto della necessità che la realtà tarantina ha di progettare il proprio futuro che non può più essere legato alla monocoltura dell’acciaio».

La lista civica. Anche la lista civica vicina al primo cittadino ritiene che «il sindaco necessita di una giunta di alto profilo che lo supporti e lo liberi dall’impegno contingente e quotidiano. E su questo - scrive il capogruppo di Sds - non ci sembra che in questi due anni si sia tenuto il livello della precedente legislatura. Ma in merito ai componenti della giunta riteniamo che le responsabilità delle scelte siano del sindaco e non si possano ingabbiare con il classico manuale Cencelli a cui si rifà Tommy Lucarella», il quale ha dichiarato, sottolineando di non voler fare polemica, che il Pd non può essere rappresentato nell'esecutivo come Sds, avendo sette consiglieri comunali e non due.
«Se il sindaco ritiene insoddisfacente l’operato degli assessori - scrive Spalluto - li sostituisca senza indugio». E poi il capogruppo di Sds risponde al Pd ma evidentemente manda un messaggio al sindaco: «Agli Sds è stato riconosciuto molto meno rispetto al fango che hanno spalato forse perché la riconoscenza è merce rara». Infine, in una nota, il coordinatore provinciale di "Ambiente e lavoro", Mario Cicoria, ha sollecitato il sindaco a invitare alla riunione di maggioranza tutte le forze di coalizione, avendo perso il suo movimento l'unico consigliere eletto: Rosa Perelli.

FONTE: http://www.quotidianodipuglia.it/taranto/taranto_stefno_rinvia_il_rimpasto_a_dopo_le_elezioni_europee/notizie/577102.shtml

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