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martedì 1 ottobre 2013

"I NAPOLATINO" E LA LORO FUSIONE MUSICALE

Un gruppo musicale deve sapersi inventare sonorità che siano sempre accettabili dal pubblico. E la qualità non deve mai mancare anche se si apportano modifiche o si mescolano generi assai diversi. E’ quello che il gruppo i “Napolatino” fa da anni: ritmo latinoamericano mescolato con classici napoletani.
Ho sentito il leader del gruppo, Sergio Carriglio, che mi ha raccontato la storia artistica dei Napolatino.


Su TARAStv diamo il benvenuto ai Napolatino 

Grazie a  te per averci invitato.

Intanto cominciamo a capire il perché di questo nome. Come nasce l’idea?

Come è facile intuire il concetto che il “ brand” vuole comunicare è quello di una “fusion” tra la canzone partenopea e la musica latina e nasce nell’ormai lontano 1993, quando pensai di mescolare le ritmiche della rumba gitana, della salsa caraibica e del bolero alle suadenti melodie della tradizione napoletana.

Il vostro repertorio musicale è basato principalmente sulla musica classica napoletana. Ne parliamo?

Beh, fondamentalmente si anche se la peculiarità di questo progetto musicale è senza dubbio la capacità di coinvolgere il pubblico e quindi talvolta si esce fuori dal repertorio classico partenopeo per dare spazio a piccoli “ divertissment “ musicali di tutti i generi.
Quello che poi è il mio intento è di creare una goliardia che pur facendo apprezzare i capolavori ormai storici di questo repertorio non trascuri la  “ leggerezza “ che poi è la peculiarità di NAPOLATINO. Infatti c’è una sorta di sottotitolo in questo nome, diventato consueto per chi segue il gruppo ed è  “ a parià “ dal napoletano “pariare” che significa divertirsi con  semplicità e sarà per questo motivo che un pubblico talvolta inconsueto, fatto da giovanissimi, ha ballato e cantato canzoni ormai centenarie.

Sono solito, nelle mie interviste, far conoscere ai lettori i protagonisti delle band, o i musicisti. Presentiamoli.

Napolatino è spesso aperto a collaborazioni di grande prestigio e di questo sono particolarmente entusiasta  poiché  in questo modo la formazione  è sempre adeguata al tipo di esigenza. Ho avuto la fortuna di avere con me: la tammorra ed il mandolino di Emanuele De Vittorio, rappresentante di una famiglia di grandi artisti e cultore di questo genere musicale da tantissimi anni ; la voce di Marika Tisei , di indubbio talento; le tastiere eccezionali di Enzo Mignogna e Luca Dell’Isola, per citarne alcuni.
Presenze costanti nella band sono invece : Nicola I lliano , voce potentissima e napoletano DOC  e Mirko Pugliese un percussionista e fantasista, capace di comunicare con il ballo, con la mimica e con i suoi strumenti tutta l’energia di questo repertorio.  A coordinare e gestire i tempi dello show ci sono io, Sergio Carriglio , che oltre ad aver curato e prodotto gli arrangiamenti ed il progetto Napolatino dal suo esordio , suono la chitarra e mi diverto a cantare qualcosa, ma principalmente mi occupo della comunicazione col pubblico, tenuta sempre sul filo di un ironia garbata ed elegante; concetto quest’ultimo a cui tengo molto come frontman, poiché è la caratteristica che ci contraddistingue.

La musica classica napoletana è conosciuta in tutto il mondo. Quale brano in particolare viene richiesto e quale il più cantato, nelle vostre tournee? 

E’ davvero difficile dare questa risposta; quasi tutti questi brani hanno un appeal sul pubblico e riscuotono grande partecipazione. Il brano che eseguiamo come finale forse è un po’ la sintesi di questo repertorio ed è il celebre “O ‘Surdato ‘NNamurato” che è davvero irresistibile per tutti, anche i giovanissimi lo cantano con entusiasmo.

Concerti, eventi ed esperienze in terra di Puglia dei Napolatino Gruppo.

Anche questa domanda è davvero difficile, dato l’elevato numero di concerti effettuati finora; posso citare fra tanti la bellissima esperienza fatta al Negramaro Wine Fest di Brindisi,con un pubblico davvero numerosissimo o la recente partecipazione a Fiera Del Levante; ma a volte anche in location meno blasonate o in eventi privati si fanno delle esperienze molto  molto gratificanti.

E a Taranto?

Nella nostra città siamo riusciti ad essere invitati a suonare forse in tutti i contesti di un certo rilievo e di questo siamo molto soddisfatti. Non vorrei citare nessuno in particolare ma ringraziare davvero tutte le organizzazioni i direttori artistici, le agenzie di spettacolo, i gestori dei locali che hanno scelto per i loro eventi Napolatino.

Un sogno che vorreste realizzare.

Qui ti rispondo con una battuta in stile Napolatino:
la pace nel mondo!!!

MASSIMILIANO RASO
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