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sabato 30 marzo 2013

MIMISTRO CLINI. MIGLIORA L'ARIA A TARANTO


«Significativi miglioramenti» della qualità dell'aria rispetto allo scorso anno: è questo il principale progresso che ha registrato per l'Ilva di Taranto il ministro dell'Ambiente Corrado Clini - rispondendo ad un'interrogazione dell'onorevole Bratti del Pd in merito ai controlli in corso sull'applicazione dell'Autorizzazione integrata ambientale rilasciata all'Ilva - informando che il procedimento è costantemente monitorato e l'attuazione delle prescrizioni sta procedendo secondo le procedure previste dalla legge. Così, dall'acciaieria Ilva arriva finalmente una mezza buona notizia, proprio mentre in queste ore si registra l'ennesimo incidente sul lavoro - fortunatamente non mortale - all'interno dell'azienda: un lavoratore è infatti stato ricoverato in ospedale per una frattura scomposta della caviglia, che si è procurato mentre regolava delle guide che servono a mettere in linea le lamiere.
«A conferma di questo iter positivo avviato il significativo miglioramento dei dati sulla qualità dell'aria nei primi mesi del 2013 rispetto allo scorso anno», ha quindi sottolineato il ministro. Nello specifico, il ministro ha ripercorso i "passaggi" compiuti dall'azienda entro il 31 gennaio 2013: è stato spento l'Altoforno 1; sono state chiuse le batterie  3,4,5 e 6 della cokeria e delle torri di spegnimento n.2 e n.3; sono stati abbassati i cumuli e ridotte le giacenze dei parchi minerali; sono stati arretrati  i parchi minerari di 80 metri dal confine con il quartiere Tamburi.  Inoltre Ilva, in base ad un cronoprogramma che rispetta i termini conclusivi per la realizzazione di tutte le prescrizioni, inviato al ministero ed al "gruppo istruttore" di cui fanno parte la Regione e gli Enti Locali, ha avviato i lavori per:  la chiusura completa al 31 dicembre 2013 di 16 edifici, al 31 marzo 2014 di altri 2 edifici, al 30 giugno 2014 dell'ultimo edificio;  la  copertura completa su 4 lati di 400 nastri trasportatori (per una lunghezza stimata di oltre 90 km) che sarà conclusa il 31 ottobre 2015. Il quadro quindi appare confortante anche se Ispra il 21 marzo 2013, ha segnalato alcune non conformità rispetto al provvedimento di Aia, indicando le azioni correttive da intraprendere. Il ministero, dopo la diffida ad Ilva ad attuare le azioni correttive al fine eliminare le difformità riscontrate, è ora in attesa dei riscontri da parte dell'azienda in merito alla realizzazione delle misure indicate.
Gli effetti più rilevanti rispetto alle misure adottate, come già accennato, riguardano la qualità dell'aria. Nei primi mesi del 2013 è stato rilevato un significativo miglioramento rispetto ai dati del 2012, con particolare riferimento ai parametri benzo(a)pirene,  diossina e polveri sottili (PM 10) nel quartiere Tamburi. «Avevo previsto che gli effetti a breve termine dell'Aia avrebbero migliorato in modo significativo l'ambiente di Tamburi, salvaguardato il lavoro di migliaia di operai, avviato la riqualificazione industriale del centro siderurgico - ha concluso Clini - I primi concreti risultati si vedono: se penso alle tensioni ed al clima di sfiducia dei mesi passati, posso dire che oggi sono più sereno. E non dobbiamo fermare il processo virtuoso che abbiamo avviato».
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