Ippazio Stefano (Sel), ha scritto una lettera al
presidente del Consiglio Mario Monti, ai ministri e ai capigruppo di
Camera e Senato chiedendo “di mantenere fede all’impegno preso per dare
risposte all’emergenza ambientale e sanitaria” della città di Taranto. A
proposito del decreto legge che consente all’Ilva di continuare la
produzione nonostante il sequestro disposto dalla magistratura, il primo
cittadino chiede “che la prevista figura del Garante sia ricoperta da
un magistrato del Tribunale di Taranto, che permetterà ai cittadini di
partecipare direttamente al controllo sullo stato di attuazione delle
fasi del cronoprogramma sancito dall’Aia”. Stefano ricorda che il 15
dicembre “si è svolta nella città di Taranto una imponente
manifestazione cittadina per rivendicare il legittimo diritto alla
salute e la lotta all’inquinamento. Si è trattato di un evento che per i
suoi contenuti e per l’altissima partecipazione, ben oltre quindicimila
persone, non si registrava a Taranto da decenni”.
La città di Taranto, fa presente il sindaco, chiede “che al primo posto nella 'Legge per Taranto' vi sia la lotta all’inquinamento ed il diritto alla salute e che, quindi, comprenda in maniera prioritaria la valutazione del danno sanitario. Vogliamo dunque sapere quali sono le condizioni attuali di inquinamento, per poter valutare, nei prossimi mesi, gli effetti positivi degli interventi che sono stati programmati nell’Aia”. Stefano chiede di non trascurare “le altre emergenze abitativa e sociale. Siamo, inoltre, certi che la Commissione Bilancio, sostenuta dall’intero Parlamento, approverà la deroga al patto di stabilità per la Sanità e ciò determinerà condizioni accettabili per garantire un offerta di servizi in grado di fronteggiare l’emergenza”.
La città di Taranto, fa presente il sindaco, chiede “che al primo posto nella 'Legge per Taranto' vi sia la lotta all’inquinamento ed il diritto alla salute e che, quindi, comprenda in maniera prioritaria la valutazione del danno sanitario. Vogliamo dunque sapere quali sono le condizioni attuali di inquinamento, per poter valutare, nei prossimi mesi, gli effetti positivi degli interventi che sono stati programmati nell’Aia”. Stefano chiede di non trascurare “le altre emergenze abitativa e sociale. Siamo, inoltre, certi che la Commissione Bilancio, sostenuta dall’intero Parlamento, approverà la deroga al patto di stabilità per la Sanità e ciò determinerà condizioni accettabili per garantire un offerta di servizi in grado di fronteggiare l’emergenza”.