La donna ha raccontato che nel
corso della lite l’uomo avrebbe cercato di strangolarla, prima
mettendole le mani al collo e successivamente stringendola tra il
braccio e l’avambraccio, tanto da farle perdere i sensi.
Ha picchiato la compagna di 29 anni, al sesto mese di gravidanza.
E' successo a Taranto dove gli agenti della Squadra Volante della
Questura hanno arrestato un pregiudicato di 32 anni, A.G., con l'accusa
di tentato omicidio. La vittima si e' presentata verso le 13, ieri
pomeriggio, al pronto soccorso dell'ospedale 'Santissima Annunziata' con
evidenti ecchimosi al collo ed un ferita all’addome. Agli agenti ha
raccontato che la sera precedente, a seguito dell’ennesimo diverbio con
il suo compagno, era stata da questi aggredita con violenza.
Secondo quanto riferito nel corso della lite l’uomo avrebbe cercato di strangolarla, prima mettendole le mani al collo e successivamente stringendola tra il braccio e l’avambraccio, tanto da farle perdere i sensi. Ormai quasi senza respiro la giovane ha perso conoscenza cadendo rovinosamente per terra e sbattendo la pancia.
Solo dopo alcuni minuti, la 29enne si è ripresa e si è rifugiata nella sua camera da letto.
Alle prime ore di ieri, continuando ad avvertire forti dolori soprattutto all’addome, la donna, approfittando dell’assenza del suo compagno, su indicazione degli agenti della sala operativa 113 ai quali aveva chiesto aiuto, si è recata al pronto soccorso. Gli agenti dopo alcune ore hanno rintracciato il suo compagno al quartiere Tamburi, poco distante dalla sua abitazione. A.G., peraltro, è anche sottoposto alla misura della sorveglianza speciale.
Secondo quanto riferito nel corso della lite l’uomo avrebbe cercato di strangolarla, prima mettendole le mani al collo e successivamente stringendola tra il braccio e l’avambraccio, tanto da farle perdere i sensi. Ormai quasi senza respiro la giovane ha perso conoscenza cadendo rovinosamente per terra e sbattendo la pancia.
Solo dopo alcuni minuti, la 29enne si è ripresa e si è rifugiata nella sua camera da letto.
Alle prime ore di ieri, continuando ad avvertire forti dolori soprattutto all’addome, la donna, approfittando dell’assenza del suo compagno, su indicazione degli agenti della sala operativa 113 ai quali aveva chiesto aiuto, si è recata al pronto soccorso. Gli agenti dopo alcune ore hanno rintracciato il suo compagno al quartiere Tamburi, poco distante dalla sua abitazione. A.G., peraltro, è anche sottoposto alla misura della sorveglianza speciale.