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venerdì 22 giugno 2012

ANGELO BONELLI... "SI PREPARINO A QUERELARE ANCHE ME"

Taranto, in procura il video shock Arpa: "Sito superinquinato"
Si accendono i riflettori della procura sul video shock girato dall’ambientalista tarantino Fabio Matacchiera. Il presidente del fondo antidiossina ha diffuso le immagini dei prelievi effettuati in mar grande, proprio sul fondale dello specchio d’acqua di fronte agli scarichi dai quali fuoriescono le acque utilizzate dall’Ilva per il raffreddamento degli impianti e a poca distanza da quelli della raffineria Eni di Taranto. Le immagini dei campioni neri e fangosi hanno spopolato su internet e chiaramente non potevano passare inosservati. Da palazzo di giustizia non ci sono prese di posizione ufficiali, ma il video sarà acquisito. Così come è da mettere in preventivo l’avvio di una attività specifica per verificare la natura e quindi accertare anche l’origine di quei fanghi neri.



Peraltro la procura di Taranto, guidata dal procuratore capo Franco Sebastio, ha già mostrato grande attenzione ai problemi dell’inquinamento del capoluogo pugliese. Basti pensare che uno dei primi atti
del procuratore Sebastio, all’indomani del suo insediamento, fu quello di creare la sezione specializzata per indagare sui reati ambientali. Il video di Matacchiera è anche all’attenzione del professor Giorgio Assennato, direttore di Arpa Puglia. “Ho visto le immagini – dice - e le ho subito girate alla direzione scientifica. Mi hanno risposto che si tratta di un sito superinquinato, da tempo noto alla luce dei risultati delle analisi. E per questo lì è interdetta la balneazione e la pesca. In passato – spiega ancora Assennato – è stata effettuata una campionatura anche sui mitili rinvenuti sul fondale. Quei test hanno confermato l’inquinamento. Peraltro le immagini, decisamente di impatto, non vanno messe necessariamente in connessione con la presenza degli inquinanti. I cui livelli elevati, come mi hanno riferito proprio ieri, sono certificati dagli esiti delle analisi”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli. "Fabio Matacchiera non è solo, dietro di lui - dice Bonelli - c'è un'intera città che non ne può più dell'inquinamento che condiziona pesantemente la vita ed il futuro di Taranto dove siamo in presenza di una situazione di emergenza ambientale ed economica di una gravità inaudita rispetto alla quale continua il silenzio delle istituzioni e del governo".  "Le minacce di azioni legali nei confronti di chi si batte contro l'inquinamento e per la tutela della salute di Taranto - prosegue Bonelli - sono semplicemente vergognose. Nei prossimi giorni prenderò una barca e farò prelievi e sondaggi nello stesso punto dove li ha fatti Matacchiera: quindi, se c'è qualcuno che pensa di poter denunciare Fabio, a cui va tutta la mia solidarietà, si prepari già da adesso a denunciare anche me". "La gravità dell'inquinamento nella zona in cui Matacchiera ha prelevato il campione è gravissima - conclude Bonelli - ed è attestata da una relazione scientifica del 2009 secondo la quale complessivamente "verrebbero scaricati ogni ora 13,2 chilogrammi di idrocarburi alifatici (definiti anche come 'grassi') di cui il 7% proviene dagli scarichi Eni e il 93% dagli scarichi Ilva".
FONTE: LA REPUBBLICA.IT

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