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giovedì 9 giugno 2011

Anche il Pescara nel giro dello scandalo scommesse

PESCARA Colpi di scena a ripetizione. Accuse, smentite e un tutti contro tutti davvero incredibile. L'indagine portata avanti in questi giorni dalla Procura della Repubblica di Cremona sul calcio scommesse sta infliggendo un colpo durissimo alla credibilità del calcio italiano. Un gioco al massacro che vede aumentare giorno dopo giorno il numero di gare sospette e quello di atleti e dirigenti coinvolti. E le sorprese non sarebbero finite perchè nei prossimi giorni potrebbero spuntare fuori i nomi di nuovi indagati, e dunque un nuovo filone d'inchiesta, senza contare gli ormai acclarati tentacoli della malavita organizzata sul mondo della pelota. A livello abruzzese, dopo L'Aquila (relativamente al match di Noceto) entra nell'inchiesta indirettamente il Pescara Calcio. Già ieri alcuni quotidiani sportivi nazionali avevano infatti pubblicato la notizia riguardante l'ingresso nel lungo elenco delle gare sospette di Pescara-Albinoleffe (partita terminata con la netta vittoria dei biancazzurri) e il derby Ascoli-Pescara (disputato il 17 aprile e finito 1-0 per i marchigiani). Quest'ultima gara provocò nei giorni seguenti le contestazioni dei supporter biancazzurri che criticarono la squadra accusandola di scarso impegno. Ieri intanto è stato interrogato per sette ore dal procuratore di Cremona il pescarese Massimo Erodiani, gestore di due agenzie di scommesse e proprietario di una tabaccheria a San Giovanni Teatino. I suoi legali hanno spiegato che nonostante il confronto sia durato svariate ore, alla presenza del Procuratore Di Martino sono stati fatti solo accenni a possibili partite truccate in serie A, in particolare ai match Inter-Lecce, Genoa-Lecce, Lecce-Cagliari e Atalanta-Piacenza, ma non all'incontro Genoa-Fiorentina. Intanto nei prossimi giorni gli avvocati di Massimo Erodiani, De Marco e D'Incecco, inoltreranno una richiesta di attenuazione della misura cautelare per il loro assistito. I due legali hanno ribadito il concetto ieri mattina, prima dell'interrogatorio di Erodiani: «Dopo aver risposto al Gip e al pubblico ministero, non sussisterebbero più a nostro avviso - ha affermato uno dei due legali, l'avvocato D'Incecco - le esigenze di custodia cautelare». Gli avvocati del quarantenne pescarese hanno poi ribadito che Marco Paoloni, ex portiere della Cremonese, dal quale è partita l'indagine sul nuovo scandalo del calcio scommesse, aveva un debito con Massimo Erodiani di 100mila euro. Nei prossimi giorni, dopo la fine degli interrogatori degli indagati, gli inquirenti della Procura della Repubblica di Cremona faranno un primo bilancio dell'inchiesta che sembra però soltanto all'inizio. Non è infatti improbabile un ulteriore coinvolgimento di calciatori, dirigenti e squadre, con un nuovo filone dell'inchiesta che andrebbe a stravolgere l'intero mondo del calcio italiano. Stando così le cose il rischio di veder slittare calendari dei campionati e inizio dei tornei è sempre più probabile. Ma da Roma Abete la pensa diversamente: «I campionati cominceranno regolarmente». Lo ha annunciato il presidente della Figc, a margine della conferenza stampa di presentazione degli eventi per i cento anni dell'Aia. «Siamo sicuri di questo, considerato che domani arriveranno le carte da Cremona, come ha confermato oggi il procuratore Di Martino», ha aggiunto Abete.

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