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domenica 22 settembre 2013

CAPIATALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019. TARANTO E' UFFICIALMENTE CANDIDATA

La città di Taranto è ufficialmente candidata a Capitale Europea della Cultura 2019. È scaduto ieri il termine ultimo entro il quale presentare, al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, il dossier contenente le motivazioni per le quali riconoscere a Taranto il superamento della preselezione, al confronto con le altre città italiane, tutte ovviamente agguerrite, per l’ambito riconoscimento.
Il documento, la cui stesura definitiva si compone di novanta pagine complessive, era stato già approvato all’unanimità di voti, al Consiglio Comunale nella seduta dell’11 settembre scorso. Ora invece dovrà essere esaminato in commissione europea in termini di contenuti e proposte. Si entra nel vivo della candidatura di Taranto, dunque, in un percorso che durerà sei anni, per la sua designazione come punto di riferimento culturale.
«A Taranto dal mio punto di vista c’è un plusvalore. La nostra è una candidatura che è stata strutturata in un tempo tutto sommato breve, quindi senza la possibilità di un’adeguata preparazione. Siamo riusciti a strutturare un dossier che, indipendentemente da quello che poi sarà l’esito delle preselezioni – queste le parole di soddisfazione espresse dal presidente del Comitato, Nicola Baldi – è un progetto ideato da un gruppo di persone di questa città, competenti e di estrazione diversa».
Il dossier così redatto, costituisce infatti un vero e proprio progetto per la città, da cui partire per il suo rilancio ambientale, culturale e socio economico. «Il fatto che il documento racchiuda in sé le esigenze dei cittadini è una cosa che per me ha un grosso valore – prosegue Baldi – non fosse altro che perchè si propone di ricomporre quella separazione che si è creata tra la politica ed i cittadini. Io credo quindi che Taranto una sfida l’abbia già vinta, ed è quella di essersi proposta ed aver portato al termine il progetto».
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Il presidente del Comitato, non dimentica di ringraziare il lavoro svolto con passione e assoluta dedizione, prima di lui, da Gianni Liviano, il primo ad aver creduto e reso possibile questo percorso. Ovviamente, ci si augura che la città diventi Capitale della cultura non solo perché avrebbe le potenzialità, ma anche e soprattutto perché, dato il momento negativo e di profonda depressione, il riconoscimento potrebbe essere la ragione di riscatto per una visione diversa e migliore della città, da qui al 2019.
Le linee di orientamento seguite per redigere il documento sono state essenzialmente tre. Innanzitutto si è partiti dalla situazione di profondo disagio. Quindi da una condizione di sofferenza che la città vive fino alla designazione di una visione diversa della realtà cittadina. Poi ci si è soffermati ad analizzare quel raccordo che Taranto, geograficamente, si trova ad avere tra l’Europa e l’Africa. Il Mediterraneo, a detta degli addetti ai lavori, cambierà completamente volto e avrà un ruolo di gran lunga più importante. Taranto in tal senso è perciò in una posizione strategia, al punto che è stato possibile sulla base di queste considerazione formulare dei progetti.
Il terzo punto analizzato è il richiamo alla storia di Taranto, che ha dato un forte contributo alla formazione della civiltà europea. «Taranto un suo ruolo l’ha avuto e credo che abbia le possibilità di rinascere, ma deve ritrovare il senso della comunità – conclude Baldi -è un passo fondamentale per potersi riproporre, non tanto per chi come me, ha già avuto un discreto percorso professionale, ma per i giovani e le generazioni future».
Proiettarsi in avanti di sei anni risulta difficile a tutti ma già si respira aria di cambiamento. Ne è convinto Nicola Baldi. «Se dovessi leggere in senso positivo i segnali che provengono dalla comunità cittadina, nei diversi contesti e da parte di tante associazioni, – dice- credo che più per disperazione e non tanto per uno scatto d’orgoglio, ci si stia attrezzando per attuare dei percorsi che puntino sulle capacità di ognuno. D’altronde anche questo è un passo culturale importantissimo da fare».
La prossima sfida? Ritrovare la fiducia in se stessi, insomma, per ritrovare la vera identità della nostra città.
FONTE: http://www.corrieredelgiorno.com/2013/09/21/capitale-europea-della-cultura-taranto-ufficialmente-candidata/

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