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domenica 17 febbraio 2013

REGALAVANO OLIO D'OLIVA AGLI AMICI DELL'ILVA. A RICEVERLO NON ERA SICURAMENTE POVERA GENTE.

L’Ilva, il più grande siderurgico d’Europa, non ha prodotto solo acciaio (e veleni), ma anche olio extravergine di oliva. Ciò che a qualcuno potrebbe suonare co...me una battuta corrisponde a verità.

«L’azienda di mio padre – ricorda Vincenzo Fornaro – aveva la cura degli uliveti di proprietà dell’Italsider, quando era ancora statale: uno in contrada Feliciolla, sulla strada per Statte, l’altro sulla strada per Massafra, alle spalle dell’hotel Terminal Jonio, nei dintorni dello stabilimento. Dopo l’avvento di Riva, intorno al 1998, siamo passati al comodato d’uso. Noi gestivano i terreni, raccoglievamo le olive e poi consegnavamo l’olio prodotto ad Ilva Spa. Inizialmente, pare che tale olio fosse mandato a Milano, forse per degli omaggi. In seguito è stato utilizzato per le cucine dello stabilimento. Fornivamo circa 3 quintali di olio ogni 30/40 giorni».

Per quanto tempo avete fornito l’olio all’Ilva?

«Fino al dicembre del 2007, quando abbiamo ricevuto una lettera con cui l’azienda metteva fine al comodato d’uso».

Poi è scoppiato il caso del formaggio alla diossina, con tutto ciò che ha comportato per voi ed altri allevatori: un totale di 2.271 capi di bestiame abbattuti.

«Sì, il caso è scoppiato nel febbraio del 2008. Poco dopo, ad aprile, abbiamo consegnato le chiavi degli uliveti al dirigente dell’Ilva Girolamo Archinà».

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