TARANTO - «Venticinque anni subiti tredici furti. L’ultimo il 31/12/2011 alle 19 e 30 (un saccheggio). Preferiamo chiudere. Meglio regalare la merce che farcela rubare. Il prezzo lo facciamo insieme». Passeggiando per le compere tra le vetrine dei negozi di via Cesare Battisti, una delle arterie principali di Taranto, dopo una sequela di annunci a caratteri cubitali che propongono saldi sensazionali, in questi giorni, ci si può imbattere davanti a questa denuncia.
La frase è stata esposta dai titolari del negozio di articoli casalinghi, Musciacchio. Storica famiglia di commercianti tarantini, che oltre al punto vendita preso di mira da ladri e rapinatori, ne conta altri due in altre zone della città. L’ennesimo furto, avvenuto la sera della vigilia di Capodanno, ha prodotto lo sfogo dei titolari, presenti con il punto vendita nel quartiere Tre Carrare Solito, dal 1987.
«Vorremo più attenzione da parte dell’amministrazione comunale. Ci sentiamo abbandonati. Vorremmo vedere, in questa zona, i mercatini di una volta. Le cose non vanno bene, la gente non spende come una volta, ma se poi dobbiamo rovinarci anche le feste come stava per accadere la sera del 31 dicembre, non vale più la pena andare avanti così» dice Antonio, uno dei titolari.
Gino Martina
