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giovedì 28 febbraio 2013

MONSIGNOR SANTORO CAMBIA TUTTO. LE ASTE DELLE PROCESSIONI NON SI SVOLGONO PIU' ALLE PALME

di Francesco Casula
Le gare di aggiudicazione delle statue e dei simboli della Settimana Santa si svolgeranno sabato 16 marzo e non più la sera della Domenica delle Palme. È questo il primo cambiamento voluto dall’arcivescovo di Taranto, monsignor Filippo Santoro, al termine dell’incontro con i vertici delle confraternite del Carmine e dell’Addolorata. Nell’incontro, l’arcivescovo, oltre ad accogliere «la piena disponibilità dei vertici delle confraternite per quanto già detto nel messaggio di Quaresima, così da confermare loro stima e fiducia per l’operato svolto», si legge in una nota, ha ribadito «ulteriormente la bellezza e l’importanza che i Riti della Settimana Santa» spiegando che «mentre si avvia una profonda e rigorosa riflessione cominciamo con questo passo», cioè «dal preservare il giorno delle Palme, giorno dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme, domenica della Passione del Signore, giorno per eccellenza dedicato alla famiglia, da qualsiasi distrazione che possa turbare la sobrietà e l’inizio piu intenso della Settimana Santa».

Le «gare» quindi non si toccano. Almeno per il momento. Perché l’arcivescovo Santoro ha anche disposto che, dopo Pasqua, le confraternite della provincia di Taranto «che hanno la medesima consuetudine dell’aggiudicazione dei simboli, eleggano dei loro rappresentanti al fine di partecipare ad una commissione istituita allo scopo di riflettere su questa prassi». Qualcosa potrebbe ancora cambiare? Non è escluso. Perché se per quest’anno i confratelli potranno fare le offerte per le aggiudicazione dei simboli con lo stesso metodo che si ripete da ormai da tantissimi anni, lo stesso potrebbe non avvenire in futuro. Inoltre l’ulteriore novità introdotta da monsignor Santoro è che ogni anno la commissione indichi un obiettivo di carità da realizzare con parte dei proventi delle offerte per l’aggiudicazione dei simboli.

Insomma la Settimana Santa si apre ancora di più alle realtà della provincia bisognose di attenzione. Un aspetto tuttavia a cui le confraternite sono già particolarmente legate come spiegato dallo stesso monsignor Santoro che nella nota ha chiarito che devono essere «rispettate al contempo le finalità del mantenimento e della conservazione dei Riti, le finalità caritative delle singole confraternite, che rimangono conclamate e meritevoli da anni, e che nello stesso tempo si rivedano le modalità perché sia preservato il senso evangelico di un’espressione di fede, allontanando ogni forma riconducibile ad un mero atto commerciale pur salvaguardando il valore dell’offerta e del sacrificio».

La tradizione, ad ogni modo, cambia. «Il vescovo Santoro - ha commentato alla “Gazzetta” il priore dell’Addolorata Antonio Liuzzi che ha partecipato all’incontro insieme al padre spirituale monsignor Cosimo Quaranta e agli omologhi del Carmine, Antonello Papalia e monsignor Marco Gerardo - ha spiegato le motivazioni della decisione e ovviamente non abbiamo nulla de eccepire. Certo, eravamo legati da secoli alla tradizione della Domenica delle Palme, ma se questo restituisce il totale senso religioso a quel giorno importante noi siamo pienamente d’accordo». La decisione, tuttavia, è destinata a far discutere: in tanti, quel giorno, saranno impegnati a lavorare o, residenti fuori Taranto, non potranno partecipare a un momento molto sentito.

ANCORA UN MORTO ALL'ILVA. TARANTO CONTINUA A PAGARE!!

Un operaio è morto e un altro è rimasto ferito in un incidente all'Ilva di Taranto.
Il lavoratore deceduto si chiamava Ciro Moccia e aveva 42 anni. Antonio Liddi, di 46 anni e dipendente della ditta esterna MR. "è ricoverato presso l'ospedale SS Annunziata di Taranto in condizioni che sono in corso di valutazione", spiega una nota della società.

L'incidente è avvenuto nell'area cokerie durante una operazione di intervento di manutenzione alla batteria 9, una delle batterie ferme perché in rifacimento.

"La dinamica è in corso di accertamento, l'autorità giudiziaria è sul posto", aggiunge l'Ilva.

mercoledì 27 febbraio 2013

L'ASFALTO DI VIA PRINCIPE AMEDEO A TARANTO

A due passi dal cuore della città e davanti al monumentale e prestigioso palazzo delle Poste ci sono dieci metri di asfalto talmente deforme , che sono un autentico pugno allo stomaco . Salti di oltre dieci centimetri , superficie irregolare , asfalto che si è letteralmente spalmato sul marciapiedi e che impedisce anche il transito ai disabili , perchè proprio insormontabile dalle carrozzine . Non si può assistere ad un tale sfacelo senza provare un moto d'indignazione . Ma davvero nessuno dei tanti dipendenti comunali e provinciali che transitano e parcheggiano quotidianamente in quella zona , si sente investito dal dovere di segnalare questo obbrobrio ?

UNA CASALINGA TARANTINA AL PARLAMENTO CON GRILLO

Ha trentadue anni, fa la casalinga, è rappresenterà Taranto in Parlamento.

Vincenza Giuliana Labriola è l'ottava, ed ultima, deputata eletta dal Movimento 5 Stelle nella circoscrizione Puglia. Una parabola a dir poco ascendente. Alle elezioni amministrative della scorsa primavera, Labriola era candidata nella lista dei grillini. Per lei solo un voto.


«Sono molto contenta - è il suo primo commento - ovviamente resto con i piedi per terra, sono abituata così». Casalinga, si diceva, e mamma.
L'onorevole Labriola ha due bimbe di 3 ed 1 anno. «Domani è il compleanno della più piccola - racconta - si chiama Virginia Karol. Alle elezioni comunali non ho potuto fare campagna elettorale proprio perché era da poco nata lei. L'altra, invece, si chiama Beatrice». Domani, in casa Festa (anche suo marito Christian era tra i candidati del movimento, ndr) sarà festa doppia. Vincenza Giuliana è laureata in Scienze della Comunicazione. «Ho discusso una tesi sullo sviluppo turistico nell'arco ionico».


Una circostanza che lascia presagire in che direzione viaggerà il suo impegno a Montecitorio. «Il nostro territorio è stato bruciato con l'insediamento della Marina militare e dell'Ilva - spiega - ovviamente il mio impegno non potrà che essere indirizzato alla salvaguarda dell'ambiente ed alla ricerca di nuovi posti di lavoro per la nostra provincia. Una provincia che sente molto il peso della grave crisi economico - finanziaria. La nostra città, al momento, è allo sbando. Per questo il mio obiettivo, oltre a tener fede al programma del movimento, sarà quello di segnare una controtendenza rispetto alla politica del passato».


Una "politica" che il leader del movimento Beppe Grillo ha sempre messo alla berlina. "Arrendetevi, siete circondati" ha ripetuto il comico genovese sino all'ultimo comizio.


«La nostra è l'unica alternativa politica. Gli italiani - rimarca Vincenza Giuliana Labriola - finalmente hanno guardato oltre le promesse fatte dai rappresentanti della vecchia politica». Ora è pronta a tuffarsi nella nuova avventura. «Sono pronta per Roma, mi metterò a disposizione del Movimento».

AEREOPORTO DI TARANTO, SUL SOLCO DEL FUTURO. IL 2 MARZO AL RIGHI

VOGLIAMO UN FUTURO DIVERSO!!! SIETE TUTTI INVITATI LA MATINA DI SABATO 2 MARZO AL RIGHI.
CONDIVIDETE

AEROPORTO DI TARANTO, SUL SOLCO DEL FUTURO!
Incontro con le Istituzioni sull’aeroporto di Taranto (Grottaglie – Monteiasi)
e contestuale presentazione firme raccolte.

La terza pista d’Italia, quella dell’aeroporto Arlotta, sita in agro Grottaglie-Monteiasi, con la sua lunghezza e ottimo posizionamento rispetto ai venti dominanti, ancora più sicura dunque, delle piste baresi e brindisine, ha solo rubato spazio alla splendida campagna degli ulivi secolari o ha ancora chance di divenire punto di riferimento per gli abitanti delle antiche terre della Magna Grecia e per il traffico passeggeri incoming? Può trasformarsi in volano di sviluppo del turismo, tra le alternative produttive e occupazionali in uno scenario futuro di Taranto, laddove la grande industria vada incontro a ridimensionamenti più o meno drastici? SI può oltrepassare la visione di un aeroporto ‘vocazione cargo’, come qualcuno ha forzatamente definito il nostro, dal momento che neanche questa soluzione si è, in realtà, mai realizzata e per la quale non si scorgono tempi brevi? E adesso, ultimo schiaffo, il declassamento ad aeroporto di importanza meramente regionale, che implicazioni ha?
A questi e altri quesiti si cercherà di trovare risposte durante un incontro-dibattito con le istituzioni e gli esperti del settore, al fine di portare avanti una battaglia condivisa. L’evento dal titolo: “Aeroporto di Taranto, sul solco del futuro!”, si svolgerà il giorno 02 marzo 2013, a partire dalle ore 9.45 presso l’IISS A. Righi di Taranto, in Via Dante Alighieri n° 120.
su iniziativa del “Movimento Taranto Voglia di Volare”, che nell‘occasione presenterà anche l’iniziativa e i primi risultati della “Raccolta firme in piazza”
Tale raccolta, in particolare, è stata portata avanti per un tempo di circa 31 ore, nelle piazze di Taranto e Grottaglie e, al momento, conta 6.000 firme apposte in calce a schede personali dai cittadini. Tale iniziativa, è unica nel suo genere, considerando che essa è stata pensata appositamente, per raccogliere le impressioni e la volontà della gente che vive questa realtà territoriale e la cui volontà andrebbe riconosciuta e rispettata dai rappresentanti a vari livelli. Un elemento di curiosità, si sono avvicinati a firmare anche tanti militari, facenti parte delle basi di La Spezia, Augusta e Roma.
L’iniziativa del 2 Marzo, mira, quindi, a evidenziare la volontà della comunità jonica (comprendente anche la parte della Basilicata e dell’Alta Calabria) di chiedere alle autorità competenti, che venga esplorata qualunque modalità atta a rendere la struttura aeroportuale tarantina, funzionale per voli passeggeri di linea e charter, oltre che commerciale. Peraltro, soltanto un intelligente strategia che preveda un collegamento infrastrutturale intermodale (tra porto, aeroporto, ferrovia e strade) può essere piattaforma di rilancio di un territorio agonizzante!

Pertanto rivolgiamo un caloroso invito a rappresentanti istituzionali, esperti e cittadini a partecipare all’incontro, affinchè si ponga fine allo scippo di finanziamenti e attività e si giunga, finalmente, a delle iniziative concrete e rapide a favore del Nostro Aeroporto.

Taranto 27 Febbraio 2013
Movimento “Taranto… Voglia di Volare!!!”.

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lunedì 25 febbraio 2013

MONSIGNOR SANTORO. "TARANTO DOVEVA RIBELLARSI PRIMA"

«La città avrebbe dovuto ribellarsi da tempo». In questa frase l’arcivescovo Filippo Santoro ha sintetizzato ieri un anno di episcopato a Taranto, dopo l’esperienza in Brasile, vissuto condividendo le sofferenze di una comunità strangolata dal nodo salute-lavoro. Rispondeva, Santoro, a una puntuale sollecitazione sui temi economici e ambientali - Ilva e dintorni - del direttore della “Gazzetta del Mezzogiorno”, Giuseppe De Tomaso. I due, introdotti dal portavoce dell’arcivescovo, don Emaneuele Ferro, hanno dialogato nella chiesa concattedrale per l’appuntamento programmato dalla “Settimana della Fede”.

“Comunicare e testimoniare la fede, una speranza per Taranto” il titolo dell’incontro. Più di un’intervista, una sfida come lo stesso direttore De Tomaso ha ricordato richiamando il recente messaggio dell’arcivescovo per la Quaresima: «Il “circo” mediatico non produce una giusta rappresentazione della città e bisogna tenerne conto».

Dunque la «ribellione», che il confronto tra l’arcivescovo e il direttore, in una chiesa gremita, ha permesso di individuare nei suoi nitidi contorni di cospirazione della speranza. Una speranza alimentata dalla fede, vista da Santoro come motore della ripresa, non solo per Taranto ma per tutto il Paese, attraverso i volani del volontariato, della gratuità, della soldiarietà, dell’accoglienza.

Ma cosa può mettere le ali alla ripresa, spirituale, umana, sociale? L’esempio è venuto da una riflessione comune maturata nel dialogo tra l’arcivescovo di Taranto e il direttore della “Gazzetta”.

Santoro e De Tomaso sono partiti dall’ultima lezione di papa Benedetto XVI, la «notizia delle notizie»: la rinuncia alla cattedra di Pietro, come un fatto straordinario, disorientante solo in apparenza e che, invece, deve indurre a due riflessioni. La prima, spirituale, è dettata, secondo l’arcivescovo di Taranto, dalla necessità di approfondire il gesto del papa proprio dal punto di vista della fede, comprendendo come esso spieghi la presenza di una forza superiore: «Qualcosa di più grande che conduce la Storia».

La seconda, d’ordine politico ed economico, riprende, secondo il direttore De Tomaso, l’idea di Tocqueville: la fede è fondamentale nei processi di creazione delle leggi costitutive degli Stati, una ispirazione «superiore» irrinunciabile per il vivere civile, per la cittadinanza, la comunità, la crescita, il progresso e la politica.

Una politica che, però, non può essere suddita dell’economia. Una politica che deve decidere. Una politica che deve scoprire la bellezza della gratuità nel dono come servizio al prossimo. E qui il riferimento del direttore della “Gazzetta” è corso all’altro ramo del ragionamento su fede, religione, laicità sintetizzato dall’enciclica Caritas in veritate di papa Benedetto XVI.

«Una politica che non decide crea un deficit di democrazia» ha ricordato l’arcivescovo di Taranto, esortando, nell’immediato, ogni azione finalizzata a ridurre gli «enormi» numeri della cassa integrazione annunciata ieri dall’Ilva (6mila 500 lavoratori), riprendendo e mantenendo il filo che lega insieme lavoro e salute.

Il deficit di democrazia che, teme il direttore De Tomaso, possa creare un vulnus con il trionfo alle prossime elezioni dell’antipolitica. Un pericolo da scongiurare con una scelta «seria» alle urne «che tenga conto di una coesione anzitutto etica della società, fondamentale per evitare derive» che aggraverebbero la crisi economica «pensando alla Grecia» come spettro che s’aggira tra noi.

Il dibattito, infine, è planato sul caso, tutto tarantino, delle aste per le processioni della Settimana santa. L’arcivescovo Santoro vuole ripensare quelle offerte economiche e chiede la moratoria di un anno: «Le processioni tarantine sono uno splendido esempio di fede e devozione. Ma la Domenica delle Palme è uno shock. Chiedo ai confratelli delle congreghe di riflettere, di seguire vie più trasparenti ed evangeliche per vivere il momento. Non è importante solo il risultato della solidarietà, ma anche la maniera in cui si arriva». È scrosciato un lungo applauso e il direttore della “Gazzetta” ha condiviso il coraggioso pensiero dell’arcivescovo venuto da lontano.

LA CISL ACCUSA LA FIOM DI ESSERE SPARITA DA TARANTO

PAOLO OCCHINEGRO E LE SUE POESIE


Francesco Paolo Occhinegro è un fotografo ed un autore dialettale . La sua capacità è quella di mettere in versi situazioni attuali . Lo potremmo definire istant-poetry , come se fotografasse con le parole ciò che vede in quel momento . A ciò si aggiunge una notevole dose d'ironia , che rende i suoi versi divertenti e godibilissimi . Lo abbiamo incontrato sul lungomare e ci ha deliziato con le sue poesie in pseudo vernacolo tarantino , come lui ama definirle .....

TARANTO E' SEMPRE LA STESSA. I RISULTATI ELETTORALI ALLE 18.00

Alle 15 in punto seggi chiusi in tutta Italia e via alle operazioni di spoglio delle schede elettorali.
Si è cominciato con il Senato. Al termine si passerà allo scrutinio dei voti relativi della Camera dei deputati.
Ricordiamo che l’assegnazione dei seggi avverrà su base regionale solo per il Senato. Pertanto per conoscere gli eletti alla Camera bisognerà attendere il riparto dei resti su base nazionale.
Alle 18 le sezioni scrutinate per il Senato a Taranto sono 68 su 191. Confermato il vantaggio del centrosinistra con il Pd a quota 24,74 per cento (Sel al 4,42 e la coalizione intera che raggiunge quota 30,40 per cento. Al secondo posto lo schieramento del centrodestra con il PdL al 25,57 per cento (la sua coalizione arriva al 28,90 per cento). Terzo Grillo con il 25,89 per cento. Infine Monti si attesta all’8,14 per cento. Dunque i dati si vanno consolidando anche se il vantaggio del centrosinistra è minimo rispetto al centrodestra.
Alle 17,30 nuovo aggiornamento da Taranto con 49 sezioni scrutinate su 191. In testa passa il centrosinistra con il Pd che arriva al 24,97 per cento, con SeL che tocca quota 4,47 (la coalizione raggiunge quota 30,70 per cento). Al secondo posto lo schieramento di centrodestra con il PdL che arriva a quota 25,95 (la coalizione si ferma al 29,32 per cento). Terzo Grillo con il 24,94 per cento dei voti. Monti, infine raggiunge quota 8,17 per cento.
Alle 17,05 i primi dati ufficiali di Taranto con 9 sezioni scrutinate su 191: in testa, in controtendenza è il PdL con il 29,80 per cento dei voti (la coalizione arriva al 33,41 per cento). Al secondo posto il Pd con il 21,71 per cento (la coalizione si ferma al 28,39 per cento). Al terzo posto Grillo con il 25,17 per cento dei voti. Staccatissimo Monti con il 6,50 per cento.

Alle 17 i dati ufficiali raccontano il voto sulla base di 5.332 sezioni scrutinate su 60.431: in testa il Pd che si ferma al 31,39 per cento come partito (e 34,99 come coalizione). Controsorpasso del centrodestra che scavalca Gillo: il PdL è al 19,50 per cento (ma come coalizione è al 23,12 per cento); terzo il Movimento 5 Stelle che arriva al 25,15 e quarto Monti con il 9,11.

Alle 16,45 nuovo aggiornamento del Viminale:
siamo giunti a 1869 sezioni scrutinate su 60.431.
I dati parlano ancora del Pd al 32,34 per cento (con il 35,95 per cento di coalizione); al secondo posto il Movimento 5 stelle di Grillo che arriva al 25,59 per cento ed è il secondo partito in Senato; dati negativi per Silvio Berlusconi che con il PdL si ferma al 19, 20 (e raggiunge il 24,98 di coalizione); male anche Monti al 9,18 per cento.
Alle ore 16,30 secondo aggiornamento dal Viminale: un dato sicuramente più attendibile perchè si è giunti a 790 sezioni scrutinate su 60.431. In testa sempre il Pd con il 33,62 per cento dei voti (con un 36,84 di voti di coalizione); secondo schieramento è quello del centrodestra con il PdL al 19,62 per cento (25,84 di coalizione); terzo Beppe Grillo con il 23,99 per cento; Monti, invece, si ferma all’8,82 per cento.
Alle ore 16 primo aggiornamento dal Viminale: si tratta di un dato scarsamente indicativo, trattandosi di sole 17 sezioni su 60.403. I dati comunque, confermerebbero in gran parte le indicazioni degli Instant exit poll con il Pd primo partito con il 33 per cento, Grillo secondo con il 25 per cento, il PdL terzo con il 20 per cento e Monti quarto con il 9 per cento.

Questa la situazione a Taranto aggiornata alle 15: Senato – scrutinate 0 sez. su 191.
Ore 15
Primi instant exit poll a cura delle principali emittenti televisive italiane:
Per la Rai gli instant exit poll dell’Istituto Piepoli la situazione alle 15 è questa:
Camera,

Pd 31-33%,
Pdl 21-23%,
il Movimento 5 Stelle tra 19-21%
Liste Monti 6-8%,
Lega 4-5%,
Sel 2-4%,
Rc 2-3%,
La Destra 1-2%,
Udc 1-2%,
Fratelli d’Italia all’1%.
Altri partiti tra 1% e 2%.
Al Senato, invece, sempre per la Rai alle 15:
Pd 32-34%,
Pdl 22-24%,
M5S 17-19%
Liste Monti 7-9%,
Lega 4-5%,
Sel 2-4%,
Rc 2-3%,
La Destra 1-2%,
Fratelli d’Italia 1%
Fare per Fermare il declino 1%.
Gli altri partiti insieme raggiungono il 2,5%.
Naturalmente, come scritto, si tratta solo di proiezioni e non di dati reali con un margine di errore stimato sino al 2,5 per cento. Ma le indicazioni sembrano abbastanza in linea con i sondaggi che circolavano sino a ieri. Se questi dati dovessero essere confermati il Pd sarebbe il primo partito italiano, seguido dal PdL e da Grillo. Tra gli altri dati significativi vi è il fatto che le liste che supportano il Premier uscente, Monti, non raggiungono il 10 per cento con un calo vertiginoso dell’Udc che si attesterebbe intorno al 2 per cento.
In ogni caso la vera partita si gioca al Senato, dove nonostante la coalizione del Pd-Sel si imponga anche qui come coalizione più suffragata, per effetto della ripartizione dei seggi su base regionale, bisognerà attendere i risultati di Lombardia e Sicilia per capire chi avrà la maggioranza relativa in questo ramo del Parlamento.
In ogni caso, prima di emettere verdetti definitivi, sarà bene attendere i risultati reali degli scrutini.
Scrutinio ufficiale a Taranto sezioni scrutinate 68/191
Gabriele Nappi 0,06%
Movimento Naturalista italiano
Oscar Fulvio Giannino 0,34 %
Fare per fermare il declino
Mario Monti 8,14%
Con Monti per l’Italia
Giuseppe Piero Grillo 25,89%
Movimenti 5 Stelle
Silvio Berlusconi 28,90%
Fratelli d’Italia 1,03%
Lega Nord 0,06%
Moderati in rivoluzione 0,14%
Intesa popolare 0,23%
La Destra – Storace 0,92%
Partito Pensionati 0,45%
Grande Sud 0,45%
Popolo della Libertà 25,57%
Pierluigi Bersani 30,40%
Partito democratico 24,74%
Sinistra Ecologia e Libertà 4,42%
Centro Democratico 1,23%
Adriano Lotito 0,23%
Alternativa comunista
Simone Di Stefano 0,12%
Casapound Italia
Roberto Fiore 0,10 %
Forza Nuova
Antonio Corsi 0,11%
Tutti insieme per l’Italia
Antonio Ingroia 4,90%
Rivoluzione Civile
Marco Ferrando 0,18%
Partito comunista dei lavoratori
Giacinto Marco Pannella 0,40%
Lista Amnistia Giustizia Libertà
Luca Romagnoli 0,16%
Fiamma Tricolore


VILLETTA "CAPITANO EMANUELE BASILE" IN VIALE VIRGILIO A TARANTO


Vedere la villetta Capitano Emanuele BASILE ( ex Martiri Partigiani ) abbandonata al degrado e all'incuria non fa onore a nessuno . Uno dei pochi spazi verdi della città lasciato ad un inevitabile destino di progressivo ammaloramento . Basterebbe davvero poco per tenere sù una struttura in modo decoroso . Non sarebbe nemmeno necessario il presidio , quanto una periodica pulizia . E' chiedere troppo ?

IL PROCESSO SCAZZI. INTERVISTA ALLA GIORNALISTA DI RAI 2 FILOMENA RORRO


Al processo Sarah Scazzi abbiamo intervistato gli operatori dell'informazione impegnati totalmente nella narrazione del caso giudiziario più seguito degli ultimi anni .

L'AFFLUENZA ALLE URNE DI TARANTO PER LE ELEZIONI 2013


Siamo andati a sentire gli umori degli elettori ed il clima elettorale all'uscita dei seggi . Alla scarsa affluenza registrata si oppongono i giudizi avveduti dei nostri intervistati .

domenica 24 febbraio 2013

"GERMOGLIAZIONI" AI SALESIANI DI TARANTO


Nell'aula magna dei Salesiani , su invito di Don Cristiano . GERMOGLIAZIONI ha tenuto il suo seminario sulle problematiche giovanili . Trattare argomenti scottanti davanti ad una platea di ragazzi critici ed attenti è sempre un bel banco di prova . Parlare loro di comportamenti e sostanze , di uso quotidiano , che non sono completamente innocui è sempre destabilizzante . Ed è grande la soddisfazione quando ci si accorge che sono trascorsi 50 minuti filati senza che nessuno perdesse una sola parola di quanto detto . Ragazzi che si sono mostrati pungenti ed attenti quando è arrivato il momento delle domande e hanno dato voce alle loro perplessità . Un incontro energetico e fruttifero per tutti coloro che erano presenti , relatori compresi !

L'AMMIRAGLIO FRANCESCO RICCI A TARAStv


La telecamera di Tarastv ha casualmente incontrato l'ammiraglio di squadra Francesco RICCI che , con la sua intuizione , ha permesso al Castello Aragonese di diventare il secondo sito più visitato in Puglia , dopo Castel del Monte . Una intervista breve , ma utile per mettere in evidenza la modestia e la genialità di un uomo al quale tutta la Comunità tarantina deve sempiterna riconoscenza .

SERIE A . RISULTATI E CLASSIFICA 24/2/2013

Palermo-Genoa 0-0 (giocata ieri)
Atalanta-Roma 2-3
Bologna-Fiorentina rinviata per neve al 26/2
Cagliari-Torino 4-3
Juventus-Siena 3-0
Parma-Catania 1-2
Sampdoria-Chievo 2-0
Inter-Milan questa sera alle 20.45
Udinese-Napoli domani ore 19.00
Lazio-Pescara domani ore 21.00

CLASSIFICA

Juventus 58
Napoli 51
Lazio 44
Milan 44
Inter 43
Fiorentina 42
Catania 42
Roma 40
Udinese 36
Parma 32
Sampdoria (-1) 32
Cagliari 31
Torino (-1) 31
Chievo 29
Atalanta (-2) 27
Genoa 26
Bologna 26
Siena(-6) 21
Pescara 21
Palermo 20
N.B.: Sampdoria e Torino penalizzate di 1 punto per Scommessopoli, Atalanta penalizzata di 2 punti per Scommessopoli, Siena penalizzato di 6 punti per Scommessopoli.

Bologna, Fiorentina, Inter, Lazio, Milan, Napoli, Pescara e Udinese una partita in meno.

VASTA OPERAZIONE ANTIDROGA CONDOTTA DALLA GUARDIA DI FINANZA

Una vasta operazione antidroga, nelle ultime 48 ore a Taranto, è stata condotta dalla Guardia di Finanza, in qualità di assuntori sono state segnalate al Prefetto sedici persone, fra queste alcune provenienti dal Materano;

è di trenta grammi il quantitativo sequestrato fra hascisc, cocaina e eroina e flaconi di metadone. Per un tarantino invece è scattata la denuncia a piede libero al Prefetto, il cinquantenne è stato trovato in possesso di alcune dosi di eroina.
Nel corso dell'operazione utilissimo è stato il fiuto dei cani addestrati per la ricerca di droga. La città pugliese continua ad esercitare una forza attrattiva fortissima per coloro che dalla Basilicata (e dal Metapontino) cercano stupefacienti in qualità di assuntori o spacciatori. Gli interventi dei baschi verdi si sono concentrati in alcune zone sensibili della città, nello specifico i "Tamburi", Quartiere Paolo VI e Città Vecchia.

 

GLI AUTISTI DELL'AMAT VANNO A FARE GLI SCRUTINATORI

Avviso ai viaggiatori: non fate troppo affidamento sulle corse dell’Amat da oggi fino a martedì. Prendente l’autobus se proprio non avete altro mezzo per muovervi e non c’è un padre, un figlio, un cugino o un amico che vi possa scarrozzare su e giù per la città, ma anche fuori per la verità.
Le corse delle linee tradizionali sono a rischio, almeno dal punto di vista della puntualità. Facile prevedere tempi dilatati. Il motivo? Non un’epidemia che ha messo ko tutti i conducenti e nemmeno un richiamo di massa, improvviso, per il servizio militare. No, è tutta colpa delle elezioni politiche che, dopo aver rischiato di fermare Sanremo adesso tentano di appiedare indirettamente i cittadini di Taranto. Il problema non è il voto in sé ma la partecipazione attiva allo stesso, come scrutatori o affini, di molti conducenti dei bus urbani che, quando arriva il voto, scoprono una irresistibile attrazione per il seggio elettorale.

L’azienda, ieri mattina, lo ha laconicamente comunicato alla città, per prepararla al peggio. «In occasione della consultazione elettorale - spiega una nota dell’Amat - di domenica e lunedì prossimi un numero rilevante di conducenti dell’Amat spa si assenterà dal servizio esercitando il diritto di godere dei permessi riconosciuti dalla legge per le operazioni elettorali in qualità di presidenti di seggio, segretari e scrutatori. Questi permessi sono riconosciuti anche ai rappresentanti di lista o di singoli candidati».
Di conseguenza «si è creata una situazione che richiede all’azienda un notevole sforzo organizzativo, con relativi costi aggiuntivi, per tentare di garantire un servizio di mobilità adeguato alle esigenze della cittadinanza. A queste assenze per motivi elettorali, circa un quarto del numero complessivo di conducenti, si aggiungono quelle fisiologiche per malattia, ferie e permessi. Il problema riguarda tutte le aziende di trasporto pubblico locale tanto che l’associazione nazionale di categoria (Asstra) ha da tempo richiesto al ministero degli Interni l’adozione di un provvedimento che escluda il personale dipendente di queste aziende dalle funzioni di presidente, scrutatore e segretario di seggio, in analogia a quanto già accade per i dipendenti del ministero dei Trasporti e di Trenitalia. Per fronteggiare la carenza di personale di guida nei giorni elettorali l’Amat spa, intanto, ha sospeso la concessione di ferie. Ha il dovere, in ogni caso, di avvertire l’utenza che il servizio potrà subire contrazioni. L’azienda si scusa con gli utenti per gli eventuali disservizi causati dalle numerose assenze di conducenti».

Assenze che si possono quantificare: sono 270 i conducenti Amat, ne mancheranno un quarto, vale a dire quasi 70. Con buona pace di anziani, mamme, badanti (per fortuna le scuole sono chiuse) che rischiano di doversela cavare da soli. D’altro canto, non è che in condizioni “non elettorali” il servizio si possa definire inappuntabile. Però, evidentemente, non c’è limite al peggio.

venerdì 22 febbraio 2013

SABATO A POZZUOLI NIENTE TIFOSI ROSSOBLU'. PARTECIPANO AL FUNERALE DI FRANCESCO CARRINO

I Gruppi della CURVA NORD in occasione della gara PUTEOLANA-TARANTO non saranno presenti in quel di Pozzuoli a causa della precoce perdita di uno degli esponenti della CURVA NORD, Francesco Carrino. Per quest'ultimo motivo, vi sara' una piccola rappresentanza in ricordo della sua memoria;Per tutti quelli che vorranno partecipare i funerali si terranno domani sabato (23/02/2013) c.m. presso la Chiesa San Roberto Bellarmino in Corso Italia alle ore 17 per poi proseguire con la salma del caro Francesco in corteo allo stadio "ERASMO IACOVONE".

BEPPE GRILLO. "CHIEDETE SCUSA E ANDATE VIA"

''Vergognatevi. Arrendetevi e prima di andare via chiedete scusa. C'e' speranza di mandarli a casa, tutti, il 27 febbraio''. Beppe Grillo ha aperto cosi' il suo intervento a Rieti, dove e' appena giunto con il suo camper. ''Passeremo da questa protesta disperata, vibrante, piena di rabbia, alla speranza. La rabbia ormai ha raggiunto livelli di disperazione, ma c'e' speranza di mandarli a casa da lunedi' prossimo. Non fanno altro che mistificare, ci boicottano''.

CONCLAVE. LA CORSA ALLA STANZA MIGLIORE

Dai tavoli austeri per gli scrutini nella Cappella Sistina alle camere extra-accessoriate del pesionato ecclesiastico di Santa Marta.
Tra i cardinali è corsa per le 117 stanze allestite nell"albergò vaticano, che si contenderanno suite o stanze più piccole attraverso un sorteggio, "per non privilegiare nessuno". I cardinali riposeranno in camere extra-accessoriate, con possibilità di collegamento web, telefono e tv all'interno del residence a cinque piani, voluto costruito negli anni Novanta voluto da Giovanni Paolo II e che per la seconda volta ospita i cardinali per un conclave. Luoghi di lusso rispetto ai dormitori di fortuna allestiti per le precedenti elezioni papali.
A Santa Marta ci sono armadi a muro, scrivanie, inginocchiatoi, poltroncine, letti a una piazza e mezza, aria condizionata e bagno in camera. Ma le stanze non sono tutte uguali e le migliori non bastano per tutti i 117 religiosi. Oltre alle oltre cento suite con letti da una piazza e mezzo, le altre sono camere più piccole e con meno comfort.
Per questo, per non sollevare il malumore di nessuno, è stato stabilito il sorteggio per l'assegnazione delle stanze. Le comodità hi-tech però dureranno poco, perché dal momento degli scrutini la tecnologia sarà bandita. Tutti i giorni i cardinali saranno trasportati per circa 700 metri in un pullman da Santa Marta fino alla Cappella Sistina. E potrebbero essere previste, prima dell'inizio del Conclave, delle bonifiche per evitare la presenza di oggetti che possano aggirare la clausura e permettere qualsiasi tipo di collegamento con l'esterno.
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CLINI VUOLE FARE DEL GOLFO DI TARANTO UN POZZO DI PETROLIO

Il governo e il ministro Clini vogliono trasformare il Golfo di Taranto in un Pozzo di petrolio. Lo conferma il fatto che, dopo due anni e mezzo dalla presentazione dell’istanza di ricerca in mare di idrocarburi da parte dell’Eni al ministero dello Sviluppo economico, il ministero dell’Ambiente ha concesso proprio all’Eni (in data 12 dicembre 2012) l’esclusione della Via (Valutazione d’impatto ambientale), per l’avvio dei lavori previsti in un’area estesa 449,4 chilometri quadrati compresa nel tratto di mare che va da Leporano sino oltre Maruggio.
La scelta del ministero di Corrado Clini ha delle implicazioni gravissime perché impedisce ai cittadini, alle associazioni e ai comitati di intervenire nel processo amministrativo, presentando le proprie osservazioni rispetto alla ricerca di idrocarburi in mare, attività pericolosissima per l’ambiente e la sicurezza. Non è chiaro poi il motivo per cui il ministero ha concesso all’Eni l’esclusione della Via mentre ha fatto il contrario con altre dieci richieste presentate da società come Appenine Energy Srl e Shell. A tal proposito gradiremmo che il ministro fornisse qualche spiegazione, visto che sulle trivellazioni questo governo continua ad andare in direzione opposta all’Europa che ha assunto un indirizzo di tutela ambientale molto forte durante il Consiglio del 17 dicembre 2012, aderendo al protocollo relativo alla protezione del Mare Mediterraneo dall’inquinamento derivante dall’attività petrolifere offshore.
Quella delle trivellazioni, insieme alla drammatica emergenza ambientale e sanitaria di Taranto e ai provvedimenti scandalosi del governo rispetto al Salva-Ilva, sarà uno delle questioni che affronterò martedì 26 febbraio quando incontrerò il commissario Ue all’ambiente Janez Potocnik. E’ ormai chiaro che da parte del governo c’è un vero e proprio accanimento nei confronti di Taranto, visto che le trivellazioni sono l’ennesimo attentato all’ambiente e alla salute per i cittadini che soffrono a causa di un’emergenza ambientale e sanitaria gravissima. Un incidente ad una piattaforma petrolifera, poi, comprometterebbe anche la pesca dopo che l’agricoltura e la mitilicoltura sono state distrutte dalla diossina.

IL "COMITATO QUALITA' DELLA VITA" SCRIVE ALLE ISTITUZIONI TARANTINE

Dott EZIO STEFANO
Sindaco di Taranto
Dott GIANNI FLORIDO
Presidente Provincia Taranto
Assessori Francesco Massaro
e Antonella Carella
Questo Comitato preso atto delle Vostre puntuali dichiarazioni comunica di aver dichiarato in data odierna lo stato di agitazione di quanti operano nella filiera della conoscenza, pronti ad aderire all'occupazione, ove necessario, delle sedi universitarie a cominciare da Ingegneria.
Poichè siete firmatari di accordi e patti sia con l'università, sia con il Politecnico e che a tutt'oggi non è stata fatta alcuna verifica , pur prevista dai citati accordi, si chiede l'immediata convocaziuone di un tavolo per le suddette verifiche e la convocazione urgente in seduta monotematica sia del Consiglo Comunale, sia del Consiglio Provinciale.
Si chiede inoltre un incontro urgente
In attesa, cordiali saluti
Carmine Carlucci

SUL TARANTO NON SI SCOMMETTE!!

Non si gioca sulla pelle del Taranto. Meglio: non si scommette sulla passione di una città. A parlarne, la Fondazione Taras 706 a. C. ed il presidente del Comitato Regionale Puglia della FIGC, Vito Tisci.

Nel colloquio – che rientra in un percorso di rafforzamento del dialogo interistituzionale, voluto dalla Fondazione Taras – discussa la questione dell'inserimento del campionato di calcio di serie D nel circuito delle scommesse sportive.

“Certa di rappresentare la volontà dei tifosi tarantini e della stessa società rossoblu, la Fondazione Taras intende adoperarsi per impedire che il calcio dilettantistico, dopo quello professionistico, possa essere inquinato da un sistema di affari ed attività economiche che esulano dalla mera passione sportiva. Per questo, la Fondazione Taras chiederà ufficialmente al Comitato Regionale della FIGC di porre in essere tutte le iniziative necessarie, non escluse quelle legali, ad impedire la quotazione delle partite della Lega Nazionale Dilettanti".
"Sin da subito, la Fondazione Taras si dissocia da ogni forma di scommessa che possa riguardare il Taranto F.C. 1927 e diffida le agenzie specializzate dall'inserire le partite del club rossoblu nei loro palinsesti. Nell'incontro con i vertici regionali della FIGC, inoltre, la Fondazione Taras presenterà alcune iniziative che, molto presto, potrebbero vedere protagonista la tifoseria tarantina. Tra queste, spicca il progetto "1000 volti per la maglia", che sarà presentato ai tifosi e agli organi di stampa nelle prossime settimane”.

Così il Supporters’ Trust tarantino in una nota. La squadra, dal canto suo, continua ad allenarsi in vista del match di campionato che si giocherà sabato con la Puteolana. Atteso il ritorno in gruppo di Daniele Biondo, si aspettano gli esiti dell’ecografia per valutare meglio l'entità dello strappo al flessore sinistro e gli eventuali tempi di recupero per Alessandro Gatto, infortunatosi al Torneo di Viareggio in cui è stato impegnato con la Rappresentativa di Serie D.


ILVA. IN 6400 IN CASSA INTEGRAZIONE

Un piano di risanamento dei reparti inquinanti dell’Ilva Taranto che prevede investimenti per oltre 2 miliardi di euro. La realizzazione delle opere prescritte dall’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale, approvata ad ottobre scorso. Il programma dei lavori è nelle mani dei sindacati, che smettono di gioire però, non appena si accorgono del prezzo da pagare. Alto, altissimo.
La cassa integrazione straordinaria chiesta per oltre 6400 operai. Come fare un balzo negli anni ’80. Gli impianti da sottoporre a revisione, in 2 anni, sono: il reparto agglomerazioni, l’acciaieria, le cokerie, cui verrà applicato il sistema di spegnimento del carbone coke, riducendo le emissioni nell’atmosfera.
I parchi minerari, la cui copertura è da sempre stata elencata come una priorità. La ristrutturazione degli altiforni 1 e 5, oltre a interventi vari ed eventuali. Il conto è presto fatto. E prevede uno stop di 2 anni perciò, dei lavoratori impiegati in questi reparti.
E’ come uscire da una casa in fase di ristrutturazione. I disagi sono pesanti e c’è da sperare non insorgano complicazioni che allungano i tempi o magari impongono di trovare un’altra sistemazione, in caso di licenziamento.
I lavoratori coinvolti nella cassa integrazione a zero ore, operano sia negli impianti a caldo che a freddo. Intanto il gip Patrizia Todisco ha autorizzato la vendita dei prodotti finiti, lamiere e coils fermi sui piazzali Ilva da mesi. Per evitare il loro deterioramento. Il gip ha dato incarico ai custodi di realizzare la vendita e di bloccare i proventi realizzati in un fondo vincolato e non a disposizione dei Riva.
Che già pensano di impugnare l’atto, come i sindacati hanno già puntato i piedi contro la richiesta di cassa integrazione, a loro avviso eccessiva. Resta da aspettare la discussione del piano, che avverrà giovedì al ministero del Lavoro e l’approvazione, a partire dal 3 marzo, scadenza fissata per l’inizio della Cig.

TABACCAIA CON IL TACCO MANDA IN PROGNOSI RISERVATA IL RAPINATORE

Una tabaccaia di 43 anni ha reagito ad una rapina colpendo con il tacco della scarpa uno dei tre malfattori che le avevano sottratto 5mila euro. L'uomo, di 35 anni, è stato ricoverato in prognosi riservata nel reparto di neurochirurgia dell'ospedale Santissima Annunziata.
Gli altri due complici sono riusciti a fuggire con il bottino. La rapina è avvenuta ieri sera. I tre banditi hanno atteso la tabaccaia nel portone del suo palazzo e quando la donna è entrata l'hanno aggredita sottraendole la borsa con l'incasso del negozio. La commerciante ha reagito colpendo alla testa con la scarpa uno dei malfattori, trasportato successivamente in ospedale per un grave trauma cranico commotivo. Indagano i carabinieri di Taranto.

MONSIGNOR SANTORO DICE BASTA ALLE PROCESSIONI TROPPO RICCHE

Processioni ricche. Troppo ricche. Troppo. Offerte alle confraternite che arrivano a decine di migliaia di euro. Consuetudini antiche, d’accordo. Ma difficili da conciliare con il messaggio del Vangelo. Soprattutto perché si tratta di pratiche che alimentano non pochi sospetti su chi offre e gestisce tanto denaro. E oggi, tra le virtù delle comunità ecclesiali, non può mancare la trasparenza assoluta. Che è poi servizio alla verità e al bene. Ecco perché l’arcivescovo di Taranto, Filippo Santoro, ha deciso di intervenire con coraggio e determinazione.

«Dio non ci chiederà conto delle belle processioni che abbiamo organizzato, che pure sono necessarie. Invece ci chiederà conto dei fratelli che non abbiamo amato abbastanza». È bastata questa frase scritta dell’arcivescovo, perché nel capoluogo ionico si scatenassero le polemiche. Il riferimento è alle due processioni del giovedì e venerdì Santo, tra le più antiche d’Italia, in cui i "perdune", uomini dal volto incappucciato, sfilano lentamente per le vie del Borgo e della Città vecchia, accompagnati soltanto dal suono delle marce funebri. In questi riti vengono riproposti la ricerca dolorosa del Figlio da parte di Maria e la Passione di Gesù, utilizzando antiche e grandi statue in cartapesta portate in spalla dai confratelli delle rispettive congregazioni, quella della "Madonna Addolorata" e quella del "Carmine".

La questione nasce perché da generazioni, nel pomeriggio della Domenica delle Palme, si tengono le cosiddette "aste" in cui chi offre di più, si aggiudica la possibilità di portare i simulacri più ambiti, arrivando a spendere anche decine di migliaia d’euro. Soldi sul cui utilizzo le confraternite mantengono il riserbo. Si sa che in parte vengono destinati alla beneficenza, ma qualche dubbio rimane.

Così da tempo i tarantini si chiedono come questi soldo vengano impiegati. L’arcivescovo Santoro, con determinazione, ha richiamato le confraternite, nel suo messaggio per la Quaresima, a uno spirito evangelico più marcato e ad una sobrietà maggiore. «Vorrei che in questo anno particolare, anche le nostre confraternite, che custodiscono i riti della Settimana Santa in tutta la diocesi, si impegnassero con semplicità e con vero spirito cristiano nel ricercare forme sempre più evangeliche di riproposizione delle nostre tradizioni, allontanando con coraggio tutto ciò che potrebbe offuscare il bello e il vero che celebriamo. Penso, ad esempio, alle prassi consolidate dell’aggiudicazione dei simboli delle processioni, che spesso creano qualche smarrimento sia nei credenti che nei non credenti».

Poi la proposta di Santoro di dare inizio «ad una riflessione per cercare insieme nuove forme che potrebbero divenire, gradualmente, segno più chiaro della carità della Chiesa a vantaggio dei poveri. Se è vero come è vero che tanti nel mondo guardano a Taranto durante la Settimana Santa, quale occasione migliore per raccontare una Taranto diversa? Una città che trae dal tesoro della sua fede e della sua tradizione il bene della solidarietà». Come avveniva e talvolta ancora avviene in molti paesi del Sud, certi riti possono nascondere messaggi cifrati, volontà o necessità di far comprendere il proprio peso alla comunità.

In passato i riti tarantini erano spesso lavacro di colpe per chi, durante l’anno, viveva nell’immoralità o nell’illegalità. Adesso le cose sono molto cambiate e ci si avvicina alle confraternite solo se motivati nello spirito, ma certe parole smuovono comunque le coscienze. «Mi incoraggia in questo mio desiderio – ha osservato ancora Santoro – l’esempio del Papa, che ha messo in discussione una consuetudine plurisecolare ben più grave delle nostre usanze. Lì, spirito evangelico, intelligenza, libertà e responsabilità hanno prevalso contro qualsiasi prudenza di circostanza».

Marina Luzzi

 

TARANTO. DA CITTA' SUL MARE A CITTA' DI MARE

“Trasformare Taranto da città sul mare a città di mare” non è solo uno slogan di sicuro effetto ma anche un impegno, diretto e concreto, del liceo Aristosseno di Taranto che ha promosso il percorso di Alternanza Scuola Lavoro emblematicamente intitolato “Lo Jonio: cuore del Mediterraneo”.
Questa mattina, a Palazzo del governo, il dirigente scolastico Salvatore Marzo (nel logo NdR) ha infatti presentato risultati e finalità del progetto che coinvolge sedici studenti ed è curato dai docenti Sergio Ricci e Massimo D’Elia. All’incontro con i giornalisti hanno preso parte anche l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione Francesco Massaro e il direttore di Assonautica Taranto, Matteo Dusconi. L’idea di fondo è di favorire il percorso educativo liceale con selezionate esperienze in specifici contesti lavorativi, in questo caso nel mondo della nautica e degli sport velici. Molteplici le attività avviate e gli enti a vario titolo coinvolti nella proposta progettuale: dal centro velico Alto Jonio all’Assonautica, da Confcooperative alla fondazione Michelagnoli.
Otto studenti sono stati selezionati per far parte degli equipaggi delle gare di altura che vedranno la partecipazione anche di imbarcazioni di sedici metri. Un’opportunità straordinaria, quindi, per arricchire il proprio bagaglio formativo e vivere un’esperienza umana avvincente. Gli studenti tarantini parteciperanno inoltre alla fiera di Gaeta,
unanimemente riconosciuta come una delle manifestazioni più importanti del settore e che quest’anno si tiene dal 20 al 28 aprile prossimi; il 10 aprile alcuni dei ragazzi coinvolti nel progetto salperanno da Taranto a bordo di una imbarcazione che giungerà appunto a Gaeta nell’ambito del progetto “Le rotte della Magna Grecia”.
Tanti appuntamenti, insomma, per conoscere e valorizzare la risorsa mare, inscindibilmente legata al destino del capoluogo ionico. Ma cultura del mare significa anche nuove e interessanti occasioni di lavoro, come ha confermato l’esperto Matteo Dusconi: “Registriamo una grande richiesta di skipper che sappiano anche fare da guide turistiche, persone cioè con un’elevata professionalità e dunque capaci, una volta scese dalla barca, di far conoscere le eccellenze del territorio di riferimento”. E gli studenti del liceo linguistico, come ha sottolineato Salvatore Marzo “sono naturalmente avvantaggiati perché conoscono le lingue straniere”. Ma per investire seriamente sul turismo nautico occorre soprattutto una forte sinergia tra istituzioni e mondo della scuola, per esempio “prevedendo di destinare un tratto demaniale – ha auspicato il dirigente scolastico riferendosi a Taranto – alle attività legate agli sport del mare. Solo così – ha aggiunto - possiamo creare un circuito virtuoso per favorire la nascita della cultura del distretto del mare. Noi ce la stiamo mettendo tutta per offrire il nostro contributo e credo che siamo sulla buona strada”.
Quello di Taranto, peraltro, è un progetto pilota a livello nazionale. A fare gli onori di casa è stato l’assessore Francesco Massaro: “le risorse finanziarie a nostra disposizione sono sempre più scarse, avremmo bisogno non solo di più soldi ma anche di procedure più snelle e interventi immediati a favore del mondo scolastico. E tuttavia, a fronte di questo scenario non proprio esaltante – ha concluso il titolare della delega alla Pubblica istruzione - la scuola ionica sta vivendo una stagione di grande fermento e il liceo Aristosseno ne è la prova più evidente che ci inorgoglisce e ci spinge a fare sempre del nostro meglio”.
 

LA PROCURA AI CUSTODI. "VENDETE PURE"

La Procura di Taranto ha dato ordine di esecuzione ai quattro custodi giudiziari dei beni sequestrati all’Ilva per procedere alla vendita dei prodotti finiti e semilavorati sotto sequestro dal 26 novembre scorso e giacenti sulle banchine dell’area portuale, così come disposto dal gip Patrizia Todisco nell’ ordinanza del 14 febbraio scorso.
Il ricavato derivante dalla vendita resterà sotto sequestro a disposizione del gip. Il valore della merce, costituita da coils neri e derivati, coils laf e derivati, lamiere, tubi e bramme per un peso di circa 700.000 tonnellate, ammonta a 800 milioni di euro.

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A TARANTO FUNZIONA IL GOL D'IMPORTAZIONE

Uno straniero con il nome italiano. Un italiano dal nome straniero. Un guazzabuio etnico-linguistico felice, in casa Taranto. A decidere la soffertissima partita di ieri con la Battipagliese (3-2, ospiti due volte in vantaggio, in dieci e che sbagliano un rigore) sono state le reti del pulsanese Mignogna e, poi, del napoletano-marocchino Bruno El Ouazni e dell’argentino Molinari.

Una multinazionale del gol, il Taranto, che funziona, pure senza il talento (tarantino purosangue) dell’infortunato Alessandro Gatto. "Sono contento di aver segnato, ma per me l'importante è la vittoria: questi tre punti ci fanno salire in classifica e ci mettono in una posizione più tranquilla. Il gol è stato bello perché ho cercato di far rimbalzare la palla sul terreno scivoloso ed è andata bene".
Così un sorridentissimo El Ouazni a fine partita. Per lui un debutto dal 1’ positivo, in barba agli scettici: "Il mister decide sempre quale sarà la formazione che scenderà in campo la domenica. Io posso giocare anche 30 secondi, ma il Taranto viene prima di tutto. Ora naturalmente aumenta la voglia di correre e lottare per un posto da titolare. L'emozione di giocare in questo stadio sicuramente non diminuirà. Ringrazio i tifosi per il supporto incessante anche quando eravamo in svantaggio, il gol è dedicato a tutti loro".

Una standing ovation ha salutato l’uscita dal campo, al 37’ del secondo tempo, di Molinari. “E’ sempre emozionante segnare allo Iacovone, poi un ringraziamento speciale va a Mignogna: quando in squadra hai grandi giocatori è più facile esprimersi al meglio. Abbiamo un reparto offensivo fantastico che oggi ha deciso la partita, ma grandi meriti vanno anche alla difesa e al centrocampo. Continuando così possiamo salire sempre di più di rendimento e di posizione in classifica. Taranto può essere la svolta della mia categoria - ha dichiarato il bomber argentino, la salvezza non è ancora arrivata ma siamo sulla strada giusta. Onore alla Battipagliese, comunque: una bellissima squadra che si merita tutti i punti che ha in classifica. Oggi i loro gol sono scaturiti da molti rimpalli ma noi siamo stati bravissimi a non mollare mai e a crederci sino alla fine". “Nel ringraziare tutti i tifosi che nella giornata di ieri hanno sfidato le intemperie, il Taranto FC esprime il proprio entusiasmo per il ritorno allo Iacovone degli striscioni dei gruppi organizzati della Curva Nord”. E’ quanto si legge sul sito del club.


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BIMBA DI 11 ANNI MUORE IN OSPEDALE

Una bambina di 11 anni, figlia di una coppia marocchina di San Marzano di San Giuseppe, nel Tarantino, è morta poco prima del suo arrivo all'ospedale "San Marco" di Grottaglie. Ancora da verificare le cause del decesso. La ragazzina, che in mattinata era stata visitata da un pediatra, è stata poi accompagnata al pronto soccorso dai genitori dopo aver accusato un malore. Dell'episodio è stato informato il pm di turno della procura di Taranto.
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domenica 17 febbraio 2013

REGALAVANO OLIO D'OLIVA AGLI AMICI DELL'ILVA. A RICEVERLO NON ERA SICURAMENTE POVERA GENTE.

L’Ilva, il più grande siderurgico d’Europa, non ha prodotto solo acciaio (e veleni), ma anche olio extravergine di oliva. Ciò che a qualcuno potrebbe suonare co...me una battuta corrisponde a verità.

«L’azienda di mio padre – ricorda Vincenzo Fornaro – aveva la cura degli uliveti di proprietà dell’Italsider, quando era ancora statale: uno in contrada Feliciolla, sulla strada per Statte, l’altro sulla strada per Massafra, alle spalle dell’hotel Terminal Jonio, nei dintorni dello stabilimento. Dopo l’avvento di Riva, intorno al 1998, siamo passati al comodato d’uso. Noi gestivano i terreni, raccoglievamo le olive e poi consegnavamo l’olio prodotto ad Ilva Spa. Inizialmente, pare che tale olio fosse mandato a Milano, forse per degli omaggi. In seguito è stato utilizzato per le cucine dello stabilimento. Fornivamo circa 3 quintali di olio ogni 30/40 giorni».

Per quanto tempo avete fornito l’olio all’Ilva?

«Fino al dicembre del 2007, quando abbiamo ricevuto una lettera con cui l’azienda metteva fine al comodato d’uso».

Poi è scoppiato il caso del formaggio alla diossina, con tutto ciò che ha comportato per voi ed altri allevatori: un totale di 2.271 capi di bestiame abbattuti.

«Sì, il caso è scoppiato nel febbraio del 2008. Poco dopo, ad aprile, abbiamo consegnato le chiavi degli uliveti al dirigente dell’Ilva Girolamo Archinà».

TARANTO - BATTIPAGLIESE 3-2

Prosegue la striscia positiva del Taranto. I rossoblù battono in rimonta la Battipagliese vincendo per 3-2 allo "Iacovone" al termine di una partita scoppiettante e ricca di emozioni per tutti i novanta minuti di gioco. Non manca nulla: rigori, espulsioni, eurogol. Ingredienti che regalano agli uomini di Pettinicchio tre punti contro un avversario di spessore e che non ha reso la vita facile a Prosperi e compagni, sotto per ben due volte e per due volte bravi a reagire tenendo vivo il match trascinati da un reparto avanzato in stato di forma: Mignogna, El Ouazni e Molinari, tutti e tre gli attaccanti sono andati in gol. E l'argentino ha messo il sigillo al match nella ripresa siglando un gran gol che ha completato la rimonta. Onore alla Battipagliese che anche con un uomo in meno fin dal primo tempo ha tenuto testa ad un Taranto che ha fatto prevalere la voglia di vincere e il carattere di un gruppo ormai coeso e consapevole dei propri mezzi. Si torna in campo sabato, quando i rossoblù saranno ospiti nell'anticipo in casa dell'Internapoli Puteolana.

PRIMO TEMPO Partita dai ritmi piuttosto lenti in avvio, con le due squadre intente a studiarsi. Il Taranto colleziona due calci d'angolo nei primi minuti, ma senza fruttare occasioni da gol. Inaspettatamente la Battipagliase trova il gol del vantaggio al dodicesimo, quando su azione d'angolo in mischia Volzone, approfittando di una corta respinta della difesa rossoblù, trova il tocco vincente sotto porta. La risposta dei padroni di casa arriva subito, con una conclusione di Molinari che mette in imbarazzo Carotenuto, il quale non trattiene. Ci pensa la difesa campana, poi, a liberare l'area di rigore. Il gol subito sembra scuotere gli uomini di Pettinicchio, che ci provano ancora con Molinari che, però, spreca una buona opportunità calciando a lato. Al diciannovesimo la Battipagliese potrebbe raddoppiare, con Sorrentino bravissimo a penetrare in area superando in rapida successione un paio di difensori. La posizione dell'attaccante è defilata e il tiro a giro finisce troppo lontano. Al ventitreesimo Vicedomini su punizione mette al centro area una palla al bacio per la testa di El Ouazni, che incorna anticipando il portiere ed infila, ma l'arbitro aveva già fermato l'azione per fuorigioco. E' questione di minuti però, perchè al ventiseiesimo Cordua, intento a concludere a rete, viene steso in area campana da Sasso. L'arbitro non ha dubbi e assegna un calcio di rigore al Taranto. Nell'occasione viene ammonito Odierna per proteste. Dal dischetto Mignogna non sbaglia: palla da una parte e portiere dall'altro. Galvanizzata dal gol la squadra di Pettinicchio sfiora subito il raddoppio con una bordata da fuori ancora di Mignogna su cui Carotenuto è bravo a respingere. Al trentaduesimo Vicedomini ci prova dalla distanza con un tiro a spiovere che si abbassa velenosamente, ma l'estremo difensore ospite blocca sulla linea. Nel miglior momento del Taranto è, però, la Battipagliese a trovare ancora il gol: al trentatreesimo affondo di Sorrentino che mette in area una bella palla per Cammarota, bravissimo a controllare e girare a rete alle spalle di Costantino. Tre minuti dopo i bianconeri restano in dieci per l'espulsione di Odierna, per somma di ammonizioni. Termina la pioggia ma non le emozioni allo "Iacovone": al trentanovesimo il Taranto perviene ancora al pareggio. Molinari perde il tempo per la conclusione a rete allargandosi, complice una deviazione di Carotenuto. L'attaccante, però, mantiene la palla in gioco e la getta nel mezzo, trovando una corta respinta della difesa campana che favorisce l'inserimento di El Ouazni, bravo a non perdere l'equilibrio e incrociando un sinistro debole che sorprende retroguardia e portiere e si infila in rete. Prima dell'intervallo c'è tempo per un'ultima emozione: al quarantasettesimo Molinari si libera ed esplode un tiro dal limnite che centra il palo.

SECONDO TEMPO Buona combinazione ad inizio ripresa: al quinto traversone di Mignogna a centro area, El Ouazni fa sponda per l'accorrente Vicedomini, che calcia in spaccata ma trova la presa di Carotenuto. Al settimo Catalano stende in area Sorrentino e l'arbitro assegna il calcio di rigore alla Battipagliese. Dal dischetto lo stesso Sorrentino centra in pieno il palo (Costantino, comunque, era sulla traiettoria), poi ci pensa Cordua a spazzare in angolo. Rischia ancora il Taranto al minuto numero undici, quando un azzardato retropassaggio di Prosperi con Costantino fuori dai pali, per poco non genera un clamoroso autogol. La palla fortunatamente termina in angolo. Al tredicesimo si rivede in campo Fumai: l'attaccante torna in campo dopo due mesi di stop, al posto di Cordua. Un minuto dopo bella combinazione proprio tra Fumai e Mignogna, ma la conclusione di quest'ultimo è alta. Al diciannovesimo cartellino giallo per il campano Magliano, fallo su Molinari. Sugli sviluppi della punizione la palla arriva a Prosperi, che calcia a botta sicura trovando la presa a terra di Carotenuto. Al ventitreesimo ammonito anche Sorrentino, per un fallo ai danni di Rosato. Qualche istante dopo primo giallo nel Taranto, all'indirizzo di Catalano. Secondo cambio nel Taranto al ventottesimo, con Gnoni dentro al posto di Catalano. Alla mezz'ora esatta il Taranto passa in vantaggio. E lo fa con una strepitosa rete di Molinari, che spalle alla porta raccoglie un traversone dalla destra di Mignogna, stoppa di petto e in girata scaraventa in rete sotto l'incrocio alle spalle di Carotenuto. Al trentaquattresimo Fumai riceve palla e calcia sfiorando di poco il palo alla sinistra del portiere ospite. Un minuto dopo primo cambio nella Battipagliese: Barra rileva Pivetta. Al trentaseiesimo esaurisce i cambi Pettinicchio mandando in campo Biondo al posto di Molinari. Al trentanovesimo ancora un cambio negli ospiti, con Botta dentro al posto di Sasso. Fino al termine della partita il Taranto amministra senza grossi grattacapi e porta a casa tre punti meritatissimi.

Tabellino
TARANTO-BATTIPAGLIESE 3-2
Reti: pt 12' Volzone (BA), 27' Mignogna (rig.) (TA), 33' Cammarota (BA), 39' El Ouazni (TA); st 30' Molinari (TA)
TARANTO (4-3-3): Costantino; Rosato, Terrenzio, Prosperi, Stigliano; Catalano (28' st Gnoni), Cordua (13' st Fumai), Vicedomini; Mignogna, El Ouazni, Molinari (36' st Biondo). A disp.: Maraglino, Grieco, Bongermino, Brancato. All.: Giacomo Pettinicchio.
BATTIPAGLIESE (4-4-2): Carotenuto; Sparano, Magliano, Itri, Fariello; Pivetta (35' st Barra), Cammarota, Sasso (39' st Botta), Odierna; Volzone, Sorrentino. A disp.: Primadei, Merola,Di Vece, Picarone, Lamberti. All.: Emilio Longo.
Arbitro: Claudio Castello di Chivasso (Leonardo De Palma di Termoli – Giovanni Mascilongo di Termoli)
Ammoniti: Magliano (BA), Sorrentino (BA), Catalano (TA)
Espulsi: Odierna (BA), al 36' pt, per somma di ammonizioni.
Corner: 7-5
Recupero: pt 3', st 4'
Note: Sorrentino (BA), al 7' st, manda sul palo un calcio di rigore; Spettatori circa 800.
 
FONTE: BLUNOTE.IT

HASHISH E COCAINA A CASA DELLA NONNA

Ha nascosto un involucro contenente 24 grammi di cocaina e hascisc all'interno di un mobile nella veranda dell'abitazione della nonna 80enne, ma è stato scoperto e arrestato dai carabinieri. Si tratta di Vittorio Pagliaro, operaio tarantino di 28 anni, che abita nella villa accanto all'anziana, nella borgata di Lama. L'involucro è stato recuperato grazie al fiuto di un cane antidroga. Al giovane, accusato di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, sono stati concessi gli arresti domiciliari.
FONTE : QUOTIDIANO

UN ALTRA NUBE PERICOLOSA DALL'ILVA. LE GARANZIE CHE CHIEDEVA STEFANO?

Una nube di fumo nero proveniente dallo stabilimento Ilva di Taranto è stata segnalata intorno alle 9.30 di stamani da alcuni cittadini al centralino dei vigili del fuoco del comando provinciale della città pugliese. Sul posto sono intervenuti i tecnici dell'Arpa e il comandente dei pompieri.

Secondo fonti sindacali, all'origine del problema c'è stato un problema tecnico all'altoforno 5, uno di quelli che nel luglio scorso la Procura intendeva sequestrare perché ritenuti fonte di emissioni inquinamenti letali. Si tratta dell'altoforno più grande d'Europa e quello tecnologicamente più avanzato tra quelli presenti all'Ilva di Taranto che dovrebbe essere spento nel 2014. I problemi tecnici, sempre secondo le stesse fonti, sarebbero partiti dal mancato funzionamento di una turbina e dalla chiusura di una valvola che hanno fatto scattare i sistemi di sicurezza. Per evitare esplosioni a causa della mancata circolazione nell'impianto dei gas Afo, si sono infatti aperti alcuni 'cappellotti' sull'altoforno che hanno provocato prima un forte ruomore e poi l'emissione del gas, di colore nero, nell'atmosfera. Quest'ultima procedura è durata circa trenta secondi.

Anche per la stessa Iva si è trattato di un «problema tecnico di natura elettro-strumentale».

sabato 16 febbraio 2013

LE "DONNE PER TARANTO" INCONTRANO IL GARANTE AIA PER L'ILVA

Il Comitato Donne per Taranto, rappresentato da Balestra Rosella e Fersini Simona, ha incontrato oggi il garante del Governo per il monitoraggio delle prescrizioni dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’ILVA.
Pur non riconoscendo la sua figura in quanto prevista da un Decreto che riteniamo anti-costituzionale e "garante" di un AIA che noi abbiamo sempre rigettato e per la quale chiediamo ancora a gran voce l'immediata Revoca, il nostro incontro era finalizzato a fargli conoscere le nostre posizioni di totale sfiducia nei confronti del Governo e delle scelte compiute fino ad oggi e il non accoglimento di una Bonifica che esuli dalla "chiusura" della Fonte inquinante.
Abbiamo evidenziato più volte la nostra vigile attenzione rispetto al suo operato considerandolo, fin da ora, responsabile non solo di altre Vite Umane distrutte ma anche dello spreco di soldi pubblici.

Portatrici di istanze di tanti cittadini abbiamo chiesto che tali incontri vengano svolti, da questo momento in poi, coinvolgendo tutta la cittadinanza, attraverso assemblee pubbliche, e non solo con i rappresentanti delle associazioni.
E' stata infine consegnata oltre al documento del Comitato, una lettera elaborata e firmata da 54 cittadini con la proposta di creare a Taranto un "centro di ricerche e di eccellenza Nazionale per le Bonifiche".

Riteniamo che questo incontro sia stato proficuo anzitutto per aver fatto comprendere al Garante che questa è una città “VIVA” che non ha più alcuna intenzione di sottostare ai ricatti e ai soprusi, una Città che gli starà con il fiato sul collo e che non permetterà più a nessuno di giocare con i suoi Diritti.

Questa la lettera consegnata, dal garante firmata per presa visione, che racchiude i nostri punti:

Al dott. Vitaliano Esposito
Garante del Governo per il monitoraggio delle prescrizioni 
dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’ILVA

Oggetto: incontro e chiarimenti circa la posizione del Comitato Donne per Taranto

Il Comitato Donne per Taranto, pur non riconoscendo la figura del Garante in quanto prevista da un decreto che riteniamo anti-costituzionale e posta a garanzia di un’Autorizzazione Integrata Ambientale che abbiamo sempre rigettato e per la quale continuiamo a chiedere l’immediata revoca, ha accettato l’invito ad incontrare il dott. Esposito Vitaliano come da lui richiesto al fine di evidenziare la nostra posizione.
Sappiamo benissimo che il Garante, ha l’obbligo di incontrare i rappresentanti delle Associazioni e dei Comitati non solo per tutelarsi rispetto alla Convenzione di Aarhus, ma anche perché previsto dall’articolo 3 dello stesso decreto.
Dovendoci, pertanto, nostro malgrado, confrontare con scelte di un Governo che continua a decidere sulla testa di noi tarantini sottolineiamo i seguenti punti chiedendo al dott. Vitaliano di sottoscrivere per presa visione:

Chiediamo anzitutto che il Garante informi dettagliatamente e direttamente la cittadinanza di Taranto, e non solo i rappresentanti delle associazioni e dei comitati, con assemblee pubbliche trimestrali. Questo Comitato lo riterrà responsabile in sede penale e civile di qualsiasi omissione e/o inadempienza che viola le norme di diritto ambientale e di danno alla salute.

Rigettiamo con forza il piano-bonifica lanciato dal Ministro Clini che prevede l’evacuazione del Quartiere Tamburi arrecando un ulteriore danno ai cittadini vittime di un sistema che per anni li ha scippati dei Diritti inalienabili sanciti dalla stessa Costituzione; pretendiamo, piuttosto, misure che vadano nella direzione di un reale cambiamento e miglioramento della qualità della vita dello stesso Quartiere e azioni forti sia contro chi continua ad inquinare impunemente sia contro chi ha omesso i controlli necessari a salvaguardare la salute di un’intera comunità.

Chiediamo che il dott. Esposito si attivi per il fermo immediato della “fonte inquinante” al fine di evitare un inutile spreco di risorse pubbliche, di tempo e ciò che è peggio di Vite Umane; siamo ben consapevoli che nessuna bonifica potrà mai essere efficace prescindendo dalla chiusura del “rubinetto” che continua a versare veleni. A tale riguardo riterremo il Garante responsabile in sede penale di ogni inefficienza, di ogni spreco di soldi pubblici e di ogni misura atta a non tutelare la nostra incolumità, la nostra economia, la nostra Terra e il nostro Mare.

Riteniamo che affermare che il SIN di Taranto resterebbe senza bonifica nel momento in cui gli impianti super-inquinanti dell'Ilva chiudessero, come da noi sempre richiesto, perché realisticamente non ambientalizzabili, sia un atteggiamento minatorio e ricattatorio frutto di una linea governativa indirizzata a tutelare inquinatori e banchieri e non già la Salute di chi in questo SIN ci vive.

Concludiamo ribadendo che noi non ci fidiamo di un Governo che fino ad oggi nulla di concreto ha fatto per tutelarci e che anche a livello Nazionale non si pone nell’ottica della salvaguardia dell’ambiente, avendo, tra le tante cose, prescritto con decreto n° 7, in data 11 gennaio, il declassamento di ben 18 siti di Bonifica di Interesse Nazionale a Siti di Interesse Regionale a causa della mancanza di risorse finanziarie.

Da oggi in avanti, pertanto, la nostra attenzione sarà ancora più alta e vigile perché vogliamo continuare a tutelare con ogni mezzo una città che finora ha solo subito a scapito non solo della Salute e della Vita, ma anche a danno di una Economia letteralmente distrutta da un’industria inquinante e da scelte scellerate di chi fino ad oggi ha fatto il gioco dei Poteri forti. 

Taranto, 15 febbraio 2013