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mercoledì 11 settembre 2013

"MADE IN TARANTO" UN NUOVO PROGETTO PER TARANTO

Made in Taranto è il marchio che identifica il progetto di rilancio e sviluppo di economie alternative per
Taranto e provincia con cui Gianluca Lomastro, ideatore e fondatore del medesimo, intende restituire alla
nostra terra lavoro, benessere, economia, cultura in chiave eco sostenibile in tempi brevi.
L’ideatore è Gianluca Lomastro, persona impegnata nel settore del Marketing e Reti, membro dello studio
associato DIGIDA SRL (www.digida.it), con sede a Taranto e fondato 20 anni fa da Giuseppe Pasca, dottore
commercialista, specializzato in contabilità e controllo di gestione.
Gianluca Lomastro segue da tempo e con passione le problematiche del territorio tarantino, non solo
approfondendone i tratti ma anche attivandosi con progetti mirati in forma di reti di negozi e di imprese.
Made in Taranto è il risultato della passione per le tematiche economiche, sociali e culturali del territorio,
da sempre afflitta da un’industrializzazione selvaggia e da politiche insane mirate alla coltivazione di
interessi personali come quelle che hanno condotto al recente dissesto delle casse comunali.
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Sappiamo tutti quanto il suolo, il mare, le falde siano profondamente inquinate a causa delle attività
incontrollate dell’uomo degli ultimi 50-60 anni. Sappiamo anche quante patologie tumorali affliggano
vecchie e nuove generazioni.
Possiamo considerare questi fatti una minaccia o un’opportunità.
Con Made in Taranto il problema diventa un’opportunità perché attività quali il recupero del suolo, la
salute del territorio, la bonifica delle acque e delle falde, la cura delle malattie tumorali e la restituzione
della dignità mediante una migliore qualità di vita rappresentano il trampolino di lancio per la rinascita
economica del nostro territorio.
L’intenzione e la missione di Made in Taranto è creare condizioni ideali per creare e sviluppare economie
alternative all’industria pesante che ci ha così tanto caratterizzati per lunghi anni, espropriando di fatto i
valori, le tradizioni, le arti, i mestieri, la sensibilità ambientale, l’amore per la cultura e per lo stesso
territorio.
Creare nuove economie alternative avrebbe importanti ricadute positive sull’occupazione, la riconversione
industriale, sulla riqualificazione culturale e persino sulla riqualificazione urbana, generando ancora
ulteriori sbocchi per l’edilizia e la progettazione, per il comparto manifatturiero, persino per il turismo
grazie ad un territorio così profondamente rigenerato.

TUTTA LA REDAZIONE DI TARAStv E' LIETA DI COLLABORARE CON L'AMICO GIANLUCA LO MASTRO